Il Padiglione del Kuwait è stato sviluppato da Progetto Cmr >>, incaricata da Nussli, che ha attuato il concept architettonico firmato da Italo Rota: si tratta di un progetto fortemente rappresentativo della cultura e della tradizione del Paese.
Tre sezioni distinte. Il padiglione accoglie i visitatori con un ingresso caratterizzato da strutture mobili ispirate alle vele della tradizionale imbarcazione «sambuco» o «dhow» in uso nell’area del Golfo Arabico. La struttura si estende per 3mila mq di superficie e l’esposizione si sviluppa in tre sezioni distinte:
- all’ingresso un ambiente circonda i visitatori con proiezioni a 360° e giochi di specchi ricreando l’atmosfera dei paesaggi kuwaitiani
- la seconda parte del padiglione propone un percorso differenziato per adulti e bambini alla scoperta del territorio e della sua natura
- la parte conclusiva è un ampio spazio dedicato alla ristorazione, circondato da colture idroponiche (pomodori, fragole, insalate) e arricchito da prodotti tipici dei Souk arabi.
Lo stato del Kuwait ha interpretato il tema proposto per questa Esposizione universale «Nutrire il pianeta, energia per la vita» sulla vita che nasce dal deserto grazie alla desalinizzazione dell’acqua marina.
Massimo Roj | Ad Progetto Cmr
«Progetto Cmr, che da ormai vent’anni si occupa di tematiche internazionali su ogni scala progettuale, ha sviluppato un progetto che ingloba elementi altamente scenografici e tecnologici per un Paese che nel 1953 ha costruito il primo impianto al mondo di desalinizzazione tramite processo Msf (multi-stage flash distillation) e ad oggi conta sette impianti che producono 1,85 miliardi di litri d’acqua al giorno».
Giancarlo Clementi | Progetto Cmr
«Riflettendo gli intenti dell’Emirato per l’Esposizione universale di Milano e seguendo il concept di Italo Rota, questa commessa ha rappresentato un’importante esperienza nel campo della progettazione di massima ed esecutiva, sicurezza e anti-incendio, opere civili, strutturali ed impiantistiche».