Edilizia scolastica | Pisa

Riaperto il nuovo Polo didattico dell’Università di Pisa, caso studio di edificio pubblico a emissioni quasi zero

Porta la firma di Heliopolis 21 il nuovo polo didattico dell’Università di Pisa, denominato recentemente “Polo della Memoria”. Suddiviso in 4 volumi si inserisce all’interno del tessuto urbano storico della città mantenendone proporzioni, rapporti e tracce. Un edificio pubblico innovativo e flessibile, simbolo di resilienza e rigenerazione urbana.

Il nuovo edificio dellUniversità di Pisa, firmato da Heliopolis 21, è stato da poco riaperto e consacrato come il “Polo della Memoria” in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa in Scienze per la pace alla senatrice a vita Liliana Segre.

Heliopolis 21 | L’edificio è situato nel centro urbano di Pisa, all’angolo tra via Risorgimento e via Nicola Pisano.

Situato nel centro storico di Pisa, incastonato tra le mura duecentesche e la Torre pendente, il nuovo polo didattico (3.000mq, 13.000 mc, 11 aule, 4 laboratori, 1.300 posti e un teatro da 200 posti) sarà dedicato all’Area Umanistica e a quella Biologica dell’Università.

Con questo edificio, particolarmente innovativo dal punto di vista energetico, Heliopolis 21 – che è anche responsabile del progetto di allestimento generale all’insegna del riuso, del riciclo e della resilienza del Padiglione Italia – ha voluto rispondere ad alcune questioni sociali cruciali, realizzando un’architettura pubblica in grado di contribuire alla salvaguardia ambientale e alla giustizia sociale, al benessere degli studenti, all’innovazione tecnologica e al comfort urbano.

Il progetto ha affrontato temi salienti quali il diritto alla città, che si sostanzia in un’attenta opera di bonifica di un terreno inquinato che per decenni aveva ospitato un’azienda farmaceutica, e in un progetto che prevede un polo aperto alla città senza filtri né barriere architettoniche.

L’edificio è stato immaginato come un luogo in cui possano essere celebrati in libertà i valori della giustizia e della memoria, dotato di spazi flessibili nelle possibilità di utilizzo e nel concorso alla formazione di spiriti analitici, critici e liberi, fornendo il polo di infrastrutture e dotazioni d’avanguardia.

Heliopolis 21 | Le attenzioni poste nella progettazione e costruzione eviteranno alla struttura l’emissione di 89 tonnellate di Co2 all’anno.

Heliopolis 21 ha inteso anche dare risposta alla richiesta di resilienza urbana e comunitaria, nella rigenerazione di un luogo – dalle bonifiche agli interventi all’esterno – che per di più è un “caso studio” di edificio pubblico a emissioni quasi zero. L’inserimento nel cuore della città del Polo didattico è stato possibile grazie all’eliminazione di elementi superflui con un risultante risparmio di materiali e contenimento dell’energia.

Il Polo è suddiviso in 4 volumi di altezze e funzioni differenti che richiamassero l’architettura storica pisana e le sue vicine mura medievali: proporzioni, allineamenti, impronte, ritmo delle aperture richiamano in tutto il contesto. Un esercizio di continuità, in chiave moderna, nato anche dalla collaborazione ad hoc tra Heliopolis 21 e l’architetto svizzero Roger Diener.

L’involucro autoportante in cemento armato a basso impatto energetico si somma ad altre attenzioni per le risorse naturali: l’apparato di recupero delle acque piovane per l’irrigazione del giardino di corte (di prossimo completamento), l’installazione di erogatori plastic-free d’acqua pubblica, e uno sperimentale sistema geotermico misto con 3 pozzi (160m sottosuolo) e 38 sonde (110m sottosuolo) che alimentano due pompe di calore separate, rendendo il Polo della Memoria San Rossore 1938 sostanzialmente autosufficiente.

A ciò va aggiunto un sistema di illuminazione intelligente, la cui intensità è regolata in base alla luce naturale attraverso fotosensori e schermature solari domotiche. Tradotto in numeri, il Polo eviterà l’emissione di 89 tonnellate di Co2 all’anno. (vb)

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