Cile | Edifici per il culto

Per il tempio cileno isolatori sismici e ali traslucide con rivestimento in vetrofusione

Nove nove «ali» traslucide si sviluppano direttamente dal suolo fino a formare una cupola dall’aspetto mutevole a seconda delle ore, fornendo illuminazione naturale alla sala del tempio nella configurazione diurna e diffondendo una luce morbida nel parco circostante di notte.

Sono giunti alla fase finale presso Santiago del Cile i lavori di costruzione del Tempio Bahá’í del Sudamerica, un’iniziativa partita nel 2001 e accompagnata l’anno successivo da un concorso internazionale di architettura, indetto dall’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í del Cile.
Il programma prevedeva una struttura a cupola con nove ingressi destinati a dare simbolicamente il benvenuto a visitatori provenienti da tutte le direzioni per la preghiera.

© Hariri Pontarini Architects.

Fra le 185 proposte arrivate da oltre 80 paesi, è stata selezionata quella dello studio canadese Hariri Pontarini Architects. L’edificio interpreta i requisiti indicati nel bando con una soluzione basata su nove «ali» traslucide, che si sviluppano direttamente dal suolo fino a formare una cupola dall’aspetto mutevole a seconda delle ore, fornendo illuminazione naturale alla sala del tempio nella configurazione diurna e diffondendo una luce morbida nel parco circostante di notte.

© Hariri Pontarini Architects

Ciascun elemento ha uno scheletro in acciaio poggiante su una sottostruttura in cemento armato e organizzato come le venature di una foglia, con una serie di diramazioni secondarie concepite per sostenere il rivestimento in vetrofusione. Vi sono circa 850 pezzi unici in acciaio per ogni «ala», ciascuno di lunghezza differente e con l’esigenza di un nodo di connessione su misura. Mentre il rivestimento esterno è in vetro fuso, sviluppato in collaborazione con un artigiano canadese, quello interno è in marmo traslucido. Tre fasce perimetrali, anch’esse traslucide, collegano le «foglie», formando un tutt’uno. All’interno sono ricavate due aree per la preghiera e la meditazione: quella centrale direttamente sotto la cupola, con sedute per 600 persone su un pavimento in legno, e nove nicchie luminose alloggiate in un mezzanino lungo il perimetro interno dell’edificio.

© Hariri Pontarini Architects.
© Hariri Pontarini Architects.

Malgrado l’effetto di leggerezza e immaterialità ricercato a livello visivo, con la cupola che si riflette sullo specchio d’acqua del parco dando l’impressione di fluttuare, la struttura è stata concepita per resistere a eventi sismici di grande intensità, assorbendo movimenti del terreno dovute a spinte laterali, e poggia su dieci isolatori sismici che separano le fondazioni dalla sottostruttura in cemento.

Al complesso schema strutturale si è giunti attraverso un’inedita combinazione di simulazioni digitali con tecnologie innovative – tra cui Maya, uno strumento di modellazione 3D solitamente usato per l’animazione nel cinema per per i videogiochi, e Catia, inizialmente sviluppato per l’industria automobilistica e aeronautica.

© Hariri Pontarini Architects
© Hariri Pontarini Architects.

Questo approccio si accompagna all’uso di materiali e tecnologie costruttive tradizionali come vetro, acciaio, marmo, legno e cemento armato, per sottolineare l’importanza della componente artigianale.
I lavori sono iniziati nel 2010 con gli scavi e l’istallazione delle tubature per le utenze, e sono proseguiti nei due anni successivi con la realizzazione delle parti in cemento armato, affidate a Fernández Wood Constructora Sa.
Numerosi sono i consulenti strutturali coinvolti nell’intervento, scelti sia nell’ambiente accademico locale che tra società di ingegneria. Un’unica entità creata appositamente per questo cantiere, Desarrollo y Construcción del Templo Bahá’í para Sudamérica Ltda, ha svolto sia il ruolo di project manager che quello di general contractor.

© Hariri Pontarini Architects
© Hariri Pontarini Architects

Il sito scelto per la costruzione del nuovo tempio si trova ai piedi delle Ande, circa 980 metri sopra il livello del mare, nel comune di Peñalolén, con una visuale privilegiata sia verso le montagne che verso la città di Santiago. Il landscaper Juan Grimm è stato incaricato di riportarlo alla sua condizione originaria di area a verde dopo che era stato parzialmente riconvertito dalla proprietà precedente per ospitare attività sportive.

Guarda la costruzione e l’installazione degli isolatori sismici cliccando qui

IL CANTIERE
TEMPIO BAHÁ’Í DEL SUD AMERICA
Collocazione geografica: Peñalolen, Santiago
Committente: Assemblea Nazionale Spirituale Bahai del Cile e del Canada
Progettazione architettonica: Siamak Hariri – Hariri Pontarini Architects
Masterplan: Hariri Pontarini Architects
Consulente struttura in bambù: Jörg Stamm
Progettazione strutturale: Trow – Carruthers & Wallace, Università di Toronto, Sirve Sa, Dictuc, Patricio Bertholet M. Structural Engineering,
Vmb Ingeniería Estructural
Ingegnerizzazione rivestimento: Simpson Gumpertz & Heger
Acustica: Verónica Wulf
Illuminotecnica: Isometrix, Limarí Lighting Design
Architetto locale: Bl Arquitectos
Project manager e general contractor: Desarrollo y Construcción del Templo Bahá’í para Sudamérica Ltda
Fondazioni e strutture in cemento: Fernández Wood Constructora Sa
Superstruttura e rivestimento: Gartner Steel and Glass GmbH
Cronologia costruzione: 2010-2016

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