Nel protocollo 209160 del ministero dello Sviluppo economico (divisione XXI registro delle imprese), in risposta ad un quesito di Unioncamere è stato specificato che vi è possibilità di invio massivo al registro delle imprese delle domande di variazione indirizzo Pec da parte delle imprese individuali e societarie appartenenti ad associazioni di categoria.
L’adempimento massivo comporterà una riduzione dei costi che sarebbero di aggravio sull’impresa e una riduzione dei tempi nella predisposizione delle domande, con il vantaggio di poter avere iscritte in modo veloce nel registro delle imprese e in Ini Pec le nuove caselle di posta elettronica certificata valide e attive.
Il quesito. L’Unioncamere si era rivolta al ministero per segnalare che la locale sezione Confartigianato ha avviato un’operazione che dovrebbe concludersi a novembre e che comporterà la variazione degli indirizzi di posta elettronica certificata di 1.500 associati con il conseguente obbligo di modifica degli indirizzi nel registro imprese. In particolare veniva chiesto se fosse stato possibile permettere, con il supporto tecnico di Infocamere, un invio massivo delle domande di modifica degli indirizzi Pec, facendo riferimento al 2013 quando era necessario adempiere all’obbligo di legge di iscrizione delle caselle di Pec da parte di imprese individuali.
Conferme. Considerata la finalità della normativa del dl 179/2012 (articolo 5) che consiste nel popolamento dell’Ini Pec, a partire dagli indirizzi iscritti nel registro delle imprese per le finalità previste dall’agenda digitale e per l’esclusiva telematizzazione dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione, è confermato quanto previsto dalla nota del ministero dello Sviluppo economico ( 2 aprile 2013 e 18 marzo 2015) facendo riferimento ai termini di modalità semplificate di trasmissione massiva dei dati al registro delle imprese.
