Il Ministero dell’Interno, con la nota n. 12678 del 28 ottobre, ha precisato che la prevenzione incendi viene applicata anche agli impianti fotovoltaici installati sugli edifici: l’installazione di un impianto fotovoltaico su un edificio può far aumentare il rischio di incendio se non si seguono precise prescrizioni. L’aggravio è dovuto alle caratteristiche elettrico-costruttive dell’impianto e alla sua modalità di posa in opera.
La prevenzione assolve funzioni di preminente interesse pubblico ed è tesa a conseguire (secondo criteri applicativi uniformi a livello nazionale) gli obiettivi di sicurezza e di incolumità delle persone, oltre alla tutela dei beni dell’ambiente, attraverso la promozione, lo studio, la sperimentazione di norme, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione tesi ad evitare l’insorgere di un incendio e degli eventi ad esso connessi o a limitarne le conseguenze.
Nel caso di un’attività esistente nella quale viene installato un nuovo impianto fotovoltaico di tipo incorporato, allo scopo di valutare se questa modifica apportata comporta un aggravio del preesistente livello di rischio-incendio, il responsabile dovrà valutare questi aspetti:
- l’interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione parziale, ostruzione totale di traslucidi, impedimenti di apertura evacuatori)
- la modalità di propagazione dell’incendio in un fabbricato, delle fiamme all’esterno o verso l’interno del fabbricato (presenza di condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti e modifica della velocità di propagazione di un incendio in un fabbricato monocompartimento)
- la sicurezza degli operatori addetti alla manutenzione e degli addetti alle operazioni di soccorso.
