Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi

Progetti ad alta quota dal design montano contemporaneo

Lo studio coordinato dall’architetto Mariapia Bettiol ha realizzato a Breuil- Cervinia, tra le piste da sci, gli interni dell’ampliamento dell’Hotel Principe delle Nevi. Il design è montano ma contemporaneo. La struttura si compone di due parti unite tra loro da un tunnel sotteraneo.

Con una posizione privilegiata sull’Alpe Giomein, nella località montana di Breuil-Cervinia, tra le piste da sci, l’Hotel Principe delle Nevi è stato progettato dallo Studio Bettiol Architecture di Aosta e ha visto l’intervento in due momenti distinti, coronando una collaborazione tra la committenza, la famiglia McNeill, e lo studio di architettura Bettiol Architecture iniziata nel 2008.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi.

Due interventi architettonici e due identità che hanno dato vita a una struttura originale e contemporanea caratterizzata da un concept ben definito: offrire ai propri ospiti un’esperienza di soggiorno unica, con uno stile lineare ma allo stesso tempo sofisticato e curato nei minimi dettagli per ridefinire il concetto di ospitalità proponendo nel panorama di Cervinia un design italiano moderno, chic e contemporaneo, montano e al contempo dal tocco classico di uno chalet.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi.

La prima fase di intervento dell’Hotel Principe delle Nevi risale al 2008, proseguita poi recentemente con una seconda fase e con la realizzazione di una struttura ex novo che consiste nell’ampliamento di quella già esistente, un progetto dal design visionario, che ha anticipato le tendenze dell’ospitalità di oggi per una clientela più smart, internazionale e dinamica.

Attraverso questo nuovo intervento dell’Hotel, lo Studio, coordinato dall’architetto Mariapia Bettiol, si è occupato del progetto architettonico e di interior design di questa nuova area con l’obiettivo di esprimere al meglio tutta la creatività e di interpretare le esigenze della Committenza per lo sviluppo di ambienti che rappresentassero un moderno boutique hotel caratterizzato da un’anima calda e da un’atmosfera accogliente.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi. Il tunnel sotterraneo.

Le due strutture dell’Hotel Principe delle Nevi sono collegate tra loro tramite un tunnel sotterraneo di circa 80 metri di lunghezza che attraversa la montagna e che ospita l’hotel, trasformato in una galleria espositiva: una cantina dove conservare ed esporre il vino in cui è possibile fare degustazioni, un tributo ai panorami mozzafiato italiani e ai suoi vini, donando al tunnel una chiara identità, che va al di là delle caratteristiche logistiche e funzionali di collegamento tra i due spazi dell’Hotel.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi. Ristorante Snowflake.

Ciò che caratterizza la nuova struttura sono spazi esclusivi di comfort qualitativo e di metrature importanti. L’ospite viene accolto nel piano seminterrato da una seconda reception. Nello stesso piano troviamo una sala polivalente destinata al fitness e allo yoga, caratterizzata da tagli di luce che creano uno spazio ad effetto specchiato e un’area per il deposito bagagli e la ski room, a supporto di quello già presente nella struttura originaria.

Il nuovo ampliamento si estende su una superficie molto ampia divisa su più livelli, con un totale di 7 suite al primo piano 4 suite al secondo piano le cui metrature spaziano dai 40 a 75mq circa e 1 suite di circa 200 mq all’ultimo piano, con cucina, soggiorno, dining room, camere da letto e soppalco, un vero e proprio appartamento moderno e di lusso. Al secondo piano troviamo anche una terrazza con funzione di solarium, utilizzabile da tutta la clientela della struttura.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi. Le camere.

Le camere sono state studiate e progettate con una forte personalità in termini di design, dotate di tutti i comfort. Le camere sono tra loro comunicanti attraverso delle porte nascoste da specchi scorrevoli esteticamente eleganti e non impattanti a livello visivo, che hanno la funzione di connettere ma allo stesso tempo di dividere, al fine di lasciare la libertà al fruitore di ampliare o meno gli spazi e garantire completa privacy per prenotazioni distinte.

Novità che caratterizza in ogni camera sono le private suite spa, composte da sauna o bagno turco e vasca idromassaggio posizionata esternamente sulla terrazza privata, per dare agli ospiti un momento di completo relax con totale privacy e vista sulle piste da sci. Le private suite spa nelle camere offrono tutti i servizi di una spa combinati con i comfort di una suite. A completare le zone delle nuove suite troviamo una spaziosa area soggiorno. La zona bagno è stata progettata a vista con l’intenzione di creare armonicamente un open space.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi. Master suite.

L’intervento dell’architetto Mariapia Bettiol ha interessato anche le aree comuni originali, per poter accogliere un numero maggiore di ospiti, e il ristorante Snowflake, dal design raffinato ed esclusivo, che porta l’ospite in un ambiente confortevole all’insegna di un’esperienza culinaria di qualità.

La realizzazione degli arredi, disegnati dall’architetto Bettiol, è stata affidata all’interior contractor Concreta, specializzata nella realizzazione, produzione e fornitura di arredamento customizzato e su misura. La scelta dei materiali si è focalizzata sull’utilizzo del legno e del gres che conferisce alla struttura un look moderno ed elegante. Ogni elemento e complemento d’arredo è stato scelto in un rapporto sinergico con la Committenza e su misura e customizzato.

Studio Bettiol Architecture | Hotel Principe delle Nevi. La Spa.

Per le parti esterne della struttura, il materiale scelto è il legno di larice in grande formato con copertura in lamiera. L’idea è stata quella di realizzare un edificio non invasivo che si fondesse perfettamente con l’ambiente circostante, l’utilizzo delle rocce nella parte inferiore enfatizza al massimo il profondo rapporto tra la struttura e il luogo in cui essa sorge per dare la sensazione che l’edificio sia nato dalla montagna stessa: ricordare le montagne, seguirne l’andamento del pendio e continuare il gioco con il terreno, dando all’edificio le stesse linee spigolose della montagna. La parte basamentale dell’edificio è stata quindi ricoperta con delle rocce, tra le quali è nato il verde naturale tipico della zona di Cervinia creando così giochi di verde verticale sulle rocce.

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