A Pisa gli amministratori locali sono stati estremamente attenti a insistere sulle parole «riuso, recupero e consumo del territorio» nel presentare il provvedimento definito «variante di monitoraggio» con la revisione del regolamento che stabilisce su tutto il territorio comunale una riduzione della superficie costruibile. Secondo quanto illustrato dal sindaco Marco Filippeschi la variante permette di intervenire sulle schede norme garantendo lo sviluppo sostenibile: passaggio che si è reso necessario poiché, dopo 5 anni, le precedenti schede urbanistiche contenenti le previsioni di possibili trasformazioni sulle singole zone della città erano ormai scadute.
Nella variante sono state ribadite le previsioni riguardanti i parchi urbani (San Giusto-Cittadella-Cisanello-Piagge) ed è stata cancellata l’ipotesi di una nuova scuola per il complesso Marchesi visto che il nuovo istituto verrà edificato sul posto dell’attuale complesso (con lavori di demolizione-ricostruzione). Per quanto concerne le aree ex industriali segnaliamo una nuova definizione del piano strutturale d’area che comprenderà ambiti di destinazione d’uso all’insegna del recupero del patrimonio esistente.
Attenzione anche al piano anti-allagamenti che prevede la messa in sicurezza idraulica della città attraverso l’utilizzo delle aree non edificate poste a ridosso degli insediamenti. Di fatto saranno individuate delle aree agricole (verdi) che fungeranno da case di laminazione, aree dove raccogliere le acque piovane , venendo così in supporto al sistema fognario (in casi di acquazzoni).
