L’Abi, l’Associazione Bancaria italiana, ha diffuso i dati del plafond «Progetti investimenti Italia» prorogato nell’ambito dell’Accordo per il credito 2013 sottoscritto tra l’Abi e le associazioni di rappresentanza delle imprese, che mette a disposizione uno stanziamento complessivo di 10 miliardi di euro a favore delle pmi. Ora sono ancora disponibili 5,8 miliardi di euro da distribuire in finanziamenti alle pmi a sostegno degli investimenti.
I dati aggiornati ad aprile 2014 rivelano che le operazioni accettate ammontano a 12.860, per un totale di finanziamenti pari a 4,2 miliardi di euro. L’iniziativa è diventata operativa da gennaio dello scorso anno nell’ambito dell’accordo «Nuove misure per il credito alle pmi», stipulato nel 2012 ed ora operativo fino al 30 giugno. Grazie all’accordo è possibile accendere operazioni di sospensione dei finanziamenti, di allungamento dei finanziamenti e operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.I dati diffusi dall’Abi permettono di comporre un identikit del finanziamento tipo rilasciato attingendo ai plafond investimenti. Si tratta di finanziamenti a sostegno di investimenti in beni materiali (non assistito da garanzie pubbliche) di durata superiore ai tre anni a favore di imprese industriali. Emerge dai dati che quattro domande su cinque riguardano investimenti in beni materiali, mentre sono il 19% del totale le domande garantite dal fondo di garanzia per le pmi, dall’Ismea, dalla Sace, dai confidi. Oltre il 70% dei finanziamenti hanno una durata superiore a tre anni. L’industria è il settore che maggiormente attinge al plafond: oltre il 44% delle operazioni, seguita dal settore commercio e turismo col 28% della domanda.
Come detto, il plafond è rivolto alle pmi che vogliono effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali all’attività d’impresa. È richiedibile attraverso gli sportelli delle banche aderenti alla convenzione.
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