Restauro | Edilizia storica

Politecnica: presentato il progetto definitivo del Padiglione Cavaniglia all’interno della Fortezza da Basso

Un gioiello ingegneristico con campate da oltre 22 metri su cui sorgerà il parco sospeso da 3.200 mq con un percorso pedonale lungo tutto il perimetro delle mura della Fortezza da Basso. Il Padiglione Cavaniglia è un progetto green che contribuirà ad assorbire le emissioni di Co2 rilasciate nell’ambiente.

Il raggruppamento di imprese formato dallo Stefano Boeri Architetti, Consilium, Spira, arch. Maria Di Benedetto, arch. Vincenzo Vaccaro, arch. Lorenzo Vallerini, guidato da Politecnica, tra le principali società di progettazione integrata in Italia, già responsabile a Firenze anche della riqualificazione di Palazzo Affari, ha presentato il progetto definitivo di restauro delle mura e rifacimento del Padiglione Cavaniglia, lo spazio espositivo inserito all’interno della Fortezza da Basso.

Il progetto del nuovo padiglione, coordinato dal Comune di Firenze, cui sono attribuite le funzioni di stazione appaltante per conto di tutti gli enti proprietari, attraverso la sua Direzione Servizi Tecnici, s’inserisce nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione promosso da Regione Toscana, Comune di Firenze, Città metropolitana di Firenze e Camera di Commercio.

Politecnica | Padiglione Cavaniglia – Fortezza da Basso.

Il complesso fieristico incluso nelle mura della Fortezza da Basso comprende accanto al Padiglione Cavaniglia, i Padiglioni Spadolini e Bellavista e ospita le più importanti rassegne di moda a livello internazionale. Si tratta di un’interessante architettura contemporanea inserita in un contesto urbano dalla forte e intatta impronta rinascimentale, cifra identitaria della città di Firenze.

La progettazione coordinata da Politecnica è parte dell’attività di riqualificazione dell’area promossa dal Comune di Firenze che prevede l’investimento complessivo di oltre 68 milioni di euro.

Il progetto, in fase di validazione per arrivare alla versione esecutiva entro l’estate, è uno dei maggiori interventi nel complesso della Fortezza che vedrà accanto a Politecnica, per la prima volta a Firenze, la firma dello studio internazionale Stefano Boeri Architetti.

Il progetto ripercorre le indicazioni del piano di recupero del Comune che, finalizzato al recupero della Fortezza da Basso, consente una nuova fruizione del bene. Gli originali percorsi di ronda sono quindi riscoperti e reinterpretati permettendo di valorizzare le antiche mura e i bastioni.

La riqualificazione, infatti, prevede la realizzazione di un percorso pedonale sospeso lungo il perimetro delle mura che restituirà ai visitatori la vista e la percezione che le persone avevano della Fortezza al tempo del suo originario utilizzo.

Il tetto del nuovo padiglione diverrà un’area verde in quota, che potrà ospitare a sua volta manifestazioni pubbliche. Il progetto restituirà alla città diverse aree di risulta, spazi marginali non utilizzati, ricucendoli in uno spazio coerente, con riferimenti archeologici di grande interesse.

Il nuovo padiglione sarà anche un gioiello della moderna ingegneria: un’unica campata, di luce superiore ai 22 metri, sarà realizzata con travi da ponte progettate per ospitare nell’estradosso un giardino pensile, in grado di ospitare essenze arboree di grandi dimensioni, capaci da un lato di catturare la Co2 emessa nell’ambiente e dall’altro di creare un microclima che permetterà di ottimizzare gli scambi termici, con una conseguente riduzione del consumo energetico.

Politecnica | Padiglione Cavaniglia – Fortezza da Basso

Arch. Alessandro Uras | Socio Politecnica e Responsabile  Progettazione aArchitettonica e Restauro

«È un orgoglio per noi partecipare a un progetto destinato a diventare uno spazio pubblico iconico per la città, ponte tra passato e futuro, grazie a una collaborazione che integra competenze diversificate. Questo progetto restituirà ai fiorentini una nuova area verde riqualificata e contribuirà al recupero dell’atmosfera rinascimentale di cui le mura sono l’eredità e la testimonianza fisica».

Arch. Stefano Boeri | Progettista

«Il nostro primo progetto a Firenze si realizza in un luogo speciale, insieme potente e delicato, a contatto sia con preesistenze storiche, come le straordinarie mura della Fortezza sia con interventi di architettura moderna. Il progetto dà vita a tre luoghi: uno spazio fieristico e commerciale a contatto con le mura, un giardino pensile con un percorso verde in quota che recupera gli originari camminamenti di ronda e infine uno spazio aperto tra il nuovo Padiglione Cavaniglia e il bastione, pensato come luogo di meditazione e riposo all’ombra delle mura».

Leopoldo D’Inzeo e Paolo Pietro Bresci | Consilium

«La proposta progettuale relativamente agli impianti meccanici, elettrici e speciali intende esaltare il connubio fra l’applicazione di tecnologie innovative e rivolte ad un efficiente utilizzo delle energie con la ricerca di soluzioni affidabili e “semplici” che consentano una perfetta adattabilità dei sistemi alle necessità funzionali del complesso. Una caratteristica peculiare del progetto impiantistico discende dalla impostazione grandemente orientata alla flessibilità d’uso degli spazi interessati dall’intervento, per cui le aree interne potranno essere utilizzate indifferentemente o addirittura simultaneamente, per eventi convegnistici e per manifestazioni espositive con le migliori prestazioni di comfort e di benessere ambientale».

Arch. Sara Marrani | Socio Spira srl

«Far rivivere uno spazio come quello dei bastioni e dei camminamenti della Fortezza da Basso, per farlo dialogare con la contemporaneità dei padiglioni fieristici, è stata una sfida che ha permesso al gruppo di progettazione di cimentarsi con il recupero della memoria architettonica. La modernità dialoga con l’esistente restituendo alla città un pezzo di storia, anche grazie a un sapiente gioco di vuoti e di pieni che si integrano all’interno dell’antico complesso monumentale, rispettandolo».

Arch. Vaccaro

«Il nuovo padiglione permette, tra l’altro, la visione e la fruizione, prima interclusa, della corte archeologica del bastione Cavaniglia; inoltre, la costruzione della passerella sospesa consente di percepire tutto l’interno della Fortezza e offre una nuova visione sulla città».

Arch. Vallerini

«Mentre il giardino sospeso imprime forza espressiva alla immagine del nuovo padiglione Cavaniglia, la sistemazione degli spazi esterni ‘a terra’ si raccorda al contesto mantenendo i due grandi platani all’ingresso del Bastione e evidenziando l’angolo della corte archeologica con un dislivello circolare e con nuova vegetazione erbaceo-arbustiva».

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