Punti di Vista | Maurizio Savoncelli, Presidente Consiglio Nazionale Geometri

Per i geometri crescono insieme formazione continua e redditi

Oggi, compito prioritario del Cng è garantire l’innovazione costante dell’offerta formativa con l’obiettivo, nel medio-lungo periodo di consentire ai geometri professionisti di presidiare gli ambiti tradizionali con prestazioni di eccellenza, e di essere competitivi nei settori emergenti come ad esempio il rilievo con APR (o droni), le valutazioni estimative secondo gli standard internazionali, il Bim e la modellazione 3d, le certificazioni energetiche, la salubrità degli ambienti indoor.
Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri.

È un risultato lusinghiero e incoraggiante quello messo a segno dalla Categoria: +6,3% di crescita reddituale media certificata dalla Cassa Geometri sulla base delle dichiarazioni 2018, riferite ai redditi del 2017.

È un risultato che evidentemente ci consente di guardare al 2019 con qualche certezza in più, ma i segnali in questa direzione erano abbastanza chiari, tanto da consentirci di impostare una prima valutazione del trend in atto: è il terzo risultato positivo consecutivo fatto registrare nel periodo 2016-2018, a un ritmo di crescita costante: + 1,1% nel 2016, + 3,2% nel 2017, + 6,3% nel 2018.

Una performance che, al netto della prudenza e della cautela alle quali doverosamente occorre rifarsi quando si riflette su numeri e andamenti medi, acquista ulteriore significato se contestualizzata in uno scenario macro-economico che vede l’Italia procedere in maniera molto più lenta e meno lineare rispetto agli altri Paesi, e in un mercato del lavoro nel quale altre professioni restano in pesante affanno.

Tra i fattori che hanno maggiormente spinto verso la ripresa dei redditi senz’altro
la capacità d’intercettare i bisogni nascenti e cogliere nuove opportunità professionali: ciò ha consentito non solo di ritrovare spazio in un mercato del lavoro reso asfittico e imprevedibile da oltre un decennio di crisi economica globale, ma anche di ampliare la platea di riferimento.

Oltre alle famiglie e alla pubblica amministrazione, oggi gli interlocutori dei geometri sono le imprese e, più in generale, l’intera filiera dell’Edilizia 4.0; le principali realtà associative e ambientaliste; il network dei soggetti coinvolti nei processi di valutazione immobiliare, in primis istituti bancari e finanziari.

Esiste poi una correlazione diretta correlato con la qualità della formazione continua offerta e scelta dai professionisti.  I geometri hanno compreso che le sfide poste dalla rivoluzione digitale, la più dirompente sul fronte del lavoro, possono essere vinte solo dotandosi di un’formazione adeguata, capace di garantire il giusto mix di flessibilità e conoscenze specifiche.

Su questo fronte la risposta dei geometri professionisti è stata spiazzante, anche per chi – come il sottoscritto – non perde occasione di ricordare che la categoria ha indicato la formazione quale strumento di garanzia per lo svolgimento della propria attività e di tutela per la committenza ben prima che la stessa divenisse obbligo di legge.

Ebbene: su una popolazione assoluta di 87.561 iscritti all’Albo chiamati ad assolvere l’obbligo formativo nel triennio 2015/2017, ben 49.227 hanno svolto formazione “in eccedenza”, andando oltre il traguardo dei previsti 60 crediti formativi professionali (Cfp).

Di questa platea virtuosa, che rappresenta il 60% di quella totale, il 21,4% ha superato la soglia dei 100 Cfp, ossia di quella che consente l’attivazione del meccanismo di attribuzione parziale dei crediti eccedenti nel triennio successivo. Un “giocare d’anticipo” che, a mio avviso, rivela la capacità d’immaginare le trasformazioni del mercato del lavoro e la volontà di farsi trovare pronti, avendo già acquisito le conoscenze per essere immediatamente competitivi.

I geometri hanno definitivamente maturato la consapevolezza che la formazione permanente è l’asset più efficace per migliorare le opportunità professionali. E che si tratti di una visione consolidata e non episodica è testimoniato da due indicatori: il primo rimanda alla sovrapposizione pressoché totale tra il numero dei professionisti iscritti all’Albo altamente formati (49.227) e quelli iscritti alla controllata Geoweb (42.667), la cui mission è sviluppare servizi ad elevato contenuto tecnologico; il secondo ai dati fatti registrare dai nuovi iscritti, per i quali il periodo di formazione obbligatoria corrisponde al triennio 2016/2018: tra le “nuove leve” la platea virtuosa, ossia in regola, sale al 73% (calcolata su una popolazione assoluta di 1.705 geometri), e di questa il 45,2% è andata oltre la soglia dei 100 Cfp.

In questo scenario, il ruolo del Consiglio Nazionale è quello di garantire l’innovazione costante dell’offerta formativa: l’obiettivo, nel medio-lungo periodo, è consentire ai geometri professionisti di presidiare gli ambiti tradizionali con prestazioni di eccellenza, e di essere competitivi nei settori emergenti come ad esempio il rilievo con Apr (o droni), le valutazioni estimative secondo gli standard internazionali, il Bim e la modellazione 3d, le certificazioni energetiche, la salubrità degli ambienti indoor.

Maurizio Savoncelli, Presidente Consiglio Nazionale Geometri

Crescita reddituale media certificata dalla Cassa Geometri sulla base delle dichiarazioni dei redditi 2018

 

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