Produzione | Iveco Group

Ricavi consolidati per Iveco, aumento del 2% annuo

Iveco Group dichiara un ricavo di oltre 3 miliardi di euro, in aumento del 2% anno su anno. Utile netto adjusted pari a 42 milioni di euro e Ebit adjusted pari a 102 milioni di euro. Free cash flow delle attività industriali negativo pari a 166 milioni di euro, in miglioramento di 137 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021.

Iveco Group ha registrato una solida performance nel trimestre, nonostante una situazione generale che rimane sfidante. La catena logistico-produttiva continua a rappresentare la sfida principale per le attività Iveco, e ciò include sia gli aumenti del prezzo delle materie prime sia la disponibilità di componenti (in particolare di semiconduttori).

A livello globale i nuovi ordini per i veicoli industriali sono in diminuzione del 30% anno su anno, con i veicoli leggeri in diminuzione del 40%, e i veicoli medi e pesanti in diminuzione del 30%, a seguito della decisione manageriale di porre un tetto all’acquisizione degli ordini, per far fronte a un portafoglio ordini molto ampio e lunghi tempi di consegna, oltre che per rimanere disciplinati nella gestione dei prezzi lungo l’intera catena di distribuzione, così da prevenire la volatilità dei costi dei materiali a medio termine.

Attualmente, per i veicoli leggeri e per quelli medi e pesanti, sono già state vendute rispettivamente oltre 30 e 40 settimane di produzione. Rapporto tra ordini e fatturato in Europa a 1,17.

La situazione geopolitica e il conflitto Russia-Ucraina si sono aggravati dalla fine di febbraio 2022. Iveco Group ha attività sia in Russia sia in Ucraina che sono state sospese nel corso del primo trimestre 2022. Russia e Ucraina non costituiscono una parte significativa del business del Gruppo.

Il Gruppo sta monitorando strettamente l’impatto del conflitto Russia-Ucraina sui propri dipendenti e su tutti gli aspetti della propria attività, sui risultati operativi del Gruppo, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa. Iveco Group si è fin da subito focalizzato sulla sicurezza e sul benessere dei propri dipendenti, al fine di supportare loro e le loro famiglie e capire come aiutare i propri concessionari, fornitori e le altri parti nelle aree di conflitto.

Gerrit Marx | Chief Executive Officer

Gerrit Marx | Chief Executive Officer.

«Nel primo trimestre del nostro primo anno come società indipendente, sono lieto di annunciare una solida performance, principalmente dei veicoli commerciali leggeri e degli autobus, nonostante i continui problemi della catena logistico-produttiva e gli aumenti dei prezzi delle materie prime. In particolare, voglio complimentarmi con l’intero team di Iveco Group per la gestione estremamente attenta della nostra liquidità: l’assorbimento stagionale del free cash flow delle attività industriali è stato pari a 166 milioni di euro, in miglioramento di 137 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno, e la liquidità disponibile rimane solida a 3,4 miliardi di euro. Nell’affrontare il secondo trimestre, per il quale prevediamo i maggiori impatti per l’intero anno derivanti dalla carenza di componenti, continueremo a mantenere un forte controllo sul capitale di funzionamento e sul flusso di cassa. Il difficile contesto attuale sta rafforzando ulteriormente la nostra resilienza e determinazione a produrre risultati per tutto il 2022 e oltre.»

Iveco Group ha registrato una solida performance nel trimestre, nonostante una situazione generale che rimane sfidante.

La catena logistico-produttiva continua a rappresentare la sfida principale per le attività Iveco, e ciò include sia gli aumenti del prezzo delle materie prime sia la disponibilità di componenti (in particolare di semiconduttori).

A livello globale i nuovi ordini per i veicoli industriali sono in diminuzione del 30% anno su anno, con i veicoli leggeri in diminuzione del 40%, e i veicoli medi e pesanti in diminuzione del 30%, a seguito della decisione manageriale di porre un tetto all’acquisizione degli ordini, per far fronte a un portafoglio ordini molto ampio e lunghi tempi di consegna, oltre che per rimanere disciplinati nella gestione dei prezzi lungo l’intera catena di distribuzione, così da prevenire la volatilità dei costi dei materiali a medio termine.

Attualmente, per i veicoli leggeri e per quelli medi e pesanti, sono già state vendute rispettivamente oltre 30 e 40 settimane di produzione. Rapporto tra ordini e fatturato in Europa a 1,17.

La situazione geopolitica e il conflitto Russia-Ucraina si sono aggravati dalla fine di febbraio 2022. Iveco Group ha attività sia in Russia sia in Ucraina che sono state sospese nel corso del primo trimestre 2022. Russia e Ucraina non costituiscono una parte significativa del business del Gruppo.

Il Gruppo sta monitorando strettamente l’impatto del conflitto Russia-Ucraina sui propri dipendenti e su tutti gli aspetti della propria attività, sui risultati operativi del Gruppo, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa. Iveco Group si è fin da subito focalizzato sulla sicurezza e sul benessere dei propri dipendenti, al fine di supportare loro e le loro famiglie e capire come aiutare i propri concessionari, fornitori e le altri parti nelle aree di conflitto.

I dati del primo trimestre 2022

Iveco Group.

Ricavi consolidati pari a 3.048 milioni di euro, in crescita dell’1,7%.

Ricavi netti delle attività industriali pari a 3.010 milioni di euro, in crescita dell’1,5%, principalmente per effetto di migliori prezzi e migliore mix.

Ebit adjusted pari a 102 milioni di euro (134 milioni di euro nel primo trimestre del 2021) con un margine del 3,3%. Ebit adjusted delle attività industriali pari a 82 milioni di euro (116 milioni di euro nel primo trimestre 2021), con un aumento di 34 milioni di euro in Commercial and Specialty Vehicles. Ebit adjusted di Powertrain pari a 45 milioni di euro (89 milioni di euro nel primo trimestre 2021).

Utile netto adjusted pari a 42 milioni di euro (utile netto adjusted di 69 milioni di euro nel primo trimestre 2021), che esclude un impatto negativo post imposte pari a 51 milioni di euro in relazione alle nostre attività in Russia e in Ucraina, principalmente per la svalutazione di alcuni elementi dell’attivo. Risultato diluito per azione adjusted pari a 0,15 euro (0,21 euro nel primo trimestre 2021).

Imposte pari a 22 milioni di euro, con aliquota fiscale effettiva adjusted(3) pari al 38% per il primo trimestre 2022. L’aliquota fiscale effettiva adjusted riflette le diverse aliquote fiscali applicate nelle giurisdizioni in cui il Gruppo opera, perdite su cui non sono state stanziate imposte differite in alcune giurisdizioni e altre componenti rare.

Free cash flow delle attività industriali negativo per 166 milioni di euro, un miglioramento di 137 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2021 derivante dal minor assorbimento del capitale di funzionamento, nonostante l’impatto della mancanza di componenti sul livello delle scorte. Liquidità netta delle Attività Industriali(3) a 765 milioni di euro (1.063 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Liquidità disponibile a 3.390 milioni di euro al 31 marzo 2022, in aumento di 1.954 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, che include 1.400 milioni di euro di linea di credito revolving committed sindacata non utilizzata (500 milioni di euro di finanziamento a termine è stato stipulato e completamente utilizzato nel primo trimestre 2022) e 200 milioni di euro di linee di credito revolving committed non utilizzate stipulate nel primo trimestre 2022.

Partnership con Hyundai Motor

Il 4 marzo 2022, Iveco Group e Hyundai Motor Company hanno firmato un memorandum d’intesa per esplorare possibili collaborazioni in termini di tecnologia condivisa dei veicoli, approvvigionamento congiunto e reciproche forniture.

Il memorandum è un passo preliminare nella valutazione del potenziale per i due gruppi di una cooperazione nei campi della tecnologia e delle piattaforme, compresi componenti e sistemi.

Tra le aree di possibile interesse reciproco ci sono propulsioni e piattaforme elettriche, inclusi sistemi a celle a combustibile, l’automazione dei veicoli e la connettività per i veicoli commerciali.

Prospettive 2022

La società si aspetta che la catena logistico-produttiva continui a rappresentare la sfida principale dell’anno, considerando sia gli aumenti del prezzo delle materie prime sia la disponibilità di componenti, con il secondo trimestre che sarà il trimestre più colpito.

In base all’attuale visibilità, la Società fornisce le seguenti prospettive finanziarie preliminari per il 2022: ebit adjusted consolidato tra 350 milioni di euro e 370 milioni di euro; ricavi netti delle attività industriali da stabili a in aumento del 3% rispetto all’anno 2021; spese generali, amministrative e di vendita delle attività industriali inferiori al 6,5% dei ricavi netti; liquidità netta delle attività industriali leggermente in aumento rispetto al 31 dicembre 2021.

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