Edilizia ricettiva | Cherasco, Cuneo

Cascinale piemontese trasformato in B&B

L’intervento di trasformazione di un cascinale delle langhe in B&B, rendendo la costruzione passiva, ha previsto l’isolamento a basamento, la posa di un cappotto termico esterno in fibra minerale, isolamento in copertura in fibra di legno, copertura in legno di abete. L’isolamento ha permesso all’edificio di non allacciarsi alla rete del gas e la climatizzazione estiva è garantita dalla ventilazione meccanica e dalla massa del muro perimetrale che presenta un ottimo sfasamento termico.

Ubicato in una piccola frazione di Cherasco (Meane), l’edificio presenta l’aspetto di un tipico cascinale piemontese, ormai in abbandono. Il fabbricato è disposto a L ed è interamente libero su 3 lati: s’individuano 3 blocchi che in passato avevano diversi utilizzi. Un primo blocco comprende la parte residenziale, un secondo la parte di fienile e ricovero attrezzi e un terzo la parte di deposito.

La sequenza dei corpi di fabbrica è anche cronologica: si nota, infatti, che la parte residenziale è stata edificata per prima e si parla degli inizi del ‘900. Il blocco residenziale è disposto su due piani collegati da una scala esterna. I piani interni sono ad altezze diverse e presentano scalini tra una stanza e l’altra (l’edificio segue l’andamento orografico del terreno), i soffitti hanno voltini in mattoni con putrelle in ferro (caratteristica tipologia della cascina piemontese).

Il tetto è in legno a due falde con copertura in coppi alla piemontese, non è a vista sulle camere del piano primo e vi è un piano sottotetto con altezze molto ridotte. Lo spessore dei muri perimetrali varia da 45 a 60 cm. La facciata principale è esposta a sud.

Il blocco fienile, costruito dopo 20 anni rispetto all’abitazione, presenta anch’esso solaio con voltini in mattoni e in facciata risaltano due bucature ad arco: tipiche dei fienili di quell’epoca. Il blocco deposito è stato edificato per ultimo, si presume verso gli anni ’50, e non presenta congruenza estetica con il resto del costruito.

L’intervento ha avuto inizio con lo smantellamento e il rifacimento dei due corpi di fabbrica interessati alla ristrutturazione e riqualificazione energetica. La copertura della parte residenziale ha mantenuto le pendenze delle falde come nello stato esistente e si è provveduto a isolare il solaio sottotetto dopo averlo rinforzato strutturalmente.

La stratigrafia dall’interno verso l’esterno è così composta: solaio in voltini di mattoni, telo freno vapore nastrato e risvoltato, isolante in fibra di legno in doppio strato (20 cm), telo barriera acqua-vento sempre nastrato e risvoltato.

La copertura agricola in legno di abete è stata isolata in quanto a vista dalla parte interna e la stratigrafia dall’interno verso l’esterno è costituita da travi in legno di abete tagliate a filo cordolo, perline in abete 2 cm, telo freno al vapore risvoltato e nastrato, isolante in fibra di legno ( 20 cm) posato in doppio strato, telo acqua-vento risvoltato e nastrato, travi di abete prolungati oltre il cordolo in c.a., listelli di ventilazione in abete, Ondulina sottocoppo e manto di copertura in coppi.

Opere interne

Dopo l’intervento in copertura si è passati all’interno dell’edificio provvedendo a scrostare i muri esistenti, a demolire i pavimenti, a costruire nuovi muri per la realizzazione degli ambienti accessori alle future camere. Gli spazi interni non sono stati modificati se non per l’integrazione degli impianti, gli accessi alle camere sono rimasti quelli dell’edificio originario.

Isolamento a basamento. Per i primi due blocchi è stato demolito il pavimento al piano terra e si è scavato fino a una profondità di 1 metro. Dopo aver rinforzato strutturalmente i muri perimetrali e quelli di spina è stato realizzato un getto di pulizia di 10 cm ottenendo la seguente stratigrafia dal getto al piano di pavimento finito: prima del posizionamento del freno vapore è stato realizzato un intonaco perimetrale per un’altezza di 1,20 m, telo freno vapore risvoltato su tutto il perimetro, isolante in xps posato in doppio strato (20 cm), rete elettrosaldata, getto con alleggerito Policem, passaggio impianti, getto sottofondo, pavimento in legno. I bagni presentano un pavimento e un rivestimento in cemento colorato con colori che richiamano la terra e la natura.

Opere esterne

Intanto nella parte esterna si è provveduto a realizzare uno scavo lungo tutto il perimetro dell’edificio. Prima dell’applicazione del materiale isolante sono state adeguate le bucature del prospetto alle esigenze aero illuminanti dei singoli ambienti e si è provveduto a rinforzare i muri perimetrali portanti secondo questa stratigrafia, dall’interno verso l’esterno: intonaco interno spessore 0,7 cm, muro con spessore variabile da 40 a 60 cm, isolamento a cappotto in fibra minerale dello spessore di 20 cm, rete per cappotto, intonaco spessore 1 cm.

Sul muro perimetrale esterno, l’isolante prosegue per 1 m sotto il piano di campagna, tranne che per la facciata sud dove risvolta di 1m sul marciapiede. L’isolante è continuo con quello della copertura sia del primo che del secondo blocco. La scala esterna è stata demolita e ricostruita in ferro e legno: la struttura autoportante è in ferro.

Sul prospetto nord (primo blocco) si trovano dei contrafforti a sostegno del muro perimetrale. L’intervento in questo punto ha riguardato uno scavo più profondo, in quanto l’ambiente interno è in parte interrato, e più largo per il rinforzo strutturale. Oltre all’isolamento del muro sono stati isolati anche i contrafforti per garantire la totale continuità del materiale coibente e cercando il più possibile di eliminare i ponti termici. I contrafforti sono stati poi rivestiti in mattoni a protezione dell’isolamento.

I serramenti sono in legno con triplo vetro basso emissivo e posati con falso telaio nastrato e sono in continuità con l’isolante perimetrale. L’ombreggiatura è garantita da una tendina automatizzata ospitata nella terza intercapedine verso l’esterno. Le soglie e i davanzali sono stati realizzati in lamiera verniciata.

Ricostruzione blocco deposito

Il terzo blocco deposito è stato totalmente demolito. Originariamente comprendeva due locali adibiti a sgombero: è stato ricostruito solo il locale in adiacenza al corpo principale del fabbricato. Questo comprende un solo piano, con il tetto a vista che ora ospita la sala colazioni del B&B. Ha una superficie di 40 mq e comprende anche un antibagno e un bagno oltre alla creazione di una nuova apertura di comunicazione con il locale cucina (che si trova nel secondo blocco).

Per questa ricostruzione è stato necessario l’utilizzo di palificazioni prima della realizzazione della platea. La struttura dell’immobile è in cemento armato. Il restante volume demolito del terzo blocco non è stato ripristinato. Ne viene ricordata la presenza tramite la realizzazione di un muretto di 120 cm che ne segue il profilo più esterno, realizzato in mattoni e pietra di Luserna soprastante.

Anche in questo blocco i serramenti sono in legno con triplo vetro basso emissivo e l’ombreggiatura è garantita da un porticato che verrà realizzato successivamente. Il porticato sarà realizzato in ferro con copertura a verde per garantire in inverno l’apporto solare calcolato.

Le soglie e i davanzali sono stati realizzati in lamiera verniciata e la trasmittanza totale è di 1 W/mqK, calcolata con la posa del serramento. Quasi tutte le porte interne sono state recuperate e restaurate. Il garage ha le stesse caratteristiche costruttive dell’edificio principale. Sulla copertura dell’autorimessa e del parcheggio coperto sono stati inseriti i moduli fotovoltaici da 5 kW.

L’esterno ha una parte pavimentata, davanti alla sala colazioni, e una parte a verde. L’accesso dalla strada è solamente pedonale e il percorso è pavimentato con pietre di Luserna inserite nel verde. L’area di parcheggio si trova nel cortile a nord: qui la copertura del garage ospita il fotovoltaico.

L’intonaco interno è stato realizzato con un impasto misto terra per ottenere una colorazione naturale, così come il pavimento e rivestimento dei bagni. In tutti gli ambienti, tranne cucina e lavanderia, è stato posato il parquet di legno.

Impiantistica installata

Nel blocco deposito l’impianto di ventilazione meccanica è unico per tutti gli ambienti. Le macchine sono state posizionate sul solaio sottotetto e le tubazioni distribuiscono la ventilazione in tutti gli ambienti interni. La ventilazione meccanica forzata fornisce in continuo ai locali aria fresca e pura. Grazie a un’accurata progettazione possono essere soddisfatte tutte le esigenze di comfort.

In ogni unità è possibile personalizzare il controllo della portata d’aria. La regolazione delle velocità può avvenire in modo manuale oppure secondo una programmazione giornaliera e settimanale. La vmc fornisce aria fresca e filtrata agli ambienti favorendo il benessere, il riposo, ma anche la concentrazione e l’efficienza durante il giorno.

I filtri utilizzati sono classificati secondo la nuova norma Uni En Iso 16890 entrata in vigore a luglio 2018. Si tratta di filtri standard Iso; è possibile fare ricorso a filtri opzionali “antipolline” la cui efficienza arriva fino al 65%, trattenendo anche la maggior parte degli allergeni.

Il sistema Zehnder ComfoSystems può essere integrato e completato con componenti per una filtrazione antipolline più spinta o per la filtrazione ai carboni attivi. Uno scambiatore entalpico ottimizza il comfort indoor per quanto riguarda l’umidità relativa percentuale.

Impianto di riscaldamento e raffrescamento. La pompa di calore aria acqua ha una potenza di 11.8 kW ed è combinata con acs tramite una stufa a pellets posizionata nella sala colazioni. Le serpentine sono state inserite sia a pavimento che a parete, nei casi in cui lo spessore del solaio non permetteva la loro installazione. Il riscaldamento a pavimento rappresenta la miglior scelta per i generatori di calore così energeticamente efficienti fornendo un clima interno molto piacevole e privo di correnti, invisibile e silenzioso, anche nella modalità di raffrescamento.

Obiettivi raggiunti

  • L’obiettivo iniziale era quello di raggiungere la certificazione Passivhaus prevista per la ristrutturazione edilizia (Enerphit o Fattore 10), obiettivo raggiunto per quanto riguarda l’eliminazione dei ponti termici, per i valori dei componenti che rispettano pienamente lo standard, ma non è stato possibile effettuare il blower door test.
  • Isolamento dell’intero edificio (pavimento, muri, tetto).
  • Finestre e porte finestre con triplo vetro basso emissivo con elevato valore solare.
  • Annullamento dei ponti termici della casa.
  • Tenuta all’aria degli elementi costruttivi esterni.
  • Ventilazione meccanica controllata con recupero di calore (vmc).
  • Il blower door test è obbligatorio ai fini della certificazione e dovrebbe essere fatto sull’intero volume ristrutturato al fine di valutare la sua effettiva permeabilità all’aria. Nel caso di questo B&B non si è potuto procedere con il test in quanto l’intervento e l’impianto considerano un volume unico ma ogni ambiente ha accesso dall’esterno per cui avremmo dovuto fare il Blower per ogni singolo ambiente e questo non è stato possibile sia per il costo sia perché non sarebbe risultato corretto il valore raggiunto.
  • È stato inserito un impianto fotovoltaico di 5 kW e l’edificio non raggiunge lo standard Nzeb anche se risulta molto performante.
Arch. Maria Grazia Novo | Progettista e direttrice dei lavori.

Arch. Maria Grazia Novo | Obiettivo della riqualificazione

«I committenti Richard e Antonella mi avevano contattata per ristrutturare questo immobile che avevano appena acquistato e che si trovava accanto alla loro casa di proprietà. Il loro obiettivo era quello di realizzare un B&B nelle Langhe e di renderlo passivo, cercando di mantenere lo stile originario del cascinale. Desideravano ottenere un edificio ad altissime prestazioni energetiche e garantire il massimo comfort ai turisti, risparmiando il 90% sui costi di gestione. Nel progetto si è provveduto a eliminare il terzo blocco, in quanto staticamente non sostenibile e il suo volume non permetteva al sole d’irradiare completamente l’edificio e il giardino antistante, oltre a impedire la vista sulla catena montuosa. Durante la riqualificazione ho mantenuto le altezze originarie così come le bucature del prospetto sud, gli ambienti interni sono stati trasformati in camere e servizi accessori per realizzare il B&B. Ogni camera ha accesso dall’esterno: garantito per il piano primo dalla scala esterna completamente rivista sotto l’aspetto estetico e funzionale. Lo stesso vale per i solai con i voltini, ho dovuto rinforzare strutturalmente le solette e sottomurare i muri portanti perimetrali. La scala esterna è stata abbattuta e ricostruita in ferro e legno (scollegata dal corpo principale) per annullare il ponte termico. Il terzo blocco è stato demolito completamente e solamente una parte è stata ricostruita con volume più piccolo per ospitare la sala colazioni e in aderenza con gli altri due corpi di fabbrica. L’intervento di riqualificazione ha prestato attenzione al carattere tipologico preesistente e, a parte la demolizione e l’ampliamento, non ha subito modifiche sostanziali. Il tetto sulla parte ristrutturata è in parte non isolato e in parte isolato con travi a vista dall’interno, anche la sala colazioni ha un tetto a vista. La riqualificazione è stata progettata ed eseguita seguendo alla lettera il protocollo Passivhaus e il risultato del comfort e del risparmio è stato verificato dalla permanenza dei turisti all’interno del B&B e dal risparmio in bolletta».

CHI HA FATTO COSA

  • Committente: Privato
  • Superficie calpestabile: 256,62 mq
  • Ubicazione: Frazione Meane, Cherasco (Cn)
  • Zona Climatica: E 286 m slm
  • Fabbisogno energetico: 16 Kwh/mq anno < 20 Kwh/mq anno richiesti per standard Enerphit
  • Strategia Impiantistica: Impianto fotovoltaico, Stufa A Biomassa, Vmc, pompa di calore aria-acqua
  • Progetto architettonico e direzione lavori: Maria Grazia Novo Architetto
  • Progettazione termica: Studio Bertero Associati Ingegneri
  • Progettazione strutturale: Studio Bertero Associati Ingegneri
  • Progetto elettrico: Rivetti Denis Perito Industriale
  • Impianto elettrico: Cm di Casetta Michele Impianti Elettrici
  • Impianto Termico: Bbc Impianti snc di Basso Angelo, Dora Termosanitari srl, Daikin spa
  • Impianto Vmc: Bbc Impianti snc di Basso Angelo, Zendher srl
  • Impianto fotovoltaico: Cm di Casetta Michele Impianti Elettrici
  • Impianto Idraulico: Iti di Sarasino Fabio, Dora Termosanitari srl
  • Impresa Edile: Novo Costruzioni snc, Morra Pierino Legnami snc, Romedil sas di Bustiuc Ovidiu, Bruno Parquet
  • Strutture in ferro: Gambera Angelo Rinaldo
  • Serramenti: Fas srl
  • Isolamento Cappotto: Rockwool spa
  • Isolamento zoccolatura cappotto: Sive spa – Isolpiù
  • Isolamento basamento: Dow Italia srl
  • Isolamento copertura: Steico Therm
  • Teli e nastri: Riwega srl

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