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Quali filiere per un progetto metropolitano? Slow tourism, spazi comuni, città

Definizione di filiere speciali d’uso degli spazi urbani al centro del volume edito da Franco Angeli. Presentati contesti di dimensioni macroregionali e in particolare la progettualità complessa di Roma.

Quali filiereIl volume curato da Marina Faccioli propone una pluralità di approcci al tema della città metropolitana, attraverso il comune denominatore di un’analisi che guardi alle vicende della costruzione progettuale del territorio come «attrattore» complesso. La metodologia interpretativa di base è riconducibile a diversi percorsi: l’individuazione di filiere programmatiche alla base di diverse vicende di aggregazione territoriale coordinate intorno a importanti vocazioni territoriali; la reinterpretazione in chiave giuridico-territoriale dello spazio urbano come entità pubblica e «comunità»; la definizione di filiere «speciali» d’uso degli spazi urbani e di riproposizione delle stesse modalità relazionali fra i soggetti che vivono le città.

Il discorso segue la traccia di una lettura sistemica ispirata alle linee della programmazione territoriale europea, individuando nella capacità di attivazione di risorse e patrimoni del territorio il «senso» della dimensione locale come entità propositiva e competitiva a più scale. Vengono proposti contesti di indagine di dimensioni regionali e macroregionali e viene presentata la progettualità complessa di Roma come caso in cui gli indizi di «metropolizzazione» cambiano sull’onda della trasformazione sociale e di un’ormai strutturale problematicità urbanistica.

a cura di Marina Faccioli
Franco Angeli, 2015
388 pagine, € 45,00

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