Infrastrutture | Sicurezza

Ponti: approvate le linee guida e via all’applicazione sperimentale

Approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti. Il documento, e la metodologia descritta, assumendo un’ampia valenza, possono applicarsi, nei principi e nelle regole generali, sia ai ponti stradali che a quelli ferroviari. Comincia ora la fase di sperimentazione.

L’assemblea generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti.

Predisposte dal Gruppo di lavoro istituito presso lo stesso Consiglio Superiore, le linee guida saranno oggetto di un’applicazione sperimentale in relazione al sistema di monitoraggio anche dinamico dei ponti e viadotti.

All’esito della sperimentazione, che avverrà sotto la guida dello stesso Consiglio Superiore, le linee guida potranno fornire uno strumento avanzato, univoco e uniforme per tutti i gestori sul territorio nazionale che, superando il concetto del semplice censimento dei ponti esistenti, mediante un approccio generale, multilivello, multicriterio e multiobiettivo, consentirà la determinazione di una classe di attenzione per la gestione del rischio e la verifica di sicurezza delle infrastrutture.

Le linee guida costituiscono il riferimento per l’adozione, da parte di Anas e dei concessionari autostradali, delle azioni da porre in essere in ordine all’approfondimento e alla frequenza delle ispezioni, alla programmazione temporale degli interventi nonché agli eventuali provvedimenti di limitazioni del traffico.

Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti

Le Linee Guida sono composte da tre parti, sul censimento e la classificazione del rischio, la verifica della sicurezza e la sorveglianza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti.

In particolare, viene illustrato come la classificazione del rischio o, meglio, la classe di attenzione s’inquadri in un approccio generale multilivello che dal semplice censimento delle opere d’arte da analizzare arriva alla determinazione di una classe di attenzione
sulla base della quale si perverrà, nei casi previsti dalla metodologia stessa, alla verifica di sicurezza.

Gli esiti della classificazione e della verifica costituiscono utili informazioni per una eventuale successiva valutazione dell’impatto trasportistico mediante un’analisi della resilienza della rete.

Sono approfondite nel dettaglio le metodologie necessarie per sviluppare l’approccio proposto a livello territoriale, quali il censimento delle opere, l’esecuzione delle ispezioni, iniziali e speciali, ai fini della redazione delle schede di difettosità dell’opera nonché la valutazione della classe di attenzione in funzione dei possibili rischi rilevanti, strutturale
(statico e fondazionale), sismico, idro-geologico (idraulico e da frana).

Tali rischi, inizialmente analizzati separatamente in termini di pericolosità, vulnerabilità e esposizione, sono poi riuniti in un’unica classificazione generale della classe di attenzione.

In quest’ottica, il documento fornisce gli strumenti per la conoscenza a livello territoriale dei ponti, nella più larga accezione del termine, e per definire le priorità per l’esecuzione delle eventuali operazioni di sorveglianza e monitoraggio, di verifica e di
intervento.

Relativamente alle opere con luce minore di 6.0 m, sarà comunque cura del gestore/proprietario dell’infrastruttura definire le modalità di sorveglianza e monitoraggio, anche in termini di cadenza temporale, in funzione delle specifiche peculiarità delle opere e delle caratteristiche territoriali.

Il documento, e la metodologia descritta, assumendo un’ampia valenza, possono applicarsi, nei principi e nelle regole generali, sia ai ponti stradali che a quelli ferroviari.

Le Linee guida saranno ora oggetto di applicazione sperimentale in relazione al sistema di monitoraggio anche dinamico dei ponti e viadotti sotto la guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here