Feneal Filca Fillea | Audizione in Commissione parlamentare

Rappresentanze sindacali: documento per la regolarità del lavoro e delle imprese presentato al Parlamento

Ripristino del Durc, applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori impegnati nel cantiere, rafforzare i controlli e le sanzioni per contrastare il lavoro irregolare, istituire la patente a punti sono alcune delle richieste nel documento unitario che i sindacati hanno presentato in Commissione parlamentare.

I segretari di Feneal, Filca e Fillea Francesco Sannino, Stefano Macale ed Ermira Behri, al termine dell’audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro hanno dichiarato soddisfazione per quanto è emerso dal confronto. sindacati edili

Nel corso dell’audizione i sindacati hanno riportato i dati drammatici relativi ad incidenti gravi e mortali in edilizia e malattie professionali, denunciati già lunedì scorso in occasione dello sciopero nazionale per la sicurezza nei cantieri: in particolare dicono le rappresentanza sindacali «abbiamo ricordato alla Commissione che nel 2015 si sono verificati 694 morti sul lavoro, il 22,5% nel settore dell’edilizia e che nel periodo gennaio-ottobre 2016 i morti sono stati 100, contro i 72 dello stesso periodo dell’anno precedente. Siamo di fronte ad un fenomeno che preoccupa e che va contrastato con il massimo sforzo da parte delle istituzioni».

LE RICHIESTE DELLA PIATTAFORMA UNITARIA
I sindacati hanno consegnato alla Commissione una corposa documentazione ed illustrato le proposte contenute nella piattaforma unitaria per il rafforzamento della qualità e della regolarità del lavoro e delle imprese:

«le nostre proposte sono chiare: ripristino del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) nella sua formulazione originaria, passando in tempi brevi alla certificazione della congruità; applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori impegnati nei cantieri, unica condizione per assicurare loro una adeguata formazione (che in edilizia è obbligatoria), uguali prestazioni ed uguali diritti; riduzione della soglia di un milione di euro prevista dal nuovo codice degli appalti per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in maniera tale da limitare ulteriormente la possibilità di ricorrere al massimo ribasso. Infine abbiamo ricordato la richiesta di intervenire sui requisiti per l’accesso all’Ape agevolata: sulle impalcature a 65 anni non si può stare, come dimostrano i dati terribili del raddoppio degli infortuni mortali tra gli over 60. Abbiamo inoltre chiesto di rafforzare i controlli e le sanzioni, contrastare il lavoro irregolare e dare piena attuazione al decreto legislativo 81, con la costituzione della Patente a punti, strumento importante per la selezione ed il sistema di qualificazione delle imprese».

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