Patto di stabilità | Edilizia scolastica

Patto di stabilità: per l’edilizia scolastica deroghe in 350 comuni

Si tratta di spazi finanziari che permetteranno ai sindaci di utilizzare parte delle risorse ferme in cassa. Il bonus è stato spalmato in due tranche: per il 50% sull’anno corrente e per il restante 50% sul prossimo anno. Dal Ministero dell’Istruzione un piano da 450 milioni per interventi di piccola manutenzione.

Il dpcm firmato dal Presidente del Consiglio ha individuato 350 comuni che beneficeranno delle deroghe al Patto di stabilità interno per i lavori di edilizia scolastica: a loro verranno distribuiti i 244 milioni di euro stanziati dall’articolo 48 del decreto legge 66/2014.
È importante specificare però che non si tratta di soldi veri ma di spazi finanziari che consentiranno ai comuni di utilizzare parte delle risorse ferme in cassa.Edilizia scolasticaIl bonus è spalmato per metà sull’anno corrente e per il restante 50% sul 2015. La notizia ha raccolto il consenso dei comuni associati all’Anci, anche perché il comparto dell’edilizia potrà contare nell’immediato anche su altri 400 milioni provenienti dalla programmazione nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, che permetteranno lo scorrimento delle graduatorie regionali già esistenti del Decreto del Fare prevedendo interventi di messa in sicurezza e rimozione dell’amianto.
Intanto il ministero dell’Istruzione è pronto a dare il via ad alcuni interventi di piccola manutenzione finanziati coi risparmi delle gare Consip per la pulizia delle scuole per complessivi 450 milioni.

Fondi immobiliari. A questo va aggiunto il fondo di 36 milioni per l’attivazione dei «fondi immobiliari» sbloccati un mese fa. Nello stesso tempo si sta lavorando coi Ministeri dell’Istruzione e delle Infrastrutture per individuare le modalità di attuazione della programmazione 2013-2015 attraverso la contrazione di mutui regionali con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Bei, la Cassa Depositi e Prestiti e altri istituti bancari che svilupperanno nel loro insieme investimenti pari a 850 milioni.

Cabina di regia. L’Anci comunque ha ritenuto di segnalare che il fabbisogno «è ben superiore a quanto stanziato e occorre che il Governo riesca ad individuare ulteriori misure e risorse che permettano di dar seguito ad altri interventi segnalati direttamente dai sindaci e dalle urgenze in materia di edilizia scolastica presenti nei territori di riferimento». Da qui la necessità dello sblocco delle risorse dei precedenti piani e la messa in atto di una cabina di regia nazionale.

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