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Piano Juncker: nuovi fondi Bei per la Raffineria di Milazzo

Il cda di Cdp ha dato il nullaosta per la concessione di una garanzia di 42 milioni di euro come primo finanziamento di 110 milioni di euro complessivi della Banca europea per gli investimenti destinato alla Raffineria di Milazzo.

Sono in arrivo dei benefici per il Mezzogiorno d’Italia dal Piano Juncker, grazie all’attività di Cassa depositi e prestiti quale Istituto nazionale di promozione.

Il consiglio di amministrazione di Cdp ha infatti dato il via libera alla concessione di una garanzia di 42 milioni di euro su una tranche di 40 milioni di euro di un finanziamento di complessivi 110 milioni di euro della Banca Europea per gli Investimenti (Bei) destinato alla Raffineria di Milazzo, Ram.
ramI fondi Bei serviranno a:

  • ridurre l’impatto ambientale: attraverso la realizzazione di un’unità aggiuntiva di trattamento di greggio a maggior tenore di zolfo;
  • migliorare l’efficienza energetica: verranno ammodernati gli impianti esistenti per incrementarne la stabilità operativa e migliorarne la performance. Tali interventi hanno inoltre lo scopo di abbattere le emissioni di polveri del 40% e diminuire il consumo di gas combustibili nel processo di produzione;
  • aumentare la sicurezza: verranno realizzati degli impianti idonei ad un maggior controllo di potenziali eventi di contaminazione del sottosuolo e delle falde acquifere.

L’operazione, che è a fronte di investimenti complessivi per 236 milioni di euro, contribuisce allo ‘sviluppo sostenibile’ di un’importante realtà industriale del sud Italia.
Ram, joint venture paritaria tra Eni e Kuwait Petroleum Italia, è infatti tra le prime quattro raffinerie italiane per capacità produttiva, ed impiega 621 dipendenti, con punte di 1.700 occupati in fase di realizzazione degli investimenti, oltre all’indotto locale.

Sette progetti. L’operazione rientra tra i sette progetti che hanno ottenuto fondi Bei nell’ambito del cosiddetto ‘Piano Juncker’ piano che punta a rilanciare la crescita economica in Europa attraverso la ripresa degli investimenti per il tramite del Fondo europeo per gli investimenti strategici.

Insediamenti strategici. Ram rientra, inoltre, nell’elenco delle infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale previsto dall’art. 57 della Legge 35/2012, al fine di garantire la sicurezza strategica degli approvvigionamenti energetici e del loro relativo utilizzo, ed il contenimento dei costi dell’approvvigionamento energetico del Paese, come previsto dalla Legge 239/2004.

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