Punti di Vista | Maurizio Savoncelli, presidente CngeGl

Professioni regolamentate e standard di qualità per la qualificazione professionale: i geometri

Il Consiglio nazionale dei geometri e Uni hanno avviato una collaborazione che ha portato alla elaborazione di 48 specifiche suddivise nelle aree edilizia, ambiente, urbanistica, dell’estimo e dell’attività peritale, della geomatica e attività catastale. Lavoro che è stato in realtà l’inizio di un percorso più articolato che prevede in prospettiva un’intensa attività di formazione e di diffusione capillare dei contenuti dei documenti presso tutta la categoria dei geometri.
Maurizio Savoncelli | Presidente CngeGl
Maurizio Savoncelli | Presidente CngeGl

Come è noto, la professione del geometra è una professione regolamentata ai sensi della legislazione italiana, che ne stabilisce le caratteristiche e le modalità di accesso.
Perché dunque intraprendere un’attività di qualificazione apparentemente ridondante?
L’esigenza nasce proprio dalla necessità di definire dei requisiti che qualifichino e valorizzino i professionisti (geometri e geometri laureati) andando oltre le prescrizioni previste dalla legge ed introducendo da un lato il concetto di standard di qualità professionale e dall’altro quello dell’importanza di una formazione continua per mantenere aggiornate le conoscenze e le competenze dei professionisti.

È quindi nel corso del congresso nazionale Cng >>, tenutosi il 22 ottobre 2005, che la categoria dei geometri sancisce l’importanza di definire degli standard di qualità professionale e un regolamento (emesso in prima battuta nel 2007 e proprio in queste ultime settimane aggiornato, tenendo conto anche di quanto previsto dal dpr 137/2012 sugli ordinamenti professionali) che fissi i criteri e le modalità per la formazione continua obbligatoria.
Tutto ciò viene sentito quale presupposto indispensabile per un maggiore apprezzamento e una migliore competitività della categoria in ambito nazionale ed internazionale. Proprio da questo congresso dunque, con una mozione finale che tiene conto anche di quanto previsto della direttiva europea 2005/36/Ce del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, viene dato mandato al Consiglio nazionale di predisporre uno standard di qualità di riferimento per lo svolgimento delle attività professionali, a cui si fa riferimento anche nel Codice deontologico del CngeGl, dove si prevede che il geometra debba «svolgere la prestazione professionale, per il cui espletamento è stato incaricato, nel pieno rispetto dello standard di qualità stabilito dal Consiglio nazionale…».

Da allora molto è stato fatto. Nel 2009 si avvia una collaborazione tra il Consiglio nazionale e Uni >> per l’elaborazione di una serie di specifiche che individuino in modo puntuale e rigoroso i requisiti di conoscenza, abilità e competenza che un professionista qualificato dovrebbe avere nello svolgimento della prestazione professionale. Primi tra le professioni regolamentate, i geometri si rivolgono ad Uni per intraprendere un lavoro di codifica e definizione dei requisiti di qualità prestazionali della categoria.
Un tavolo di esperti Cng, supportati dal punto di vista metodologico ed organizzativo dalla Segreteria operativa Uni, ha lavorato assiduamente per ben tre anni all’elaborazione di 48 specifiche relative alle principali prestazioni professionali, suddivise nelle aree dell’edilizia, urbanistica e ambiente; dell’estimo e attività peritale; della geomatica e attività catastale.
Ciascuna delle specifiche elaborate è stata dedicata ad una prestazione professionale, per la quale sono stati descritti il processo che caratterizza la prestazione, i compiti ad esso connessi, i requisiti di conoscenza, abilità, competenza e le capacità che il geometra dovrebbe avere per svolgere «in qualità» l’attività descritta. Non solo.
Le specifiche forniscono anche i criteri per la valutazione in un’ottica sia di autovalutazione da parte del professionista che di potenziale verifica da parte di altri soggetti (per esempio il committente) o ancora in vista di una possibile vera e propria «certificazione» professionale.

Le caratteristiche della prestazione professionale sono pensate per permettere di soddisfare i requisiti che possono provenire da diverse parti interessate nell’ambito della prestazione descritta, ma i documenti sono stati elaborati in primo luogo per supportare il professionista nello svolgimento della propria attività. Si tratta di fatto di uno strumento che consente di far emergere capacità e meriti di chi lavora seriamente, nel rispetto delle esigenze della committenza, perché permette di rendere noto, in modo chiaro e trasparente, il grado di complessità dell’incarico affidato al professionista ed i conseguenti oneri che ne derivano. L’applicazione corretta delle specifiche, l’efficacia della loro implementazione, presuppone che esse siano utilizzate nell’ambito di un contratto che disciplini l’incarico. Nodo cruciale quest’ultimo nel rapporto committente-professionista. Le specifiche infatti sono elaborate proprio per descrivere in modo puntuale i contenuti e le fasi realizzative della prestazione a seguito dell’affidamento dell’incarico al professionista. Solo in questo modo, infatti, il committente può controllare e paragonare l’attività svolta e rendersi conto del valore qualitativo della prestazione fornita da un professionista serio.

Paradossalmente, tuttavia, il lavoro di elaborazione delle 48 specifiche è stato in realtà solo l’inizio di un percorso più articolato e complesso che prevede, in prospettiva, un’attività di formazione (possibilmente anche attraverso l’introduzione nei programmi scolastici dei contenuti delle specifiche) e di diffusione capillare dei contenuti di questi documenti presso tutta la categoria dei geometri e i soggetti che a questa categoria si affidano, affinché siano applicate e diventino un elemento distintivo e caratterizzante della qualità della prestazione professionale.

Ultimo, ma non per questo meno importante, è il capitolo della qualificazione e del riconoscimento di quei professionisti che svolgono la propria attività in linea con quanto previsto dalle specifiche. Anche in questo caso si tratterà di definire un modello ed un processo di validazione delle competenze dei professionisti che ne faranno richiesta (magari ancora una volta avvalendosi del supporto metodologico Uni) valorizzando e dando evidenza della qualità del servizio e della prestazione offerta.

di Maurizio Savoncelli, presidente Consiglio nazionale dei geometri e dei geometri laureati

Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei geometri | Documento quadro

Area E – edilizia, urbanistica e ambiente

  • E1 Progettazione lavori
  • E2 Direzione dei lavori
  • E3 Contabilità dei lavori
  • E4 Collaudo dei lavori
  • E5 Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
  • E6 Addetto al servizio di prevenzione e protezione
  • E7 Controllo del processo di sicurezza
  • E8 Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’opera
  • E9 Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dell’opera
  • E10 Redazione piano di recupero
  • E11 Redazione piano di lottizzazione
  • E12 Redazione piano del colore
  • E13 Certificazione energetica
  • E14 Consulenza per la qualificazione energetica degli edifici
  • E15 Certificazione acustica degli edifici
  • E16 Consulenza per la qualificazione acustica degli edifici
  • E17 Progettazione e verifica ai fini della prevenzione incendi
  • E18 Amministrazione immobiliare
  • E19 Realizzazione piano di zonizzazione acustica.

Area P – Estimo e attività peritale

  • P1 Valutazione immobiliare
  • P2 Consulenza tecnica giudiziale
  • P3 Consulenza tecnica stragiudiziale
  • P4 Consulenza tecnica d’ufficio
  • P5 Arbitrato
  • P6 Redazione perizia contrattuale
  • P7 Mediazione
  • P8 Consulenza tecnica all’atto di trasferimento
  • P9 Redazione tabelle millesimali
  • P10 Riconfinazione
  • P11 Redazione piano particellare di esproprio
  • P12 Redazione della dichiarazione di successione
  • P13 Redazione della dichiarazione di successione (Tavolare)
  • P14 Accertamento usi civici
  • P15 Due diligence immobiliare
  • P16 Audit documentale
  • P17 Consulenza tecnica normativa.

Area T – Geomatica e attività catastale

  • T1 Redazione tipo o piano di frazionamento
  • T2 Redazione tipo mappale
  • T3 Redazione tipo Particellare
  • T4 Denuncia al catasto fabbricati
  • T5 Voltura catastale
  • T6 Rilievo del territorio
  • T7 Rilievo di fabbricati
  • T8 Rilievo di precisione
  • T9 Tracciamento di infrastrutture territoriali
  • T10 Tracciamento di fabbricati
  • T11 Tracciamento di lottizzazioni.

Per gentile concessione di U&C n° 7 – Unificazione e Certificazione, organo ufficiale di Uni e Cei.

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