Si tiene domani la proclamazione del vincitore del premio Maggia per talenti under 30. Sono dieci i finalisti della quinta edizione del Premio biennale intitolato alla memoria dell’ingegnere biellese
Federico Maggia, nel decimo anniversario della scomparsa.
I progettisti, durante il periodo estivo, hanno lavorato negli spazi dell’ex lanificio Maurizio Sella di Biella (oggi dismesso e di proprietĂ della Fondazione Sella onlus) per dare vita a una serie d’installazioni sul tema del recupero del patrimonio manifatturiero.
Ora è in corso un’esposizione che resterĂ aperta al pubblico fino al prossimo 6 ottobre nel grande spazio che, all’interno dell’ex sito produttivo, si affaccia sul torrente Cervo. Scopo dell’iniziativa, voluta dalla Fondazione Sella è la promozione dei giovani talenti.
Il tema del premio richiedeva, in 20 mq, l’interpretazione del concetto del riuso del patrimonio industriale dismesso, con una particolare attenzione al territorio e,considerando che il biellese presenta diversi casi di edifici ex industriali oggi non più utilizzati, i giovani partecipanti hanno interpretato la tematica in modi differenti: alcuni tramite un approccio pragmatico hanno dato vita a specifiche architetture e spazi vivibili, altri a incubatori da utilizzare in futuro. Domani verrà proclamato il vincitore del premio (15mila euro); tra i componenti della giuria Cino Zucchi, Luisa Bocchietto, Michelangelo Pistoletto, Francesco Dal Co e Paolo Piana.
Federico Maggia: carriera da tremila incarichi
Federico Maggia nasce nel 1901 e si laurea nel 1925 in ingegneria civile al Politecnico di Torino conseguendo il titolo di ingegnere e architetto con una tesi di laurea su un progetto di linea ferroviaria che doveva collegare Biella a Ivrea.
Trascorsi due anni a Torino, dove progetta il mercato del pesce di Porta Palazzo, torna a Biella e apre il proprio studio professionale nel 1927.
Fotografo appassionato e grande viaggiatore, Federico Maggia è attivo a Biella fino al 1985. Durante la sua lunga carriera svolge oltre tremila incarichi, molti dei quali nel territorio biellese e altri in varie parti d’Italia e in diverse nazioni europee e extraeuropee per edifici pubblici (comuni, scuole, cimiteri, industrie) e residenze private.
Redige il Piano regolatore di Biella, approvato nel 1961, insieme a Gino Levi Montalcini e ricopre numerose cariche pubbliche.
Muore a Biella il 23 ottobre 2003 lasciando il suo intero archivio (che riguarda i lavori dei suoi antenati, i suoi progetti, le fotografie delle sue architetture e dei suoi viaggi e la sua biblioteca) alla Fondazione Sella.
Biblioteca sull’architettura contemporanea
La biblioteca di Federico Maggia, comprendente oltre 3000 volumi e 80 testate di architettura, tra le quali intere collezioni delle principali riviste italiane di architettura, contribuisce a testimoniare la sua cultura solida supportata da un’ampia conoscenza del dibattito sull’architettura a lui contemporanea.
Poco incline alla decorazione e all’esubero di materiali, il progettista biellese ha dato prova, attraverso i numerosi edifici costruiti e attraverso l’intero corpo dei suoi progetti, di conoscere a fondo i materiali, di sviluppare dettagli costruttivi originali e di possedere sensibilità per le proporzioni e per l’armonia degli spazi.