Rete d'imprese | Green Economy

Rete Irene, prima società benefit nel settore energia

Rete Irene diventa la prima società benefit italiana legata al settore della riqualificazione energetica integrata del patrimonio edilizio esistente. A 8 anni dalla fondazione, rappresenta una realtà che ha saputo instaurare un dialogo continuo con gli addetti e con cittadini, istituzioni e partner strategici. Ricordiamo che tra le forme di riconoscimento di cui la Commissione Europea terrà conto per conferire fondi, anche quelli legati al Recovery Fund, ci sarà proprio il fatto che un’azienda dimostri di essere sostenibile.

Rete Irene – Rete di imprese per la riqualificazione energetica degli edifici – annuncia il suo ingresso tra le società benefit italiane. A 8 anni dalla sua fondazione decide di modificare la propria forma societaria in virtù dell’attenzione e dell’impegno riposti nei confronti dell’ambiente.

Manuel Castoldi | Presidente Irene Società Benefit

Manuel Castoldi | Presidente Rete Irene

«Chi conosce Rete Irene non può sorprendersi di questa scelta. La trasformazione del nostro statuto societario in Società Benefit significa coronare a livello giuridico un percorso intrapreso anni fa e sviluppatosi attraverso varie tappe: da rete contratto a rete soggetto, per poi trasformarci oggi in Società Benefit. Il raggiungimento di quest’obiettivo rappresenta un importante traguardo e al contempo una nuova sfida! Il mercato a cui ci rivolgiamo da 8 anni è sempre più pronto e la filosofia di “Irene” risulta ormai la filosofia di tutta la filiera della riqualificazione energetica. Siamo nati con l’obiettivo, tra gli altri, di creare una vera e propria cultura della riqualificazione energetica grazie alla quale migliorare l’impatto ambientale delle nostre città sposando un ideale di economia circolare e facendo in modo che l’ambiente e le future generazioni potessero raggiungere traguardi ambiziosi: oggi posso affermare di essere orgoglioso di aver pienamente soddisfatto i requisiti richiesti per far diventare Rete Irene Società Benefit e voglio cogliere quest’occasione per ringraziare tutte le aziende che fanno parte del gruppo e i partner perché è anche grazie al loro operato quotidiano e impegno che siamo riusciti a ottenere a pieno titolo questo riconoscimento».

Rete Irene nasce nel 2013 da un’idea imprenditoriale vicina a due settori tra loro complementari: edile e impiantistico, entrambi in chiave green.

L’obiettivo era creare un gruppo d’imprese unite e coese, in grado di proporre sul mercato interventi integrati di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con l’obiettivo di risanare un aspetto che affligge la maggior parte delle città italiane: la presenza consistente di edifici vetusti ed energivori, rei di consumare circa il 40% del fabbisogno primario di energia.

Oggi la realtà è evoluta, Rete Irene è un player perfettamente inserito quale opinion leader a livello nazionale, una realtà che ha saputo instaurare un dialogo continuo non solo con gli addetti ai lavori (progettisti, architetti, geometri, amministratori di condominio), ma anche con cittadini, istituzioni e partner strategici (basti pensare all’accordo con CasaClima Alto Adige inerente il nuovo protocollo di certificazione degli interventi di riqualificazione energetica dei condomini e il contratto di esercizio e manutenzione con prestazione energetica garantita e risparmio condiviso validato da Altroconsumo).

Negli anni la composizione del gruppo ha vissuto una forte evoluzione, ma la vision è rimasta sempre la stessa: mettere in comune il know-how acquisito in tanti anni di esperienza sul campo, creando un soggetto unico in grado di affrontare il mondo della riqualificazione e dell’efficientamento energetico degli edifici in una prospettiva innovativa e integrata, che unisca le specifiche esperienze e le competenze di tutti i partner con l’obiettivo di soddisfare le nuove esigenze del mercato, trasformare il patrimonio edilizio immobiliare italiano e creare una vera e propria cultura della riqualificazione.

Mario Tramontin | Vicepresidente Rete Irene

Mario Tramontin | Vicepresidente Rete Irene.

«La letteratura ci insegna che le Società Benefit sono una vera e propria evoluzione del concetto di azienda. Le società, così come siamo abituati a conoscerle, hanno prettamente uno scopo lucrativo, quello che le SB percorrono è invece un duplice obiettivo: profitto e beneficio ambientale e sociale. È importante sottolineare che questo non coincide con mere azioni di responsabilità sociale: qui stiamo parlando di un obiettivo sancito giuridicamente e che sottostà a una vision di lungo periodo. Con questa operazione, Irene SB si colloca in una posizione di assoluta novità sul mercato italiano della riqualificazione energetica e, grazie alla forza del gruppo d’imprese che la costituiscono, si candida a divenire il più importante player indipendente in grado di offrire tutti i servizi di un general contractor, ma con un’attenzione al sociale direi unica».

La trasformazione di Rete Irene nella prima società benefit italiana legata al settore della riqualificazione energetica integrata del patrimonio edilizio esistente è stata seguita dallo studio legale LS Lexjus Sinacta con la collaborazione del Prof. Fabio Iraldo, ordinario di management della Scuola Sant’Anna e condirettore dell’Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi che ha curato i profili inerenti le metriche di economia circolare che caratterizzeranno l’operato della neonata Irene SB.

Prof. Fabio Iraldo | Ordinario di management Scuola Sant’Anna e condirettore Osservatorio Green Economy Università Bocconi

Prof. Fabio Iraldo | Ordinario di management della Scuola Sant’Anna e condirettore Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi.

«L’aspetto innovativo, direi quasi di frontiera, di Rete Irene è che il concetto di Società Benefit è stato interpretato in maniera originale: si tratta di uno di quegli straordinari casi in cui non ci si ferma solo a una mera dichiarazione d’intenti, ma ci si concentra su azioni concrete e anzi, si va oltre. Da sottolineare, infatti, vi è il fatto che la trasformazione in SB si traduce anche in un impegno alla misurazione concreta dei risultati ottenuti in termini di performance di economia circolare. A oggi le Società Benefit hanno scarseggiato nella misurazione delle proprie performance, quando invece si tratta di un principio molto caro all’interno delle relazioni istituzionali. Ad esempio, tra le forme di riconoscimento di cui la Commissione Europea terrà conto per conferire fondi, anche quelli legati al Recovery Fund, ci sarà proprio il fatto che un’azienda dimostri di essere sostenibile. Con l’Università c’è un pieno impegno nel sostenere Irene nell’ottenimento di fondi per attivare progetti innovativi che vadano nella direzione dell’economia circolare».

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