Infrastrutture | Rfi

Rfi e Nevomo insieme per sviluppare i trasporti del futuro

Rete Ferroviaria Italiana e Nevomo hanno firmato un Memorandum of Understanding per lo sviluppo di un nuovo sistema di trasporti a levitazione magnetica da integrare alle linee ferroviarie già esistenti. La tecnologia magrail consentirà ai nuovi veicoli di beneficiare di un aumento della velocità di circa il 75% in più rispetto a quella attuale.

Far viaggiare i treni ad una velocità quasi doppia rispetto a quella attuale, senza modificare le caratteristiche principali delle linee ferroviarie. È questa l’ipotesi che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) e Nevomo hanno deciso di analizzare e testare fino a verificarne l’effettiva realizzabilità.

La tecnologia si chiama magrail e punta a sovrapporre i sistemi per la levitazione magnetica all’infrastruttura esistente. Per studiare le potenzialità di questo sistema di trasporto è stato firmato, lo scorso 18 giugno, un Memorandum of Understanding da Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi, e Przemyslaw Paczek, Ceo della società tecnologica polacco-svizzera Nevomo.

Rfi | L’accordo ha l’obiettivo di verificare la fattibilità tecnica ed economica della nuova tecnologia, oltre che la reale possibilità di far coesistere il sistema ferroviario tradizionale e quello magnetico.

Magrail si pone come un nuovo sistema di trasporto a levitazione magnetica integrato alle linee ferroviarie regionali e alta velocità esistenti, evitando così pesanti interventi sulle opere civili e i relativi investimenti.

Dal punto di vista tecnico, il sistema magrail punta a consentire il passaggio sulla stessa linea sia dei treni convenzionali sia dei nuovi veicoli a levitazione magnetica. Questi ultimi, sfruttando la nuova tecnologia, potranno beneficiare di un aumento della velocità che, secondo le ipotesi allo studio, potrebbero arrivare fino al 75% in più rispetto a quella attuale.

In parallelo, le due aziende chiederanno un finanziamento all’Unione Europea per la realizzazione di un vero e proprio progetto pilota magrail sul circuito di prova di proprietà di Rfi a Bologna San Donato. Questa sarà l’ultima fase dei test, che dovrebbe innescare i processi di certificazione e omologazione necessari per consentire l’implementazione commerciale della tecnologia.

Avendo fatto dell’innovazione tecnologica una delle sue priorità, anche come fattore abilitante verso uno sviluppo sempre più sostenibile delle proprie attività, e grazie anche a questa collaborazione con Nevomo, Rfi si propone come acceleratore per nuove tecnologie, gettando le basi per la mobilità del futuro. Una mobilità sempre più diffusa, integrata e green, a servizio del Paese. (vb)

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