Produzione | Saint-Gobain

Progetto Life Is.eco per edifici produttivi sostenibili

La riduzione e il riutilizzo dei rifiuti negli stabilimenti Saint-Gobain di Vidalengo e Chieti rientra negli obiettivi del progetto comunitario Life Is.eco che contribuisce alla conservazione delle risorse naturali e allo sviluppo di approcci e tecniche innovativi di salvaguardia ambientale.

Il Gruppo Saint-Gobain, attraverso il programma per l’ambiente dell’Unione Europea, denominato Life Is.eco (Life for recycling and eco-sustainability), ha realizzato nei propri stabilimenti di Vidalengo (Bg) e Chieti edifici più sostenibili risparmiando risorse naturali e riducendo i rifiuti destinati in discarica.

L’iniziativa è risultata tra quelle selezionate e finanziate nell’ambito del programma Life+ dell’Unione Europea: uno strumento finanziario per l’ambiente dedicato ai progetti che contribuiscono alla conservazione delle risorse naturali e allo sviluppo di approcci e tecniche innovativi di salvaguardia ambientale.

Gianni Scotti | Presidente e Amministratore Delegato Saint-Gobain.

Gianni Scotti | Presidente Saint-Gobain

«La massimizzazione del recupero delle materie prime dai rifiuti è per il Gruppo Saint-Gobain uno degli obiettivi irrinunciabili per una crescita che limiti i propri impatti irreversibili sull’ambiente. I nostri interventi vogliono essere anche un esempio per le nuove generazioni, al fine di sensibilizzarle sull’importanza del massimo contenimento dell’impatto ambientale dell’industria».

Recupero degli scarti di produzione dei materiali isolanti in lana di vetro

Il progetto ha lo scopo di creare una filiera virtuosa per il recupero degli scarti di materiali isolanti in lana di vetro e membrane bitume-polimero in fase di produzione, costruzione e demolizione, favorendo il riutilizzo di materiali destinati in discarica per la produzione di nuovi prodotti performanti.

Presso gli stabilimenti Saint-Gobain di Vidalengo di Caravaggio (Bg) e di Chieti Scalo (Ch) sono stati installati i due impianti-pilota per il recupero di lana di vetro e di membrane bitume-polimero. Gli impianti di recupero sono allestiti in aree di pertinenza degli stabilimenti di produzione.

Il recupero in situ rappresenta un ulteriore valore aggiunto del progetto sotto il profilo ambientale, in quanto consente l’abbattimento delle movimentazioni su gomma dei diversi materiali in gioco (rifiuti, materie prime) e le conseguenti emissioni in atmosfera di inquinanti da traffico veicolare e rumore.

Oltre ai numerosi benefici ambientali a lungo termine, i risultati quantitativi che deriveranno dal pieno avvio dell’attività di recupero presso i due impianti-pilota sono:

  • il trattamento di circa 130mila mq/anno di rifiuti a base di membrane provenienti da scarti interni di produzione, obsolescenze e dall’impianto di produzione di fibra di vetro accoppiata con bitume dello stabilimento di Vidalengo di Caravaggio;
  • il trattamento di mille ton/anno di scarti interni e/o prodotti non conformi a base di isolante minerale dello stabilimento di Vidalengo di Caravaggio;
  • la produzione di 400 ton/anno di materiale sciolto a base di polimeri bitume da impiegare nella produzione di membrane presso lo stabilimento di Chieti.

Per lo stabilimento di Chieti è stato dato il via al recupero di scarti provenienti da terzi.

Le membrane bitume-polimero sono prodotte in parte con materiale riciclato.

Calo dei consumi energetici

Vantaggi non trascurabili sono anche:

  • la riduzione della superficie di suolo occupata per lo smaltimento in discarica
  • la diminuzione di consumi energetici e di materie prime connesse alla realizzazione e gestione di impianti di discarica o termovalorizzazione
  • il calo dei consumi energetici e di risorse associate alla produzione delle materie prime
  • la riduzione dell’inquinamento dell’aria prodotto dallo smaltimento dei rifiuti e dalla trasformazione delle materie prime nei processi di produzione.

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