Ingegneri | Iscrizioni all’Albo

Aumentano gli iscritti all’Albo degli ingegneri e cresce la componente femminile

Il consueto rapporto del Centro Studi Cni conferma il saldo positivo d'iscrizioni all’Albo degli ingegneri per il primo periodo del 2020. Una crescita dovuta all’aumento della componente femminile contro una diminuzione degli ingegneri maschi iscritti. Rimane bassa la quota di coloro che s'iscrivono all’Albo a seguito dell’abilitazione, come rimane inalterata una maggiore concentrazione d'iscritti nelle regioni meridionali del Paese.

Continua a crescere il numero d’ingegneri iscritti all’albo: i dati d’inizio anno indicano 242.750 iscritti (di cui 6mila nuove unità a fronte di 5mila cancellazioni, circa), quasi mille in più rispetto al 2019. Ciò a conferma del trend degli ultimi anni di una lenta, ma costante crescita.

Nonostante questo, continua a rimanere bassa la quota di laureati che sostengono l’esame di stato e ancora più bassa quella di coloro che si iscrivono all’albo una volta conseguita l’abilitazione professionale (circa un sesto dei laureati).

La novità rispetto al 2019 è che cala il numero d’ingegneri uomini, mentre l’incremento delle donne (che costituiscono quasi il 16% degli iscritti e hanno superato quota 38mila) compensa la flessione.

Tra i fattori che determinano questo andamento c’è il fatto che la popolazione più anziana degli appartenenti allalbo è costituita quasi esclusivamente da uomini, mentre tra gli ingegneri del settore civile e ambientale, le donne costituiscono un numero decisamente rilevante.

Un altro importante dato riguarda la generale «polarizzazione» dell’albo verso il settore civile e ambientale (quello che al momento concede le maggiori riserve agli iscritti), testimoniata dalla percentuale degli iscritti alla sezione A con un titolo di laurea magistrale: ben il 71%.

Anche per l’inizio del 2020 la distribuzione territoriale degli iscritti rimane sostanzialmente invariata, con una concentrazione maggiore localizzata nelle regioni meridionali (40,6% contro il 40,5% del 2019), nonostante la Lombardia si confermi la regione con il maggior numero di iscritti (30.556), seguita dal Lazio (28.223) e dalla Campania (26.855).

Il ricambio generazionale, oltre a influire sulla composizione di genere, incide in misura elevata sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dell’Albo. I laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) uscenti dall’albo, vengono sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore salvo casi particolari) con il risultato che, la quota di iscritti a tutti e tre i settori si è ridotta progressivamente nel corso degli anni (nel 2020 è scesa sotto la soglia del 60%, mentre nel 2015 sfiorava il 70%).

Infine, alcune curiosità derivanti dal Rapporto del Centro Studi Cni. L’ingegnere più anziano in assoluto iscritto all’albo ha 106 anni e appartiene all’Ordine di Genova. Si registrano 16 ultracentenari, a cui si aggiungono 12 ingegneri che compiranno 100 anni nel corso del 2020 (tutti uomini).

La donna ingegnere più anziana ha invece 94 anni ed è iscritta all’Albo dell’Ordine di Torino. L’ingegnere iscritto da più tempo appartiene all’Ordine de L’Aquila ed è iscritto dal 1941. (vb)

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