Norme | Governo

Provvedimenti urgenti per favorire la crescita

Per interventi urgenti tesi a favorire la crescita del Paese il Governo ha movimentato i Fondi europei 2007-2013 non spesi ed ora sono disponibili 6,2 miliardi di euro. Finanzieranno le politiche occupazionali, il credito alle pmi e le nuove imprese a tasso zero, il programma 6mila campanili e i progetti Expo 2015.

Per interventi urgenti a favore della crescita il Governo ha movimentato i Fondi europei non spesi per il periodo 2007-2013 ed ora sono a disposizione 6,2 miliardi di euro.
Per quanto concerne gli stanziamenti, 700 milioni di euro verranno investiti in politiche occupazionali, 2,2 miliardi dovranno sostenere il credito alle pmi e alle nuove imprese, 300 milioni finanzieranno le misure di contrasto alla povertà, 3 miliardi di euro finanzieranno investimenti produttivi su scala locale (comuni medio piccoli).
Con questa partita di giro il Governo in 7 mesi ha riprogrammato finanziamenti per 7 miliardi di euro.

ENTRIAMO NEL MERITO DEI SINGOLI PROVVEDIMENTI

Economia locale. Sono stati messi a capitolo 3 miliardi per uno stanziamento che comprende 4 sezioni.
Al piano città sono destinati 500 milioni di euro. Gli interventi selezionati, finanziabili anche con le misure del Por per lo sviluppo urbano sono immediatamente cantierabili e devono concludersi entro il 2015 così da certificare la spesa all’Ue secondo le scadenze previste dai regolamenti europei.

Programma 6mila campanili. Attuato dal ministero delle Infrastrutture, in convenzione con l’Anci, è stato attivato dal decreto del Fare 69/2013, convertito poi nella legge 98/2013 e finanziato con 100 milioni di euro.
Ora il Governo ha stanziato 1 miliardo di euro e i fondi erogati con bandi a sportello sono ad appannaggio dei soli comuni con meno di 5mila abitanti. L’importo di ogni finanziamento non potrà superare il milione di euro a intervento. Questi fondi dovranno essere usati per finanziare i soli investimenti considerati validi in fase di selezione eppure non finanziati per mancanza di risorse.

Edifici scolastici.  Per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici scolastici il Governo ha stanziato altri 500 milioni di euro. Sono tre le tipologie d’intervento:
1. efficientamento energetico e messa a norma degli impianti elettrici
2. lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici (la priorità è per i casi in cui si è riscontrata la presenza di amianto
3. interventi sugli edifici per la messa in sicurezza e la prevenzione del rischio sismico.

Expo 2015. È stato destinato un miliardo di euro per promuovere i territori per sostenere l’Expo 2015 (secondo quanto stabilito dal dl 145/2013. Lo scopo è quello di permettere la fruizione dei beni storici e ambientali e realizzare servizi per attrarre il flusso turistico. I progetti vanno presentati dai comuni con popolazione inclusa tra 5000 e 150mila abitanti. Ogni progetto non potrà incassare più di 5 milioni di euro e dovrà essere realizzato entro 15 mesi dall’approvazione.

Nuove imprese. Un miliardo di euro per gli anni 2014-2018 servirà a finanziare le nuove imprese a tasso zero, già previste nell’ultimo dl Sviluppo n. 145/2013 per l’attuazione del Piano destinazione Italia. La misura è diretta a sostenere il formarsi di nuove piccole imprese a prevalente partecipazione giovanile o femminile. Viene prevista la finanziabilità di piani d’investimento di ammontare complessivo per ognuno non superiore a 1,5 milioni di euro. Saranno concessi mutui a tasso zero da restituire al massimo entro otto anni e per un importo non superiore al 75% delle spese considerate ammissibili a contributo.

Credito alle pmi. 1,2 miliardi di euro  serviranno a rifinanziare il Fondo di garanzia per le pmi già deciso con la legge di Stabilità per sbloccare il credito bancario. 600 milioni di euro vengono destinati al centro nord e 600 al Mezzogiorno. Per le regioni del sud Italia i fondi saranno presi dal Fondo Sviluppo e Coesione ed un’apposita delibera del Cipe andrà ad individuare le priorità di accesso alle garanzie bancarie tenuto conto dei soggetti beneficiari e delle operazioni finanziarie ammissibili a garanzia dello Stato.

Occupazione. Sono stati deliberati 150 milioni di euro per finanziare la decontribuzione per 18 mesi a favore dei giovani assunti di età compresa tra i 15 e i 29 anni. La decontribuzione finanziata ammonta a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
La misura, che era stata prevista dalla legge 99/2013, era stata finanziata con 500 milioni per le regioni del sud Italia attraverso un programma nazionale di spesa dei Fondi Ue 2007-2013. Ora il Governo rifinanzia il provvedimento per estendere la durata dell’agevolazione e c’è la possibilità che i beneficiari della decontribuzione siano estesi all’età compresa tra i 29 e 34 anni.
200 milioni di euro andranno a finanziare lo sgravio del 50% della contribuzione dovuta nei casi di assunzione di donne e lavoratori ultracinquantenni. Il beneficio previsto dalla legge 92/2012 è esteso dall’esecutivo nelle regioni del sud Italia sul piano temporale, in particolare, per 18 mesi per i contratti di lavoro a tempo indeterminato e per 10 mesi per i dipendenti a termine.
350 milioni di euro andranno a finanziare la ricollocazione di lavoratori disoccupati (inclusi i lavoratori socialmente utili e i beneficiari di ammortizzatori sociali). Nello specifico s tratta di una misura inserita nella legge di Stabilità 2014 per provvedere al reinserimento lavorativo di chi fruisce di ammortizzatori sociali (anche in deroga).
Così facendo vengono abbattuti gli oneri sociali e finanziate le attività  di formazione legate all’esigenza delle imprese che assumono i lavoratori.

Provvedimenti contro la povertà.  300 milioni finanzieranno assegni mensili destinati alle famiglie che versano in grave disagio a condizione che le stesse accettino un percorso di presa in carico da parte dei servizi sociali. Il Governo estende la platea dei beneficiari prolungando nel sud del Paese l’applicazione di questa misura fino alla fine del 2015. Oltre al sostegno al reddito il programma comprende attività di reinserimento scolastico per i minori e di reinserimento lavorativo per gli adulti.

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