Costruire in Laterizio | Ruanda

Le residenze temporanee Share Houses

Uno degli interventi programmati per la crescita del villaggio rurale di Rwinkwavu in Ruanda è stato la realizzazione di due edifici di alloggi temporanei Share Houses destinati al personale medico del centro ospedaliero della zona e ai frequentanti delle strutture di formazione adiacenti.

A poca distanza temporale e geografica dal precedente progetto, il Women’s Opportunity Center di Kayonza (vedi «Costruire in laterizio» n. 161, febbraio 2015, pp. 10-13), Sharon Davis − l’operatrice finanziaria newyorkese «pentita», che, a un certo punto della sua vita, decide di intraprendere la professione dell’architetto – realizza pro bono a Rwinkwavu un’altra opera piena di forti connotati sociali e di aspetti legati alla sostenibilità, ma anche di tematiche inerenti a tipologia, costruzione e urbanistica.

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In collaborazione con l’associazione Rwanda Village Enterprise, e su incarico dell’organizzazione non governativa Partners in Health e del Ministero della Salute del Ruanda, è stato redatto, coinvolgendo nella progettazione la popolazione locale, il primo documento urbanistico per la crescita sostenibile e controllata del villaggio rurale di Rwinkwavu.

Uno degli interventi architettonici programmati, facenti parte del nuovo piano di urbanistica, è stato la realizzazione di due edifici di alloggi temporanei (Share Houses) destinati al personale medico del centro ospedaliero della zona e ai frequentanti delle strutture di formazione adiacenti.

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I circa 640 m2 totali, suddivisi nei due volumi realizzati (destinati uno ai soli uomini e l’altro alle donne), sono stati inseriti in un’area collinare con il desiderio, nonostante le ristrettezze del budget messo a disposizione, di costituire una nuova struttura che faciliti l’inserimento di questi preziosi lavoratori temporanei all’interno della comunità locale. I due edifici, che insieme formano un elementare piccolo insediamento, presentano ognuno una pianta a «Z», dove le due estremità, impostate su quote di livello differenti, sono tenute insieme da una parte centrale, che, trasversalmente, attraversa l’intero volume.

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Lo spazio comune posto al centro, una «grande living room» che si adagia sulle quote di dislivello naturale del terreno, è stato suddiviso in tre parti (il soggiorno, la zona pranzo e una piccola cucina attrezzata), corrispondenti ad altrettante quote altimetriche, dentro un unico locale sormontato da una grande copertura in laterizio.

In ciascuno dei due volumi, a ogni area di soggiorno sono attaccate due estensioni, contenenti quattro camere da letto singole e, alle estremità, due bagni comuni con docce e servizi igienici, più un locale lavanderia. Le camere sono delimitate, da una parte (sul retro), da un lungo corridoio di distribuzione e, dall’altra, da singoli spazi privati esterni, verande coperte con vista panoramica sulla valle a ovest.

L'interno delle camere.
L’interno delle camere.

L’immagine architettonica complessiva che ne scaturisce è essenziale ed efficace, improntata sulla massima praticità e sul rispetto di usi e costumi locali.
Tutti i materiali impiegati per la costruzione sono stati acquisiti all’interno del Paese e la maggior parte proviene dalle regioni limitrofe: la pietra locale usata per le fondazioni degli edifici; i mattoni laterizi – realizzati manualmente da locali cooperative costituite da sole donne – impiegati per erigere le pareti; i fusti di eucalipto utilizzati per le grandi schermature esterne che assicurano privacy e circolazione dell’aria.

Corridoio di distribuzione alle camere.
Corridoio di distribuzione alle camere.

Per il manto di copertura, a due falde, di lunghezze diverse (che seguono il dislivello naturale del terreno), sono state impiegate tegole in cotto del tipo portoghese, un altro materiale di costruzione di origine naturale in grado di assicurare una buona ventilazione e, quindi, maggiore comfort indoor grazie alla sua discontinuità intrinseca.

Ogni singola copertura, sorretta da una struttura elementare prefabbricata in tubolari d’acciaio, è completata da un lucernario, posto sopra il locale del soggiorno comune, per migliorare l’illuminazione e garantire la ventilazione naturale.

Vista notturna del complesso.
Vista notturna del complesso.

Chi ha fatto Cosa
Oggetto Share Houses, alloggi per residenza temporanea
Località Rwinkwavu, Ruanda
Committente Partners in Health ong e Ministero della Salute del Ruanda
Progetto architettonico Sharon Davis Design (Bruce Engel, Lead Designer e Project Manager; Design Team: Samuel Keller, Yves Twizeyimana, Emmanuel Havugimana, Kenneth Nkusi, Aziz Farid) e Rwanda Village Enterprise (Brian Halusan, Managing Director; Justin Twizere, Country Director; Japheth Makale, Project Engineer; Munyarugamba Eric, Rve Procurement; Muhindo Sibalingana, idraulico; Alex Uwiringiymana, elettricista; Hakizimana Isaie, Ntirushwamaboko Laurent, produttori di mobili)
Progetto strutturale Kayihura Nyundo
Laterizi Women’s Brick Coop Katwico
Superficie 6.900 mq
Cronologia 2015
Fotografie Bruce Engel

Igor Maglica PhD, architetto e giornalista

©Costruire in Laterizio

Qui la sezione di dettaglio

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