Fiec | Economia circolare

Costruttori europei: nuovo piano d’azione per l’economia circolare

La federazione dei costruttori edili europei accoglie il nuovo piano d’azione per l’economia circolare auspicando chiarezza e compatibilità tra i vari regolamenti, per trarre certezze sul futuro utilizzo dei materiali secondari da costruzione. Richiede inoltre sostegno per garantire che gli impianti di riciclaggio siano aggiornati appropriatamente nell’intento di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano.

Il nuovo piano d’azione per l’economia circolare (uno dei pricipali elementi del Green Deal europeo) mira a rendere la nostra economia più adatta a un futuro verde, a rafforzarne la competitività proteggendo lambiente e a sancire nuovi diritti per i consumatori, attraverso un’iniziativa legislativa sulla politica dei prodotti sostenibili, ovvero, misure volte a far si che i prodotti sostenibili diventino la norma nell’Unione, a responsabilizzare i consumatori e a ridurre i rifiuti.

Mentre la Fiec (Federazione europea dei costruttori edili) accoglie con favore qualsiasi tentativo di garantire coerenza e sintonia, l’unica preoccupazione della federazione in questa fase iniziale, riguarda il metodo con cui la Commissione garantirà la compatibilità ed eviterà una sovrapposizione tra la direttiva estesa sulla progettazione ecocompatibile, il marchio di qualità ecologica (Ecolabel Ue) e il Regolamento Prodotti da Costruzione, che dovrebbero essere rivisti in questo patto politico. Fiec è inoltre lieta di constatare che le istituzioni dell’Ue intendono affrontare gli ostacoli alla circolarità.

José-Michaël Chenu | Presidente Commissione tecnica Fiec.

José-Michaël Chenu | Presidente Commissione Tecnica Fiec

«Fiec accoglie ampiamente il nuovo piano d’azione per l’economia circolare, che si basa sul piano precedente e include l’uso di linee guida e strumenti che sono stati sviluppati negli ultimi due anni, con il coinvolgimento di Fiec in partenariato con la Commissione europea e altre parti interessate. In particolare, accogliamo con favore la prossima strategia per un ambiente costruito sostenibile e le misure volte a stimolare un mercato per i materiali secondari. È chiaro che la nostra posizione sulla regolamentazione dei materiali da costruzione rimane invariata. Tale regolamento deve rientrare nell’ambito di applicazione del Regolamento Prodotti da Costruzione e non possiamo essere soggetti a misure aggiuntive che mirano a ottenere lo stesso risultato attraverso regolamenti diversi. Questo vale anche per i materiali secondari. Al fine di aiutare l’Ue a raggiungere gli ambiziosi obiettivi del suo nuovo piano, abbiamo bisogno di sostegno per garantire che gli impianti di riciclaggio siano aggiornati appropriatamente e che sia stato compiuto uno sforzo reale per accelerare lo sviluppo di norme che creeranno maggiore certezza sull’uso dei materiali secondari da costruzione». (vb)

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