Governo | Tutela del territorio

Prende il via il piano nazionale ProteggiItalia

Firmato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che attiva il Piano nazionale ProteggItalia per la messa in sicurezza del territorio. Si tratta di 11 miliardi di euro per il prossimo triennio 2019-2021 per opere immediatamente cantierabili e per lavori di messa in sicurezza del territorio.
Conferenza stampa di presentazione da parte del Governo del Piano ProteggItalia.

Per la messa in sicurezza del territorio e per opere immediatamente cantierabili sono 11 i miliardi di euro per il prossimo triennio 2019-2021. Si tratta del Piano ProteggItalia presentato dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, insieme ai ministri Costa, Lezzi e Centinaio.

Queste sono le risorse per il prossimo triennio ma il piano ha un orizzonte che supera il triennio e altre risorse verranno stanziate negli anni a venire attraverso appositi provvedimenti. A questi 11 miliardi di euro si devono aggiungere i fondi strutturali europei e per l’anno in corso il Governo mette a disposizione 3 miliardi di euro per opere immediatamente cantierabili.

Entro la fine di aprile, la Protezione Civile e i ministeri di riferimento sottoporranno alla cabina di regia Strategia Italia l’elenco dei progetti immediatamente cantierabili che vanno eseguiti entro l’anno.

Giuseppe Conte | Presidente del Consiglio dei Ministri

«È stato firmato un decreto della Presidenza del Consiglio che va ad attivare il piano nazionale per la sicurezza del territorio e s’inserisce nel piano che abbiamo denominato ProteggItalia: si tratta del più grande piano nazionale mai concepito contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio che riguarda tutte le regioni italiane, da nord a sud. Quattro sono gli elementi che possiamo definire pilastri di questo piano: emergenza, prevenzione, manutenzione, semplificazione e rafforzamento della governance, vale a dire i modelli di controllo e gestione. L’Italia è un paese fragile e fenomeni sismici e danni naturali causano altrettanti danni incalcolabili alla società e all’economia. La messa in sicurezza del territorio ha rappresentato sin dall’inizio una priorità del Governo e proteggere il territorio significa intervenire subito e presto e non agire solamente difronte all’emergenza. C’è poi un altro aspetto che non va sottovalutato. Investire in tutela del territorio genera ricchezza diretta e indiretta. Diretta perché legata alla spesa che si effettua per interventi di riparazione del territorio e indiretta perché le superfici vengono recuperate ad attività produttive, aumentano il valore delle aree urbane e danno sicurezza per le iniziative economiche. L’Italia ha un territorio per il 78% sottoposto a instabilità idrogeologica che costa 2 miliardi e mezzo l’anno, le Regioni spendono per il dissesto il 7% delle loro risorse. Un altro problema riguarda le norme, alcune confuse, per questo serve un coordinamento normativo. Con questo stanziamento di 11 miliardi di euro per il periodo 2019-2021 abbiamo messo a disposizione di Regioni ed enti locali non risorse aggiuntive ma riconduciamo a unità varie risorse stanziate in legge di bilancio e decreto fiscale e altri provvedimenti».

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