Sharing Cities | Milano, Porta Romana

Milano: inaugurato il primo condominio digitale dello smart district di Porta Romana

Inaugurato a Milano il primo condominio dello Smart District di Porta Romana riqualificato energeticamente per garantire il massimo comfort abitativo con il massimo risparmio e riducendo le emissioni inquinanti. L'intervento si distingue per l'alta innovazione in fase di esecuzione, grazie all'utilizzo della tecnologia Bim. Il comfort interno è monitorato attraverso la telegestione degli impianti e la sensoristica di Spica.
Progetto Sharing City | Primo condominio digitale a Milano.

A Milano è stato inaugurato il primo condominio dello Smart District di Porta Romana quale esempio innovativo di edificio in grado di abbattere i consumi e garantire un elevato comfort abitativo, a partire dalla temperatura interna degli appartamenti.

L’inaugurazione del primo condominio digitale del progetto europeo Sharing Cities, rappresenta l’esempio del compimento di un processo tra i più innovativi in Europa, che guarda alla mitigazione dei cambiamenti climatici e al miglioramento del benessere degli abitanti attraverso soluzioni tecnologiche sempre più avanzate.

Progetto Spica

L’intervento realizzato su questo condominio si distingue per l’alta innovazione in fase di esecuzione, grazie all’utilizzo della tecnologia Bim e per essere il primo per cui sono disponibili dati di monitoraggio ambientale forniti dal kit ValorizzaMI.

Il condominio infatti ha aderito al progetto Spica, finanziato da Regione Lombardia, e avviato alla fine dell’estate scorsa da Teicos Group, Future Energy e Cefriel, per il controllo dei consumi energetici nei condomini di Milano. Spica è stato ideato con l’obiettivo di offrire agli inquilini consapevolezza su come i propri comportamenti possono condizionare le prestazioni energetiche del proprio edificio riqualificato.

L’intervento di riqualificazione profonda

La riqualificazione ha coinvolto ogni parte comune dell’edificio, dalle facciate ai basamenti e sottotetti e ai cassonetti delle finestre, fino agli impianti termici ed energetici, dotando la struttura di un nuovo ed efficiente generatore di calore e di pannelli fotovoltaici e risanando le parti in amianto ancora presenti sulle coperture e negli impianti.

L’originario edificio degli anni ’70 ha così dimezzato tanto i propri consumi energetici quanto, conseguentemente, le proprie emissioni atmosferiche. Il comfort interno è tenuto sotto controllo, sia attraverso la telegestione degli impianti, sia grazie alla sensoristica prevista dal progetto Spica.

Inaugurazione del condominio Passironi | Da sinistra, Cristina Tajani, Damiano Di Simine, Cecilia Hugony, Leonardo Caruso, Francesca Hugony .

I dati del risparmio energetico

I dati rilevati dalla sensoristica di monitoraggio comprendono il periodo invernale dal 1 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019 e il periodo estivo-autunnale dal 25 agosto al 25 ottobre 2018.

In inverno, la comparazione realizzata con un altro condomino non riqualificato in osservazione, ha confermato un risparmio dei consumi energetici complessivi pari al 59% nonostante sia stata registrata una temperatura media interna invernale di 22 gradi, a fronte di temperature esterne inferiori di oltre dieci gradi, e un’umidità media relativa attestata intorno al 40%, quindi generalmente migliore.

Nei mesi estivi la temperatura media si è assestata sui 25 gradi anche a fronte di picchi esterni di 32. La comparazione in questo caso è stata fatta fra tre appartamenti del condominio, privi di impianto di condizionamento, posti ad altezze differenti e in origine soggetti a variazioni importanti di temperatura.

I sensori hanno confermato l’omogeneità e la stabilità delle temperature in tutto l’edificio nel corso delle settimane, riducendo le differenze di condizioni di comfort rispetto all’esposizione dell’appartamento.

L’assenza di picchi di temperatura negli appartamenti permette di ottimizzare la gestione dell’impianto termico nella stagione invernale. Si conferma, quindi, che l’isolamento termico dell’involucro edilizio migliora notevolmente le condizioni di comfort anche in estate, garantendo all’interno degli appartamenti temperature di picco medie notevolmente più basse di quelle esterne.

Cristina Tajani | Assessore Attività produttive Milano

«L’innovazione non è solo quella che si sviluppa negli istituti di ricerca: è prima di tutto quella che contamina la quotidianità dei comportamenti dei cittadini, a partire da spazi di vita e condivisione quali sono i condomini: grazie al progetto europeo Sharing Cities, a cui Milano partecipa insieme a Londra e Lisbona, le buone pratiche di riqualificazione degli edifici diventano prassi corrente e migliorano la città. Grazie a questi interventi sperimentiamo in città un modello di riqualificazione urbana che consentirà di abbattere i consumi energetici attorno al 60% negli stabili privati e pubblici».

L’assessore al Commercio e Smart City del Comune di Milano Cristina Tajani e l’amministratore delegato di Teicos Group Cecilia Hugony.

Damiano Di Simine | Coordinatore Scientifico Legambiente Lombardia

«La climatizzazione degli edifici rappresenta il più pesante contributo di una città all’effetto serra e all’inquinamento dell’aria, ma può essere fortemente ridotto. Oggi i regimi di detrazione fiscale e il bando comunale BE2 che incentiva l’efficienza energetica sono strumenti accessibili a tutti, occorre farli conoscere e cogliere al volo. Insieme all’edificio è però rilevante il comportamento degli abitanti, che deve adattarsi al nuovo contesto climatico indoor: opportune ventilazioni, controllo delle temperature nei vari locali, miglioramento della salubrità dell’aria negli ambienti dipendono fortemente dalle scelte quotidiane dei residenti, che condizionano in modo rilevante anche la prestazione energetica dell’edificio nel suo complesso».

Cecilia Hugony | Ad Teicos Group

«In via Passeroni 6 siamo riusciti a mettere a valore, a beneficio dei condomini, un concentrato di tecnologie e applicazioni che hanno consentito grandi efficienze e risparmio. I dati di monitoraggio poi, confermano il valore della riqualificazione energetica nella democratizzazione del comfort abitativo in tutto l’edificio condominiale. È sempre più chiaro che nel mondo delle costruzioni è in atto una rivoluzione tecnologica che è essenziale accogliere e accompagnare nei processi di rigenerazione urbana»

Buone pratiche sostenibili

L’innovazione non è solo data dalla tecnologia, ma anche da un approccio consapevole alla sostenibilità da parte dei cittadini. La riqualificazione energetica non è stata calata dall’alto, ma si è fatta accogliere e mettere in discussione dalle comunità di decine di condomìni, che l’hanno approfondita con i partner di progetto, l’hanno messa in relazione con le esigenze e le disponibilità dei residenti e hanno avuto l’opportunità di confrontare le proprie opinioni in modo approfondito con il giudizio esperto dei tecnici.

Il comportamento dei residenti è sempre determinante nel garantire il buon funzionamento di una casa efficiente. Le buone pratiche sostenibili quotidiane sono un indispensabile supporto anche in un edificio riqualificato, come per esempio il mantenimento di una più idonea temperatura di 19-20 gradi per la stagione invernale.

Il progetto Sharing Cities mira nel tempo anche a sviluppare e incentivare queste buone pratiche, attraverso sistemi di premialità e valutazione delle conseguenze energetiche dei propri comportamenti domestici, per formare dei cittadini efficienti in case ad alte prestazioni energetiche.

Per i condomini che hanno deciso d’intraprenderlo, Sharing Cities è stato l’esito di un percorso di consapevolezza, affiancata da valutazioni di prestazione economica dell’investimento.

Milano | Condominio di via Passeroni, com’era.

Leonardo Caruso | Amministratore Stabile, Presidente Anaci Milano

«Si tratta di una modalità che deve divenire prassi nelle scelte dei condomini: per gli amministratori di condominio la sfida è quella di aggiornare il proprio ruolo. Siamo delegati non solo ad amministrare, ma anche a mettere in valore gli asset patrimoniali delle famiglie. Riqualificare non è solo svolgere una attività manutentiva, ma assistere un investimento, nell’interesse di tutti e anche dell’ambiente».

Milano | Condominio Passeroni, dopo i lavori.

Smart Living B-Smart

L’intera riqualificazione è stata gestita in Bim (Building Information Modeling) nell’ambito del progetto regionale Smart Living B-Smart. Il Bim è una metodologia che consente di realizzare un modello informativo condiviso e in continua evoluzione della storia dell’edificio; una vera e propria carta d’identità della sua storia, delle sue componenti e di ogni intervento realizzato nel tempo.

La progettazione digitalizzata permette la realizzazione virtuale della riqualificazione per studiarne la fattibilità e i dettagli operativi che saranno poi messi in pratica in cantiere. Nel tempo l’edificio avrà quindi una documentazione digitale comprendente ogni aspetto dei lavori realizzati e dei materiali usati, così da semplificare futuri interventi edilizi. La progettazione in Bim, come previsto dal Codice degli Appalti e il Decreto Bim, sarà presto un obbligo operativo per tutti gli interventi edilizi in Italia.

Gloria Domenighini | Assimpredil

«L’intervento è un avanzato esempio di ‘buona pratica’ d’innovazione nella ristrutturazione edilizia, che ha molte più complessità che nella realizzazione del nuovo. Sull’80% del nostro patrimonio edilizio si potrà intervenire solo ristrutturando e, pertanto, le esperienze in questo comparto sono certamente tra le più importanti per il futuro del nostro settore. Quest’intervento è anche un esempio di filiera collaborativa, Legambiente, Politecnico di Milano e i partner industriali coinvolti, Teicos e Future Energy, hanno sperimentato i positivi risultati di relazioni che accrescono il valore complessivo dell’intervento».

Il progetto europeo, del valore complessivo di 24 milioni di euro, ha consentito all’amministrazione comunale d’intercettare assieme ai partner del consorzio risorse europee per circa 8,6 milioni di euro in cinque anni.

Queste somme stanno consentendo, oltre alla riqualificazione dei cinque edifici di proprietà privata realizzata, l’intervento su un edificio pubblico (il complesso di via San Bernardo 29 a Chiaravalle) per un totale di più di 28mila metri quadrati di unità residenziali, a fronte di un obiettivo di progetto di 25.500 mq.

Condominio Passeroni prima e dopo.

Riqualificazione energetica del condominio Passeroni

Quello di via Passeroni è un intervento di riqualificazione energetica totale realizzato da Teicos, che interessa l’intero involucro edilizio del condominio. La particolarità di questo intervento consiste nella realizzazione di un cappotto in Eps additivato con grafite (per aumentarne le prestazioni) non semplicemente incollato e tassellato (come nel caso di un cappotto tradizionale), ma meccanico, con profili orizzontali e verticali in Pvc a sostegno dei pannelli e direttamente ancorati alla muratura dell’edificio.

La scelta di utilizzare un cappotto meccanico anziché uno tradizionale è stata dettata da una necessità tecnica: il manufatto architettonico al suo stato originale, infatti, era rivestito da klinker ammalorati ma non totalmente distaccati dalla facciata.

La rimozione totale del klinker risulta sin da subito una strada non percorribile per via dei costi elevati che il cliente avrebbe dovuto sostenere, pertanto si è deciso di non demolirlo e di fissare la struttura portante del cappotto alla muratura retrostante il klinker, in modo da non gravarvi con il peso in quanto  ovviamente il klinker non è un elemento strutturale. Una pratica poco comune e poco conosciuta da molti amministratori di condominio che permette d’impattare notevolmente sulla riduzione dei costi d’intervento.

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