Il condominio di Cologno Monzese ubicato in via Liguria 4/6 rappresenta un caso di riqualificazione energetica integrata applicata su un edificio figlio dell’edilizia residenziale sfrenata degli anni ’60.
Il condominio è stato oggetto di un radicale intervento che ha permesso un salto di oltre 4 classi energetiche (da classe E a classe A1) con una riduzione del 60% dei fabbisogni grazie a una combinazione d’interventi trainanti che riguardano sia la componente involucro sia la componente impianti, ai quali è stata abbinata abbina anche la sostituzione dei serramenti (interventi trainati), ottenendo un vero e proprio efficientamento radicale.
Quella di Cologno non è una case history nata per il Superbonus 110% ma è il risultato di un lungo iter decisionale avviato nel 2018, quando l’edificio è stato oggetto di un’ordinanza comunale di messa in sicurezza, a seguito di riscontro di alcune corpose patologie generali su tutti i prospetti, consistenti in importanti distacchi, vistosi ammaloramenti degli intradossi, dei frontalini dei balconi e del cornicione aggettante di copertura.
L’approvazione del progetto vero e proprio è avvenuta nel 2019, a seguito di un anno di continui rimandi e dalle classiche lungaggini di forma tipiche di interventi di queste dimensioni.
Colpito dal lockdown nel 2020 il cantiere ha subito un ulteriore prolungamento dei tempi, ma anziché posticipare semplicemente le attività è stata l’occasione per una ridefinizione del progetto iniziale attraverso uno studio di fattibilità in grado di prendere in considerazione anche l’allora neonato Superbonus.
Se inizialmente l’intervento doveva riguardare solo l’involucro, con isolamento e raggiungimento delle trasmittanze minime richieste, grazie a questo incentivo fiscale, è stata data una spinta in più al progetto, azzerando quasi del tutto l’esborso e attuando un intervento che includesse la riqualificazione dell’impianto termico.
Grazie al Superbonus il geom. Giuseppe Fratantonio e il geom. Andrea Airoldi dello Studio Tecnico Progetto Geometri Stp srl, a cui è stato affidato il progetto, insieme all’amministratore dott.ssa Siria Maffongelli hanno potuto realizzare un intervento integrato edificio-impianto, che ben coniugasse le attività anche sulla componente impiantistica, assieme a quelle sull’involucro.
Un lavoro di squadra che ha visto la collaborazione tra l’amministratore, il progettista e le imprese di Rete Irene, Trivella srl e Gravina Impianti, e che ha permesso di progettare un intervento a 360° riguardante tutte le componenti dell’edificio, omogeneizzando le lavorazioni per ottenere la massima prestazione energetica possibile, senza limitarsi al solo salto delle due classi energetiche richieste per l’accesso all’incentivo.
In aggiunta, è stato necessario includere alcune lavorazioni che esulano dalla componente energetica, ma essenziali per completare l’intervento in termini qualitativi, nell’ottica di preservare l’edificio e di allungarne la vita utile.
Interventi edili e impiantistici
- 9 Piani fuori terra, 49 unità abitative
- coibentazione con sistema d’isolamento a cappotto TermoK8 Hp Converto prodotto da Ivas (certificato Cam) con lastre monolitiche di Eps tipo Converto Hp da 120 mm additivato con grafite con una superficie in Eps bianco prodotta in sintolaminazione;
- coibentazione dell’intradosso e dei frontalini/laterali dei balconi con Eps spessore 30 mm in grafite, certificato Cam;
- coibentazione estradosso del solaio sotto-tetto con Eps 100 tipo Converto Hp in grafite da 14 cm;
- coibentazione intradosso del solaio cantine, di Eps 100 tipo Converto Hp in grafite da 12 cm;
- pavimentazioni, soglie, zoccolini e massetti in cemento dei balconi esistenti;
- davanzali, cornici e soglie poste a corredo delle finestre e porte finestre esistenti.
Strategia impiantistica
La sostituzione del generatore tradizionale, di potenza 800 kW, con uno di nuova generazione a condensazione ad alto rendimento, di potenza 450 kW, ha permesso la centralizzazione dell’acqua calda sanitaria con la rimozione delle utenze private (scaldabagni), la realizzazione di una nuova rete di distribuzione e l’installazione di un sistema di trattamento delle acque.
Questo ha consentito una notevole riduzione dei consumi e non solo: i condomini non dovranno più preoccuparsi della manutenzione ordinaria del loro scaldabagno, a favore di un sistema interamente centralizzato che non è responsabilità dei singoli. A questi interventi si aggiunge la correzione dei ponti termici e una nuova estetica.
A lavori conclusi | Giuseppe Fratantonio e il geom. Andrea Airoldi dello Studio Tecnico Progetto Geometri Stp srl, responsabile del progetto
«Solo sulla scorta degli interventi trainanti di progetto ipotizzati nell’Ape convenzionale, formulata ai sensi della L. 77/2020, il condominio beneficia di un notevole salto di classe energetica virtuale andando in A1; ovviamente a quanto ottenuto nell’Ape convenzionale durante l’esecuzione dei vari interventi trainanti si sono aggiunti interventi “trainati” che riguardano gli involucri trasparenti dei condomini che, come sarà appurabile in modo certo e puntuale sui singoli attestati finali, consentirà un ulteriore miglioria sulla performance e prestazione energetica sia per la parte invernale sia estiva del complesso riqualificato. L’intero cantiere si è svolto in modo propositivo e sinergico con maestranze e addetti ai lavori, tutti e non solo i professionisti a vario titolo coinvolti. Il risultato lampante è stato un eccellente salto temporale che ha trasformato il vecchio complesso condominiale degli anni ‘60/’70 in un super efficiente e moderno “building” del 2022 che nulla ha da invidiare a un edificio di nuova costruzione».
I numeri dell’intervento
- Importo lavori: € 1.455.761
- Volume: 11.165,13 mc
- Unità immobiliari: 49
- Facciata da coibentare: 2.300 mq
- Copertura da sostituire: 440 mq
- Sottotetto da coibentare: 315 mq
- Plafone cantine da coibentare: 315 mq
- Lavori ultimati: Settembre 2021
In cantiere
La qualità dei lavori ottenuta è possibile anche grazie al contributo dei partner industriali di Rete Irene che hanno preso parte a quest’intervento di riqualificazione energetica integrata: il sistema a cappotto è del gruppo Ivas, l’isolamento in Eps certificato Cam è fornito da L’Isolante, il generatore è prodotto da Hoval e i ponteggi sono stati installati da Impresa Evalto & Randon.
Imprese esecutrici
Trivella srl | Dal 1922 opera in forma strutturata nel settore della manutenzione dell’edilizia e delle infrastrutture maturando nel tempo qualificazioni e specializzazioni. Sin dagli anni ‘80 si è dotata di una strumentazione adeguata e di personale specializzato nell’esecuzione di indagini diagnostiche non distruttive per l’esame preliminare delle caratteristiche e condizioni di conservazione dei supporti oggetto di intervento. Parte importante dell’attività di Trivella è da sempre legata alle commesse di gestori, pubblici e privati, di grandi proprietà immobiliari. Ai contratti di manutenzione ordinaria, si è nel tempo passati a quelli di manutenzione programmata e oggi a quelli che implicano una valorizzazione del patrimonio, in particolare nel segno di una riduzione dei consumi energetici al duplice fine della salvaguardia della salute e dell’ambiente e del contenimento delle spese.
Gravina Impianti | Nata nel 1980 a Monza l’azienda opera nel settore termoidraulico ed è punto di riferimento per i propri clienti sul territorio di Monza e della Brianza. Oggi Gravina Impianti, alla seconda generazione, portata avanti dai figli Luca e Marco, conta un team di 12 persone qualificate ed è in possesso dei requisiti tecnico professionali delle lettere A, B, C, D, E, G, oltre alla certificazione Soa per la manutenzione impianti come 3° responsabile e la partecipazione alle gare pubbliche. L’impresa si occupa principalmente della realizzazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento/condizionamento a energie rinnovabili, ma copre tutto il settore con la realizzazione di impianti antincendio, gas, trattamento delle acque, sollevamento acque, idrico-sanitario.
Partner industriali
Gruppo Ivas | Realtà internazionale che opera da oltre mezzo secolo nelle finiture edilizie, offrendo prodotti, soluzioni, sistemi, tecnologie integrate per soddisfare le più complesse necessità progettuali e costruttive. “Aggiungiamo valore all’edilizia” è il concetto guida che ha portato il Gruppo verso una posizione di rilievo nel mercato delle costruzioni. I prodotti Ivas (azienda certificata Uni En Iso 9001) formano cicli e sistemi pensati per la protezione, il ripristino, l’isolamento e la decorazione degli edifici. La filosofia dell’azienda è concentrata in un semplice concetto: “L’alta qualità come punto di riferimento”. Attualmente è costituita da cinque divisioni (Pitture e Vernici, Isolamento Termico, Malte Tecniche, Pavimenti in Resina, Sistemi Decorativi) con standard qualitativi di primo livello nel settore di riferimento, che interagiscono sinergicamente per offrire un servizio completo a chi sceglie Ivas come partner in edilizia. La divisione Isolamento Termico promuove la cultura del sistema a cappotto come sinonimo di protezione e recupero, qualificazione energetica, impatto ambientale, benessere e comfort.
L’Isolante | È un’azienda specializzata nella produzione di materiali in Eps (Polistirene Espanso Sinterizzato) per l’isolamento termico e acustico da impiegare in nuove costruzioni o nelle opere di rinnovamento e di efficientamento energetico. L’azienda dispone di una vasta gamma di prodotti certificati Cam che garantiscono un isolamento ottimale nel rispetto dei Criteri minimi ambientali. Da qualche anno L’isolante propone al mercato la gamma di materiali isolanti denominata Reverso, prodotti con materia prima Neopor BMBcert derivata da fonti rinnovabili e certificata in classe A+ (100% Recycled) da Remade in Italy che garantisce un ulteriore notevole risparmio di emissioni di CO2 nella fase di produzione della materia prima e consente un grande risparmio di utilizzo di risorse fossili.
Hoval | Un’importante realtà nel settore del riscaldamento e del benessere in ambiente. L’azienda progetta e produce sistemi di recupero del calore, del freddo e dell’umidità attraverso una vasta gamma di caldaie a condensazione, caldaie a gas, caldaie a gasolio, pompe di calore e impianti solari termici. Punto di riferimento dell’efficienza energetica perché utilizza prodotti efficienti ed ecocompatibili dalle prestazioni molto elevate, gli impianti realizzati sono semplici da utilizzare e da mettere in funzione.
Evalto&Randon | Nata nel 2010 è una giovane realtà imprenditoriale in forte sviluppo nel mercato edile e dell’industria che si occupa di noleggio di ponteggi e opere provvisionali. Il grande punto di forza della consiste nell’assistenza e la valutazione sistematica delle esigenze di cantiere, allo scopo di poter suggerire soluzioni di noleggio, di ponteggi e opere provvisionali, ottimizzate a livello progettuale e tecnologico. L’azienda è in grado di trovare la soluzione ai casi più critici, di fornire la manodopera specializzata e formata a lavorare in sicurezza, in grado di realizzarla.
Mario Tramontin | Vicepresidente Rete Irene
«Approccio efficiente e pianificazione delle attività hanno consentito di gestire il processo normativo, tecnico, fiscale e finanziario garantendo al committente il risultato finale auspicato. Il modello operativo aziendale che abbiamo costruito per gli interventi Superbonus ci ha permesso di operare in modo corretto sia da un punto di vista tecnico sia etico. Ancora una volta la forza della squadra è risultata essere l’arma vincente per ottenere il miglior risultato possibile in termini di prestazione e qualità: perché il talento permette di vincere una partita ma solo grazie al gioco di squadra si può vincere il campionato».
L’opinione di Manuel Castoldi | Presidente Rete Irene
(…) «Proviamo a fare un’analisi attenta e per una volta a dirci la verità: l’Italia non è mai stata particolarmente lungimirante nell’adottare misure di contenimento energetico e politiche energetiche a favore di una produzione volta al benessere di famiglie e imprese. Storicamente siamo un Paese energivoro. Storicamente abbiamo progettato, costruito e manutenuto con sistemi tradizionali senza curarci di temi quali l’isolamento termico e l’efficienza impiantistica, necessari a ridurre il consumo energetico nei fabbricati. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a un’azione volta a recuperare il tempo perso e il gap che scontiamo con i partner europei. Dalla lontana introduzione del dl 311 (2006) fino ai giorni attuali il nostro Paese ha tentato di porre rimedio, ma oggettivamente ha fatto ben poco e con scarsi risultati. L’introduzione del Superbonus 110 ha sicuramente messo in atto un volume d’interventi mai visto prima, ma ha anche portato alla luce evidenti lacune su cosa significa fare un intervento di riqualificazione energetica che porti a una riduzione dei fabbisogni abbattendo drasticamente il consumo dei fabbricati. In molti casi ci siamo fatti trovare impreparati e più attenti a non perdere l’occasione del momento che a verificare come venivano fatte le cose. Il bene comune si è trasformato nel bene momentaneo del nostro portafoglio: questo è un grave errore. Cosa fare oggi? È sempre più necessario porre attenzione a ciò che stiamo andando a fare oggi, progettandolo e realizzandolo, proprio per offrire al legislatore elementi veri e concreti a supporto delle iniziative fiscali che ci vengono offerte per lo sviluppo delle nostre attività quotidiane. Solo così si potrà offrire al mercato, a tutta la filiera e al legislatore un risultato suffragato da dati concreti e reali che possano far capire il vero significato del progetto di riqualificazione energetica degli edifici esistenti del Paese Italia. Avere dati certificati che portano alla riduzione di emissioni di CO2 pari a oltre 500.000 kg e contestualmente una riduzione di energia primaria da fonte non rinnovabile per oltre 3.300.000 kW/h anno su un singolo intervento di poco più di 400 famiglie deve farci riflettere e deve farci capire quanto sia importante intervenire con qualità e forza verso un intero mercato e un intero Paese. Il risultato che possiamo (dobbiamo) ottenere è straordinario. Oggi più che mai è fondamentale ridurre i consumi energetici (che per noi sono acquisti e non produzione). Portare il Paese verso quella che tutti amano chiamare “transizione ecologica” (che cosa sarà mai?) dev’essere la sfida a cui tutti siamo chiamati e a cui tutti dobbiamo partecipare, senza se e senza ma. Un ma però c’è: non si arriverà mai da nessuna parte e non si raggiungerà mai nessun obiettivo energetico se prima non s’interverrà sulla riduzione del consumo energetico degli edifici. Quindi se non si isolano gli edifici unendo a tale processo una componente tecnologica con impianti di nuova generazione (integrazione edificio-impianto) resta molto poco da fare. Siamo di parte? Può essere, ma studiamo e guardiamo oltre i nostri confini. In questo modo s’inizia a interrompere la dipendenza dell’approvvigionamento da altri Stati e si può studiare una pianificazione per avere una produzione energetica nazionale il più possibile sostenibile. Tutto questo non si può fare in un anno o due: il processo è lungo e si deve partire oggi per il bene del Paese e dell’Ambiente».