Edilizia direzionale | Siggi Group

Prefabbricazione e impianti a scomparsa

La nuova sede di Siggi Group è il risultato di due interventi. Un primo blocco di uffici realizzati su progetto dell’arch. Barbieri e l’ampliamento realizzato su progetto architettonico degli architetti Marin e Pizzolato. La tecnica costruttiva della struttura portante si è basata sul montaggio di elementi realizzati fuori opera in laboratorio e poi montati in cantiere.

A San Vito di Leguzzano, in provincia di Vicenza, la nuova sede di Siggi Group occupa un edificio risultato di un primo intervento su progetto dell’arch. Barbieri nel 2000 e l’ampliamento realizzato su progetto degli architetti Umberto Marin e Alessandro Pizzolato (uffici, sale di rappresentanza, laboratori, mensa, casa del custode).
Nel suo complesso l’edificio ospita l’holding delle tre ditte: Zaccaria, Siggi e Ferracin che costituiscono la Siggi Group che opera nel campo dell’abbigliamento professionale e scolastico.

Siggi Group | La cortina muraria che funge da quinta visiva è realizzata in blocchi di tipo Leca di colore bianco mentre i nuovi elementi sono in calcestruzzo bianco, acciaio verniciato e pannelli di vetro.
Siggi Group | La cortina muraria che funge da quinta visiva è realizzata in blocchi di tipo Leca di colore bianco mentre i nuovi elementi sono in calcestruzzo bianco, acciaio verniciato e pannelli di vetro.

Il progetto ha dovuto pertanto coordinarsi con l’edificio esistente attraverso l’istituzione di una continuità figurativa e formale ottenuta non per contrasto bensì per continuità visiva. Il prospetto nord, ossia il fronte principale della nuova costruzione, prosegue idealmente la cortina muraria dell’edificio preesistente ospitando su di se il volume aggettante degli uffici e il corpo sporgente della sala polifunzionale.

La cortina muraria che funge da quinta visiva è realizzata in blocchi di tipo «leca» di colore bianco mentre i nuovi elementi sono in calcestruzzo bianco, acciaio verniciato e pannelli di vetro. L’unità visiva è determinata dal colore e dalla grana dei materiali.
Il nuovo intervento si contraddistingue per un tipo di architettura formalmente contenuta, controllata; l’attenzione stata rivolta verso l’edificio preesistente il quale con la sua grande vetrata indica che lì è collocato l’ingresso principale.

Lo spazio architettonico esterno. Si tratta, come abbiamo detto, di un tipo di architettura molto semplice, contenuta nella forma, una sorta di basso continuo in cui spiccano alcuni episodi solistici rappresentati da elementi architettonici emergenti.
Il basso continuo è rappresentato dal sistema sincopato dei pieni e vuoti dei pannelli vetrati degli uffici che sul prospetto nord sono al piano primo mentre sul fronte ovest sono su entrambi i piani. Gli episodi solistici sono: la pensilina della sala polifunzionale, il piano parete forata, il volume della casa del custode indicato visivamente dalla parete rivestita in pannelli di acciaio verniciato.

Lo spazio interno. L’edificio al suo interno è contraddistinto dalla presenza di una corte verso la quale gravano gli spazi degli uffici. Dal punto di vista tipologico l’intervento è sostanzialmente a cella ripetuta e sono limitati gli uffici del tipo open space. Sono ben distinti i luoghi di collegamento da quelli di stazione, ove eccedono funzionalmente lo show-room, la sala polifunzionale, la mensa; la casa del custode è un luogo separato. Uffici e sale riunioni sono tutti dotati di illuminazione diretta tramite affaccio esterno o verso la corte interna.

Siggi Group | Le opere impiantistiche sono tutte a scomparsa inglobate nel controsoffitto e nel pavimento galleggiante.
Siggi Group | Le opere impiantistiche sono tutte a scomparsa inglobate nel controsoffitto e nel pavimento galleggiante.

Gli spazi ancillari e i servizi sono racchiusi da scatole murarie colorate di rosso. La luce naturale è importante poiché interagisce con alcuni elementi architettonici (per esempio, i corpi scala), inoltre al piano primo serve al illuminare la parete degli spazi di servizio del corpo ovest. La luce facilita l’orientamento. Gli spazi distributivi sono caratterizzati da 3 corpi scala ognuno dotato da particolare forma architettonica; due di essi sono illuminati con luce zenitale.
La corte è un luogo la cui funzione è quella dell’aerazione e dell’illuminazione degli uffici, ma il suo valore fondamentale è quello di essere sostanzialmente luogo a-funzionale, ossia uno spazio ludico del puro gioco visivo che serve per ristorare la vista. Attraverso le finestre di alcuni uffici o dagli spazi dei percorsi interni è possibile ritagliare immagini del giardino.

IL SISTEMA COSTRUTTIVO

Fatta eccezione per la casa del custode, l’intero edificio è stato realizzato attraverso una tecnica costruttiva essenzialmente di montaggio di elementi realizzati fuori opera. Solo per le fondazioni in calcestruzzo armato e alcune pareti in laterizio e in calcestruzzo si è fatto ricorso alle tradizionali lavorazioni in opera da parte dell’impresa edile.

La struttura portante è stata realizzata in laboratorio e montata in cantiere con delle gru, si tratta di un sistema costituito da colonne circolari del diametro di 267 mm sulle quali montano la struttura orizzontale di travi Rep e del solaio alveolare dello spessore di 25 cm. La struttura prefabbricata è stata messa a punto e brevettata dalla Tecnostrutture. Solamente il corpo del vano ascensore è stato realizzato in muratura di calcestruzzo dello spessore di 20 cm come sistema d’irrigidimento e controventatura della struttura prefabbricata.

Siggi Group | La struttura prefabbricata è stata messa a punto e brevettata dalla Tecnostrutture.
Siggi Group | La struttura prefabbricata è stata messa a punto e brevettata dalla Tecnostrutture.

La fase successiva, molto delicata, è stata quella della realizzazione delle lastre in calcestruzzo bianco costruite fuori opera e successivamente montate sui bordi del solaio previa applicazione di zanche in acciaio. Queste lastre servono a delineare decorativamente il marcapiano dei solai e hanno un’altezza di 40 cm e uno spessore di 6 cm. Allo stesso tempo si è proceduto alla realizzazione del setto in calcestruzzo armato bianco che va a formare lo spigolo d’angolo dell’edificio.
Questo muro, vista la dimensione, è stato realizzato con tecniche tradizionali. È rinvenibile nella texture del muro il disegno modulare dei pannelli del cassero in acciaio. Un taglio orizzontale ricavato sulla parete bianca del calcestruzzo, che va a formare la finestra a nastro, restituisce leggerezza all’angolo che visivamente poteva risultare troppo rigido.

L’effetto chiaroscurale della lunga parete vetrata è ottenuto da un alternarsi di pieni e vuoti, tramite l’applicazione di un vetro strutturale ora trasparente ora opaco. Ad ogni coppia di vetri si alterna un imbotte in lamiera verniciata grigio antracite a invaso contenente un serramento apribile a ribalta.
Per ottenere questo paramento, figurativamente decisivo nell’economia formale dell’edificio, si è proceduto dapprima alla realizzazione dei setti in muratura dello spessore di 20 cm opportunamente tamponati con isolante del tipo eps dello spessore di 10 cm, successivamente la ditta dei serramenti ha proceduto all’installazione della parete vetrata del tipo strutturale a fronte dei setti in laterizio.
Infine i setti murari sono stati rivestiti nella parte interna con una controparete in cartongesso dello spessore di 13 mm. Tutti gli elementi di finitura della parete vetrata sono stati realizzati in lamiera verniciata di colore bianco a formare una sorta d’imbotte.

Di particolare pregio formale sono gli elementi emergenti quali la pensilina e il rivestimento in lamiera forata ad angolo dell’edificio. In particolare, la pensilina realizzata in carpenteria metallica è stata rivestita da lamiera metallica verniciata colore antracite in combinazione con un rivestimento decorativo in vetro strutturale opalino fissato alla parete muraria tramite l’applicazione di elementi in acciaio Inox cosiddetti a «Ragno».

Terminate le fasi di lavorazioni dell’involucro esterno si è proceduto ai lavori di finitura dello spazio interno. Le opere impiantistiche, molto complesse in un edificio per uffici come quello di Siggi Group, sono tutte a scomparsa, le canalizzazioni sono state inglobate nel controsoffitto e nel pavimento galleggiante. Le pareti divisorie in struttura di alluminio e vetro sono state realizzate e montate dalla ditta NordWall. Se le pareti degli uffici rivolte verso i corridoi sono trasparenti quelle tra uffici e ufficio sono invece in parte opache così da permettere il passaggio delle canalizzazioni impiantistiche. Gli spazi ancillari, quali servizi igienici, ced e ripostigli sono stati realizzati con tamponature in pareti di cartongesso verniciato di colore rosso così da rendere possibile il riconoscimento della diversa utilità funzionale.

Di particolare pregio costruttivo sono le scale interne costituite da una lastra in calcestruzzo sabbiato su cui appoggiano i gradini in acciaio inox e legno. Sui lati della scala corre un carter in lamiera verniciata. I parapetti della scala come quelle dei soppalchi sono in vetro temperato con corrimano in legno di rovere.

Chi ha fatto Cosa
Progetto architettonico
Arch. Umberto Marin
Arch. Alessandro Pizzolato, Vicenza
Progetto strutturale
Ing. Corrado Danzo, Schio (Vi)
Progetto termo-idraulico
P.I. Luciano Sozza, Creazzo (Vi)
Progetto elettrico
P.I. Michele Corà, Altavilla Vi
Coordinatore sicurezza in fase di progetto ed esecuzione
Ing. Corrado Danzo – Schio (Vi)
Direzione lavori
Arch. Sergio Rossi, Schio (Vi)
Direzione cantiere
Geom. Marco Larese, Schio (Vi)
Direzione artistica
Arch. Alessandro Pizzolato
Opere d’arte
Veronica Veronesi, Vicenza
Progetto del giardino
Arch. Alessandro Pizzolato

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