Eventi | 4° Forum Oice sul Bim

Bim: progetto, cantiere e formazione cominciano ad allinearsi

È in cantiere che si gioca la prossima sfida da cogliere per la digitalizzazione del costruito, un "cantiere cognitivo" che dia un quadro innovativo al passo con il resto del mondo. Al 4° Forum Oice sul Bim è stato sottolineato che occorre lavorare affinchè i dati che arrivano in cantiere siano corretti.

Il quarto forum internazionale Oice sul Bim ha certificato sia l’elevato grado di evoluzione dell’offerta di servizi d’ingegneria e architettura degli associati Oice che hanno presentato importanti progetti in Bim (3TI Progetti, Bonifica, ETS, Italferr, Net engineering e Politecnica), sia la maturazione dei prodotti delle case software sponsor dell’iniziativa: Allplan, Autodesk e Graphisoft.

Quarto forum internazionale Oice sul Bim.

È in cantiere però che si gioca la prossima sfida da cogliere per la digitalizzazione del costruito, un “cantiere cognitivo” che dia un quadro innovativo al passo con il resto del mondo. Lo ha ricordato il vicepresidente Ance, Massimo Deldossi sottolineando che occorre lavorare affinchè i dati che arrivano in cantiere siano corretti.

Di particolare interesse sono risultate le relazioni degli ospiti stranieri, a partire da Marku Allison, Past president dell’Ipda, che ha illustrato i contenuti dell’Ipd (Information Project Delivery) strumento di miglioramento delle performance dei contratti, partendo dall’ottimale gestione del progetto, in larghissimo uso nel mondo canadese e statunitense, i cui contenuti sono consultabili nell’Ipd guide del 2007 dell’Ipda (www.ipda.ca).

Martin Holmegaard Jensen, relatore di Cowi, società danese che fattura 830 milioni di euro/anno, ha illustrato il ruolo svolto dalla società nella realizzazione del progetto del nuovo ospedale di Koge di 310 milioni di euro di lavori e del proficuo ruolo svolto in supporto alla Committenza.

Mark Coleman di Crossrail (UK) ha aggiornato sullo sviluppo dell’importante linea metropolitana di Londra (circa 15 miliardi di sterline d’investimento) mettendo in evidenza il ruolo determinante del Bim nella gestione delle informazioni di un’opera altamente complessa.

Sono seguite le relazioni di tre importanti committenze italiane (Massimo Gambardella, dell’Agenzia del Demanio, Pietro Bruni di Rete Ferroviaria Italiana e Lorenzo Sperati di Banca d’Italia), che soprattutto sul lato della gestione degli assett hanno illustrato come gli strumenti della digitalizzazione consentono di raggiungere un elevato grado di efficacia e di produttività degli investimenti.

Lorenzo Orsenigo (Icmq) ha parlato dell’attività di certificazione delle competenze e delle organizzazioni proposta da Icmq, accennando al protocollo Envision.

Il vice presidente Oice Maurizio Boi si è soffermato sul tema dei trend dell’ingegneria e dell’architettura dando conto dei contenuti del booklet Efca e delle principali tendenze evolutive in atto nel settore, dalla blockchain technology, all’utilizzo degli smart contracts e delle piattaforme collaborative.

Il consigliere Oice Antonio Vettese con Marzia Bolpagni, coordinatrice del task Group TG1 hanno sottolineato come i nuovi standard Iso diano più compiuta attuazione all’incontro essenziale tra Information management e Project Management.

È stata ricordata la necessità di un’efficace definizione, in una visione ispirata al ciclo di vita del progetto, dei requirement di Committenza e del sistema informativo associato, ancor prima del sistema informatico di supporto.

Nella relazione le considerazioni sono associate alla definizione dei livelli di progettazione attesa in attuazione dell’art. 23 del Codice degli appalti e alla necessità di coordinamento con il decreto 560 su metodi e strumenti per dare efficace impulso allo sviluppo della digitalizzazione della fase di progettazione e del ciclo di vita dell’opera pubblica.

Il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Donato Carlea ha evidenziato la necessità di mantenere il principio della centralità del progetto e di arrivare all’eliminazione dell’Oepv nell’aggiudicazione dei lavori.

Per Pietro Baratono rispetto al parere incidentalmente espresso dal Consiglio di Stato su una possibile illegittimità del dm 560, il rischio di problemi applicativi del decreto ministeriale in sede di gara è soltanto teorico. Il problema vero è invece quello della formazione delle strutture pubbliche ancora largamente impreparate alla “sfida digitale”.

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