In Biblioteca | Antonio M. Acquaviva

Palazzo Rescigno, da stabilimento vinicolo a mancato ospedale cittadino

Il volume su Palazzo Rescigno scritto dal geom. Antonio M. Acquaviva è un esempio della modernità dell'approccio, rigorosamente professionale e tecnico, di chi, nel tempo, si è occupato di Palazzo Rescigno. Un modello di studio e di attuazione lavorativa per i professionisti dell'edilizia e del territorio dei giorni nostri. Un invito a non rinunciare alle proprie identità, legate alla memoria dei luoghi che si esprimono attraverso la conoscenza e la visione dei beni paesaggistici e del costruito.
Palazzo Rescigno di Antonio M. Acquaviva.

Dovessimo trarre una fiction televisiva dal libro del geom. Antonio M. Acquaviva «Palazzo Rescigno, da stabilimento vinicolo a mancato ospedale cittadino» si presterebbe ottimamente questa titolazione: «Raccontami».

E il racconto di Acquaviva ci parla di una serie di ricordi che esaltano l’appartenenza al paese di San Ferdinando di Puglia, di come un semplice manufatto sia stato il crogiolo di eventi e progetti dell’imprenditoria locale, di riconversione della produzione e delle attività di chi nel palazzo viveva, di aspettative realizzate o perdute, di trasformazioni mancate negli anni a venire.

L’autore, attraverso un’attenta ricerca delle fonti storiche e del «parlato della gente», fa rivivere la memoria storica del manufatto trasportandola all’oggi e suggerendo ai lettori d’impegnarsi a non rinunciare alle proprie identità, legate alla memoria dei luoghi che si esprimono anche attraverso la conoscenza e la visione dei beni paesaggistici e relativi manufatti.

Acquaviva nel suo scrivere evidenzia come Palazzo Rescigno (risalente alla fine del 1800) non risulti una semplice costruzione ma sia il segno tangibile della vastità di un investimento fortemente correlato alle «genti di quella terra». Ne sono testimonianza le opere di Giovanni Minervini che, come si legge nella presentazione del volume, «condividendo un sentimento filantropico insieme a un comitato di concittadini emigrati all’estero… promosse e realizzò una colletta di ben 4000 dollari occorrenti a rilevare il palazzo dalle mani del Banco di Napoli».

C’è un aspetto dell’impegno del geom. Acquaviva che non va affatto trascurato ed è quello che evidenziano nelle presentazioni del volume il presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri, Maurizio Savoncelli e il prof. Rosario Lovecchio, ex docente di lettere: come la ricerca delle descrizioni architettoniche insieme al rigore storiografico e alla documentazione degli atti notarili e dei rilievi catastali facciano del volume un esempio della modernità dell’approccio rigorosamente professionale e tecnico di chi, nel tempo, si è occupato di Palazzo Rescigno. Un esempio come modello di studio e di attuazione lavorativa per i professionisti dell’edilizia e del territorio dei giorni nostri.

di Livia Randaccio

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