Rapporto Cribis D&B | Gestione del credito

Pagamenti delle imprese edili: calano del 16,5% i ritardi gravi ma sono il 132% in più rispetto al 2010

Lo scenario a marzo 2016 dei tempi di pagamento nel settore edile: calano del 16,5% rispetto al 2015 i ritardi gravi, dell’1% i pagamenti alla scadenza. Sta meglio il comparto degli installatori, male l’edilizia specializzata.

Così l’amministratore delegato di Cribis D&B spiegando che dopo le grandi difficoltà degli ultimi anni ci sono piccoli miglioramenti nella puntualità nei pagamenti delle imprese che operano nel settore edile: a fine marzo 2016 infatti il 40,2% delle 726.200 imprese analizzate ha saldato i fornitori alla scadenza, un incremento dell’1% rispetto ad un anno fa, ma soprattutto si evidenzia un calo dei ritardi gravi del 16,5%. Le performance del settore edile inoltre sono migliori di quelle della media italiana, pari al 35,1%. Se si paragonano invece i ritardi oltre i 30 giorni, la media italiana è del 13,8%, mentre l’edilizia si ferma al 11,6%.

Abitudini di pagamento per classi di ritardo - edilizia vs Italia
Abitudini di pagamento per classi di ritardo – edilizia vs Italia

I dati sono dello Studio Pagamenti, aggiornato a fine marzo, realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha studiato i comportamenti di pagamento delle imprese edili italiane.

Calo dei pagamenti puntuali. Rispetto al 2010 invece il confronto è più severo e evidenzia le problematiche che le imprese edili hanno dovuto affrontare negli ultimi anni: i pagamenti puntuali infatti rispetto a 6 anni fa sono calati del 4,3%, mentre i ritardi oltre il mese dal termine stabilito con i fornitori sono aumentati del 132%.

Variazioni Q4 2010 vs Q1 2016.
Variazioni Q4 2010 vs Q1 2016.

È il comparto degli installatori a godere di maggior salute, con una puntualità del 41,5%: segue la costruzione degli edifici con il 37,7& e va male per l’edilizia specializzata con il 32,6% di pagamenti virtuosi a fronte del 13,8% di gravi ritardi. Rispetto invece al 2010 è proprio l’edilizia specializzata a esibire dati più rassicuranti. I pagamenti alla scadenza sono infatti cresciuti del’8,2%, mentre i ritardi gravi del 102,9%. Situazione opposta per la costruzione di edifici, la cui puntualità in questi ultimi anni è calata dell’11,5%, così come i ritardi gravi sono cresciuti del 144,4%.

Abitudini di pagamento per classi di ritardo – Q1 2016, aree geografiche.
Abitudini di pagamento per classi di ritardo – Q1 2016, aree geografiche.

Nord più puntuale, sud con cattivi pagatori. Nel nord est risiedo le imprese edili più puntuali, con una quota di pagamenti virtuosi del 51,5% e pagamenti oltre il mese di ritardo del 7,1%. Segue il nord ovest con imprese puntuali nel 46,5% dei casi, il centro con il 37,9%. Critica la situazione nel sud e isole: solo 22,8% gli imprenditori virtuosi, ben il 19,2% i cattivi pagatori.

Marco Preti | Ad Cribis D&B
Marco Preti | Ad Cribis D&B

Marco Preti, amministratore delegato di Cribis D&B
«Le imprese edili hanno affrontato la crisi concentrandosi soprattutto sulla ricerca di nuovi mercati e sulla ridefinizione delle strategie di gestione della clientela. In particolare, le aziende che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. I piccoli segnali di miglioramento rispetto allo scorso anno non devono però fare abbassare la guardia. A ciò si aggiunge, l’esigenza di continuare a considerare la capacità di generare cassa come uno degli obiettivi finanziari più importanti in quanto sarà sempre più complesso per le aziende finanziarsi a breve termine».

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