Venezia | Piano Casa Ter

Piano Casa Ter: da Venezia una proposta per cambiare la legge regionale

Senza modifiche al Piano Casa Ter per gli amministratori comunali di Venezia sono possibili pesanti conseguenze sul territorio. L’auspicio è quello di raggiungere l’esito di una normativa compatibile con le linee della programmazione urbanistica comunale.

La Giunta comunale di Venezia ha licenziato un documento d’indirizzo che incarica le direzioni comunali Sviluppo del territorio e Sportello unico per l’Edilizia di redigere una proposta di legge regionale d’iniziativa del Consiglio comunale per modificare il cosiddetto Piano Casa Ter: proposta, questa, che andrà poi condivisa con le altre amministrazioni dei capoluoghi di provincia, così come concordato nel corso dell’incontro avvenuto a Ca’ Farsetti tra i rispettivi sindaci delle realtà amministrative.

Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia

Giorgio Orsoni | Sindaco di Venezia

«Una norma contraddittoria e poco efficace se si deve contemperare lo sviluppo con la tutela dell’ambiente. Un Piano incongruente con i nostri piani urbanistici e con il Pat, totalmente stravolto dalle nuove disposizioni. Ci conforta sapere che l’intento della Regione Veneto non è applicare questa norma ai centri storici. Una normativa che deve essere resa inoltre compatibile con le linee della programmazione urbanistica comunale. Ed è per queste ragioni che ci siamo impegnati a costruire una proposta di legge che modifichi o integri il Piano Casa proprio su questi punti. Parallelamente chiederemo al Governo d’impugnare questo provvedimento con cui la Regione toglie ai comuni i poteri attribuiti loro dalla Costituzione in tema di programmazione, pianificazione e sviluppo dei territori, nell’ambito della loro autonomia. Il rilancio del settore dell’edilizia, e dunque dell’economia del territorio è anche un nostro obiettivo, ma credo si possa intervenire diversamente. Penso alla rottamazione degli edifici, alla defiscalizzazione, alla sburocratizzazione delle procedure, tutti argomenti che sono stati posti al ministro dello Sviluppo Economico Zanonato».

Andrea Ferrazzi, assessore urbanistica – edilizia privata

Andrea Ferrazzi | Assessore urbanistica – edilizia privata

«Gli intendimenti di fondo della Regione sono interessanti e non c’è una volontà politica strumentale di contrastare le decisioni regionali. L’amministrazione comunale è infatti convinta che il tema del rilancio economico attraverso un impulso del settore edilizio sia serio e che per questo vada affrontato con accortezza e determinazione. Ma serve un’economia che regga nel tempo. Il Piano prevede possibilità di modifiche talmente sostanziali che, abbiamo calcolato, in certi casi particolari potrebbero portare a un aumento del 172% del costruito».

Applicazione del Piano casa Ter. Nel corso della conferenza stampa sono state illustrate anche attraverso delle simulazioni grafiche prodotte dai tecnici del comune di Venezia >> le possibili ripercussioni che l’applicazione del Piano Casa potrebbe avere sul territorio comunale.
In particolare, per quanto riguarda la terraferma, sono state mostrate le conseguenze, a livello di occupazione del suolo, derivanti dal possibile ampliamento di un corpo edilizio su lotti agricoli adiacenti (tav 1). Se il Pat di Venezia, come spiegano i tecnici comunali, comporta un carico aggiuntivo del 15%, il Piano Casa, che non prevede nemmeno la valutazione ambientale strategica, consente un potenziale ampliamento che va dal 50 al 70%.
Per quanto riguarda la Città storica, la tavola 2 mostra l’estensione delle unità edilizie novecentesche integrate nel contesto e non classificate cui la legge regionale permetterebbe l’ampliamento, mentre le tavole 3 e 4 evidenziano come, dando facoltà a chi amplia la superficie interna in un edificio non vincolato (dunque senza necessità di ottenere l’approvazione della Soprintendenza) di chiedere contestualmente il cambio d’uso in deroga (se nella zona territoriale omogenea è ammessa tale diversa destinazione), si permetterebbe, paradossalmente, di convertire in struttura ricettiva l’intero centro storico.
Scarica qui il file con le quattro simulazioni >> 

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