Re/Max e Avalon | Report annuale

Edilizia e Real Estate: nuove opportunità dovute a bonus fiscali ed efficientamento degli immobili

Secondo il Report realizzato da Real Estate Data Hub, in collaborazione con Re/Max Italia e Avalon, la possibilità di usufruire dei bonus fiscali e il conseguente efficientamento del patrimonio edilizio porteranno grande movimento lungo tutta la filiera offrendo interessanti opportunità a tutti i comparti, da quello logistico al residenziale, dal direzionale e retail a quello ricettivo.

Per il mercato immobiliare il 2020 è risultato meno negativo rispetto alle previsioni, sostenuto dal settore creditizio che ha alimentato il residenziale. In diversi comparti si stanno inoltre delineando grandi opportunità per l’edilizia e tutto l’indotto. A partire dal settore logistico che, a fronte di nuove abitudini di consumo fortemente orientate all’e-commerce, manifesta la necessità di interventi di riqualificazione e nuova edificazione.

In generale, la crisi sanitaria ha accelerato tendenze già in atto, quali una sempre maggiore attenzione al benessere dell’abitare e allo sviluppo sostenibile delle città. Piano vaccinale, Recovery Plan, Superbonus e Ecobonus fanno prevedere una ripresa economica già dall’anno in corso, con una ripartenza dei consumi e degli investimenti.

Si stima dunque che il mercato immobiliare italiano continuerà ad attrarre investitori nel corso del 2021, alla ricerca di immobili caratterizzati da qualità del costruito, elevati livelli di comfort ed efficienza energetica. Questo quanto emerge dalla prima edizione del Report Annuale firmato da Real Estate Data Hub, frutto della collaborazione tra Re/Max Italia e Avalon.

I bonus fiscali costituiscono una grande opportunità per il rinnovamento del patrimonio immobiliare e rappresentano una risposta ai trend che si stanno delineando nei vari comparti del real estate: dalla riorganizzazione degli spazi direzionali e commerciali, alla logistica, con la creazione di centri di stoccaggio last mile e di urban logistic, fino alla qualità abitativa.

Secondo le analisi di Data Hub in ambito residenziale si vedrà l’affermarsi di un boom suburbano. Un effetto del “work from home” che influenzerà le scelte immobiliari degli italiani, con una sempre maggiore propensione a case più spaziose e di nuova costruzione.

Nel comparto logistico si sta registrando una conversione verso modelli più flessibili: dall’incremento degli acquisti online emerge la necessità di ripensare la logica della supply chain in ottica di capillarizzazione. Da qui la necessità di progettare magazzini con superfici e altezze più elevate, più dock e mezzanini per una gestione flessibile.

Il momento attuale rappresenta un turning point per il comparto direzionale, dove si manifesta un ripensamento degli spazi con soluzionismart” e un aumento della richiesta di immobili tecnologicamente avanzati. Il lavoro agile per molte aziende si è tradotto nella rifunzionalizzazione degli spazi esistenti, derivante anche dal ricorso al desk sharing con un incremento dei metri quadrati per ciascuna postazione e a spazi comuni per connettività e condivisione progettati con l’obiettivo di creare ecosistemi lavorativi stimolanti.

Necessità di interventi anche nel mondo retail, dove emerge l’esigenza di riorganizzare gli spazi all’interno degli shopping center tradizionali per offrire esperienze d’acquisto innovative, dando vita a nuovi concept per rispondere alla necessità di uno shopping diverso. La diffusione dello smart working può essere un’opportunità per lo sfruttamento di centri commerciali urbani in un’ottica di creazione sul territorio di piccoli hub dotati di un’offerta variegata che spazierà dalla ristorazione, ai beni essenziali fino ai servizi medici.

Nel comparto ricettivo, dove per ovvi motivi si è registrato un brusco rallentamento, si punta sulla digitalizzazione per migliorare la propria offerta, ottimizzando le performance delle gestioni alberghiere, pur mantenendo un’esperienza personale di alto livello.

Trasversalmente ai diversi ambiti del real estate si manifesta una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità che si declina in interventi orientati alla riduzione delle emissioni, azioni di efficientamento energetico, utilizzo di mezzi con consumi ridotti o elettrici, fino all’isolamento termico.

Il tema Esg (enviromental, social, governance) risulta particolarmente importante anche per gli investitori. Secondo quanto rilevato da Data Hub, ciò si traduce in azioni concrete volte a ridurre l’impatto ambientale degli immobili di proprietà e in acquisizione. Saranno così privilegiati asset con ridotta carbon footprint, certificati Leed, Well o Breeam o in linea con i benchmark Gresb.

Dario Castiglia | Ceo e Founder ReMax Italia.

Dario Castiglia | Ceo e Founder Re/Max Italia

«La possibilità di usufruire dei vantaggi del Superbonus e dell’Ecobonus sta portando grande movimento in tutta la filiera del settore edilizio. Ciò determinerà ricadute economiche positive per aziende e lavoratori coinvolti in interventi che puntano alla valorizzazione del patrimonio immobiliare italiano, non solo da un punto di vista squisitamente estetico, ma soprattutto in termini di efficientamento degli immobili».

Paolo Ranieri | Partner Avalon.

Paolo Ranieri | Partner Avalon

«Circa il 70% del patrimonio residenziale italiano è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche e sull’efficienza energetica, ed è pertanto suscettibile di opere di riqualificazione. Nel prossimo triennio per il solo Superbonus si stima un volume d’affari di circa 20 miliardi di euro che, in attesa dell’auspicabile proroga a dicembre 2023, costituirà una nuova opportunità per la filiera. Anche gli altri bonus fiscali edilizi, che hanno acquisito ancora maggiore visibilità in scia al Superbonus, costituiscono una grande opportunità per il rinnovamento del patrimonio immobiliare e per gli operatori del settore». (vb)

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