Si è svolta al Teatro Olimpico di Vicenza la premiazione dei vincitori della decima edizione del Premio Dedalo Minosse alla Committenza di architettura.
Committenti, architetti, esperti e appassionati hanno raccontato le proprie storie con opere realizzate nel rispetto di aspirazioni, vincoli, esigenze di sostenibilità sociale e ambientale, con l’obiettivo comune della qualità architettonica.
Promosso dal 1997 da Ala Assoarchitetti, il Dedalo Minosse premia il ruolo positivo e stimolante del committente d’architettura, sottolineando come il compimento di opere di qualità, può avere origine solo dal connubio felice tra chi le promuove e chi le progetta.
Grande è stata la partecipazione a questa edizione: più di 400 iscrizioni con la partecipazione di oltre 40 paesi di tutto il mondo tra i quali Argentina, Filippine, Francia, Germania, Giappone, India, Perù, Russia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Vietnam. Diversificato il target dei committenti, composto da aziende (26%), governi e amministrazioni pubbliche (28%), privati (24%), enti, fondazioni, associazioni (22%).
La giuria internazionale ha attribuito 4 premi principali:
- il Premio internazionale Dedalo Minosse
- il Premio internazionale Dedalo Minosse – Occam U.40
- il Premio Ala Assoarchitetti – Fondazione Inarcassa
- il Premio Ala Assoarchitetti Under 40
- 10 premi speciali e 10 segnalazioni.
Sul palco del Teatro Olimpico di Vicenza sono saliti committenti, pubblici e privati, di opere che hanno toccato ambiti molto vasti: abitazioni, scuole, uffici, luoghi per la cultura e di culto, edifici produttivi, aree commerciali, spazi verdi, infrastrutture, tutti accomunati dal successo nella ricerca di un valore per la comunità.
Premio Internazionale Dedalo Minosse 2016/2017
Il Premio Internazionale Dedalo Minosse 2016/2017 è stato assegnato alla Région Hauts de France, committente di «The ring of remembrance» realizzato ad Ablaint Saint Nazaire.
Si tratta di un memoriale che celebra il centenario della Prima Guerra Mondiale, per il quale l’architetto Philippe Prost ha concepito un progetto che cerca di superare l’orrore della Guerra, attraverso la commemorazione dei suoi combattenti, per ricordarci costantemente l’importanza della pace e offrire all’Europa una visione di un futuro di concordia. Un nastro di fibrocemento scuro che richiama il colore della guerra sospeso sulla collina che si affaccia sulla pianura di Artois al cui interno si riflette la luce su 500 fogli di metallo dorato, sui quali sono incisi i nomi dei 579.606 combattenti caduti in battaglia a Nord-Pas-de-Calais, elencati in ordine alfabetico, senza distinzione di nazionalità, rango o credo, uniti per sempre nella loro comune umanità.
Premio Andrea Palladio Italia
Con la decima edizione 2016/2017, il Premio Dedalo Minosse ha celebrato il ventennale dalla sua ideazione e per l’occasione ha assegnato uno speciale riconoscimento, il Premio Andrea Palladio, a committenti che abbiano realizzato negli ultimi vent’anni, con continuità d’impegno e di visione, una pluralità di opere che siano risultate significative per il progresso culturale, sociale ed economico della comunità per la quale sono state costruite.
Il Premio Andrea Palladio Italia è stato assegnato a Reinhold Messner per la realizzazione delle raffinate architetture sulle Dolomiti, costituite dai Mountain Museums. A queste opere, che raccontano il patrimonio culturale e artistico raccolto nelle sue spedizioni alpinistiche ed esplorative, attraverso le quali ha potuto conoscere i popoli, le culture e i luoghi estremi del pianeta, Messner ha dedicato un pluriennale impegno, con lo scopo di trasmettere al paese le proprie incomparabili esperienze di tutta una vita.
Premio internazionale Andrea Palladio
Il Premio internazionale Andrea Palladio è andato a Fernando Zobel de Ayala per aver promosso e realizzato, con un’azione illuminata durata oltre 25 anni, una molteplicità d’opere innovative d’elevato contenuto sociale e culturale, a beneficio della comunità filippina. Tutte opere nelle quali è stata premiata l’attenzione per il paesaggio e l’innovazione, intesa come mezzo per ridurre l’impatto del nostro fare sul pianeta attraverso la tecnologia utilizzata per ridurre l’intrusione della tecnologia stessa.
La mostra | 24 giugno – 16 luglio 2017
I progetti selezionati sono protagonisti di una mostra multimediale che li racconta attraverso disegni, foto e video aperta al pubblico dal 24 giugno al 16 luglio 2017 che sarà allestita sempre a Vicenza, al Museo Civico di Palazzo Chiericati. Una rassegna sulla committenza internazionale che raccoglierà oltre 70 opere realizzate negli ultimi 5 anni e che da settembre comincerà a viaggiare nel mondo, con prima tappa a Buenos Aires.
Il talk di anteprima a Cava Cengelle
L’evento di premiazione è stato preceduto da una visita al Laboratorio Morseletto che nasce a Vicenza nei primi anni del 1900 ad opera di Piero Morseletto, scultore e imprenditore, che crea una scuola in grado di ricavare ogni forma e lavorazione di ornato dalla Pietra dei colli Berici. La pietra di Vicenza proviene da rocce calcaree la cui formazione è dovuta al collasso di una barriera corallina presente all’incirca 30 milioni di anni fa in luogo degli attuali colli Berici, a Sud della città. La morbida coloritura (nelle tre sfumature: bianca, gialla e grigia), l’aspetto caldo e la sembianza naturale, insieme con l’ottima lavorabilità, ne hanno determinato l’ampia diffusione fin dall’epoca romana. Il laboratorio Morseletto dispone di cave proprie di Pietra di Vicenza, ma è in grado di effettuare lavorazioni su ogni tipo di pietra o marmo, oltre che su materiali quali acciaio, legno, e vetro. In una delle cave di Morseletto, Cava Cengelle, si è svolo il talk di presentazione dei progetti vincitori con la partecipazione di Bruno Gabbiani, Fernando Zobel di Ayala con l’architetto William Higgins, Philippe Prost e Gian Antonio Golin. Il dibattito è stato moderato da Livia Randaccio, direttore di Imprese Edili.