Mose | Venezia

Prima prova tecnica per le paratoie del Mose alla bocca di porto del Lido

Il sindaco Orsoni: «È un momento importante per la città. Quest'opera cambierà radicalmente il modo di approcciarsi alla città e alla sua laguna, che sono, è bene ricordarlo, una cosa sola».

Il Mose ha compiuto i suoi primi passi, con la movimentazione di quattro paratoie alla bocca del Lido di Venezia. Le paratoie, entro cui l’aria era già stata insufflata, si sono levate dal fondale con una cadenza di 7 minuti circa: per i prossimi quattro-cinque mesi il Magistrato alle Acque compirà uno studio per sperimentare le varie opzioni di movimentazione, al fine di realizzare l’essenziale messa a punto delle strumentazioni, che permetteranno di gestire le paratoie in completo automatismo.A questa importante prova generale, col sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, erano presenti, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, i presidenti della Regione Veneto, Luca Zaia, e della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto.

Giorgio Orsoni
sindaco di Venezia
«Penso che sia certamente un momento molto importante ed emozionante. Ringrazio per primo il ministro Lupi per la sua presenza e per l’impegno manifestato per quest’opera, che è stata frutto di una collaborazione vasta di tante forze dell’imprenditoria e della politica italiana.
Per Venezia è certamente un momento di svolta: quest’opera cambierà in modo molto radicale il modo di approcciarsi alla città e alla sua laguna, che sono, è bene ricordarlo, una cosa sola. Il messaggio importante che va dato al mondo è che Venezia è una città viva e vitale, una città della contemporaneità. Quest’opera lo sta dimostrando e sono grato al Governo attuale e a quelli che lo hanno preceduto per l’enorme sforzo che hanno fatto nell’interesse della città.
La realizzazione del Mose è prevista entro la fine del 2016 e il Governo, come ha assicurato il ministro Lupi, si è impegnato a garantire la copertura dei costi che ancora vanno sostenuti.
È evidente che va affrontato tutti insieme: la competenza non può essere né solo del Magistrato alle Acque, che pure è l’ente che deve regolare il regime idraulico della laguna, né esclusivamente del Porto, della Regione, o della città. Penso che dovrà essere istituito un organismo che metta insieme queste diverse esigenze su un piano paritario. Desidero però ricordare che il Mose serve in primis per la difesa della città e dei suoi cittadini e che quindi le loro esigenze vanno tenute in considerazione in modo primario».

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