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G124 Diario delle periferie/2 Marghera

Dopo il volume dedicato al quartiere Giambellino di Milano, la proposta di rammendo di Renzo Piano per Marghera. Sono sei punti chiave: mescolanza generazionale, economica, etnica e funzionale; fecondazione con edifici pubblici, servizi civici, cultura; potenziamento del trasporto pubblico; verde; partecipazione; cantieri leggeri.

Nuovamente il volume testimonia (dopo quello dedicato al milanese Giambellino) l’entusiasmo che Renzo Piano dimostra nel dare concretezza all’incarico da lui assunto
in Senato.

Associa a questi lavori il codice G 124, che identifica la stanza assegnatagli a Palazzo Giustiniani. La proposta di rammendo per la veneziana Marghera è impostata su sei punti: mescolanza generazionale, economica, etnica e funzionale; fecondazione con edifici pubblici, servizi civici, cultura; potenziamento del trasporto pubblico; verde; partecipazione; cantieri leggeri.

Vari autori (coordinati da Raul Pantaleo, Laura Mazzei, Anna Merci, Nicola Di Croce) dedicano i loro contributi alla descrizione del contesto territoriale; alla storia del porto, dal 1904; a foto d’epoca che ne testimoniano il passato industriale; a foto dell’ambiente
odierno, che è periferia di Venezia, ex area dormitorio; a un censimento delle strutture comunitarie esistenti; alle politiche di riconversione dell’area, adottate nel tempo.

Infine viene presentata la proposta di intervento che si basa sulla promozione di ORMA,
Officina Riuso Marghera; sul recupero dell’ex Istituto professionale Edison Volta; su riqualificazioni eco compatibili, attraverso una strategia di “fitorimedio”, con applicazione di opportune tecnologie di bonifica.

di Roberto Gamba

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