Produzione | Rockwool

Esempi di ricerca abitativa prestazionale con l’impiego di lana di roccia Rockwool

Senza l’apporto di tecnologie innovative e materiali performantL’unità abitativa energeticamente autonoma Biosphera Project, il Rifugio Skuta Alpine Shelter e la Torre Bolueta hanno utilizzato soluzioni isolanti Rockwool in lana di roccia per l’involucro, le pareti e le facciate ventilate.

Costruire implica oggi un salto di qualità rispetto agli standard progettuali tradizionali, richiede una sensibilità particolare per interpretare i trend sociali, le nuove esigenze metropolitane e le sempre più impellenti necessità di efficienza energetica e di rispetto dell’ambiente. Il progettista deve riuscire a intercettare le esigenze latenti: dalla lungimiranza delle sue idee possono nascere infatti edifici non solo belli, ma a volte anche visionari.

Rockwool | Biosphera Equilibrium.

La ricerca e lo sviluppo di tecnologie performanti e la collaborazione tra progettisti, enti di ricerca e università e costruttori facilita questa tendenza e rende realizzabile ciò che fino a qualche tempo fa sarebbe risultato impensabile. Rockwool ha collaborato alla realizzazione di alcuni progetti, in Italia e all’estero, che si sono distinti per originalità architettonica e funzionale.

Biosphera Equilibrium

Biosphera Project è un’unità abitativa itinerante ed energeticamente autonoma che si propone di testare le tecnologie abitative avanzate per implementarle negli edifici di nuova generazione. Il modello iniziale di Biosphera è stato ottimizzato fino all’attuale versione, risultato di un’attiva collaborazione tra ricercatori, professionisti, produzione di componentistica e imprese edili.

Biosphera Equilibrium è un modulo abitativo di cui si controllano costantemente i valori ambientali ed energetici, è anche un edificio attivo che produce quattro volte più energia di quanto necessita: 8.000 Kw/h all’anno, contro un consumo di appena 2.000 kW/h all’anno, in condizioni di comfort totale.

Rockwool ha collaborato attivamente al progetto già dalla prima sperimentazione, fornendo le soluzioni isolanti in lana di roccia per l’involucro. L’impiego delle soluzioni Rockwool RedArt per l’isolamento termico a cappotto, e RedAir, per la realizzazione della facciata ventilata, hanno permesso di coniugare alte performance d’isolamento ed estetica delle facciate.

Per la realizzazione della parete ventilata, in particolare, la soluzione Rockwool RedAir è stata realizzata con i pannelli in lana di roccia Rockwool rivestiti con velo minerale nero, che ha una funzione estetica, combinati con i pannelli per il rivestimento delle facciate Rockpanel Natural, rifiniti con incisioni e decorazioni artistiche che richiamano la natura. La parete situata sul lato opposto del modulo Biosphera è stata invece rivestita con il sistema di isolamento termico a cappotto RedArt Casa, il sistema specificatamente concepito per edifici di altezza non elevata, come abitazioni mono e bi-familiari.

Per la sua visionarietà e per l’attenzione al benessere di chi lo abita, il modulo itinerante Biosphera Equilibrium ha già suscitato molto interesse in giro per l’Italia. Attualmente, dopo aver lasciato Verona, sosta a Bolzano dove rimarrà fino a fine gennaio 2020.

Rockwool | Ofis Rifugio Skuta. @ Anže Čokl,

Rifugio Skuta Alpine Shelter

In Slovenia a 2000 metri nelle Alpi di Kamnik e della Savinja esisteva da anni un piccolo rifugio sotto il Monte Skuta, che si doveva sostituire con una struttura più accogliente e più calda, per riparare dalle condizioni metereologiche estreme. Occorreva sviluppare un progetto per soddisfare i requisiti di isolamento, efficienza e ridotto impatto ambientale in un contesto naturale così particolare.

La soluzione è arrivata da un team di studenti sloveni della Harvard Graduate School of Design. In collaborazione con lo studio di architettura locale Ofis, hanno infatti realizzato in una posizione spettacolare in cima alla vetta, un rifugio davvero unico nel suo genere per modernità, panorama e comfort: lo Skuta Alpine Shelter.

Rockwool ha contribuito fornendo i pannelli isolanti in lana di roccia per le pareti: leggero da trasportare (la nuova struttura  era parzialmente prefabbricata ed è stata portata sulla montagna da un elicottero), non igroscopico, in grado quindi di resistere alla condensa e ai ponti termici.

Un altro aspetto di estrema importanza che si è preso in considerazione: la lana di roccia garantisce il massimo comfort in qualsiasi condizione atmosferica e funziona anche da barriera contro il fuoco.

La lana di roccia Rockwool ha soddisfatto pienamente tutti i requisiti. Janez Martinčić, senior project leader di Ofis architects, ha sottolineato come le condizioni climatiche estreme degli ambienti di montagna rappresentino una sfida progettuale per architetti, ingegneri, progettisti e imprese. I prodotti e la filosofia Rockwool tesi a fornire soluzioni naturali e durevoli, assicurano al tempo stesso una protezione termica e antincendio, perfino nelle condizioni più difficili.

Rockwool | Torre Bolueta a Bilbao.

Torre Bolueta

A Bilbao, in Spagna, sorge l’edificio passivo più alto del mondo: 88 metri di altezza, 28 piani e 171 appartamenti, di cui 67 destinati a famiglie con condizioni economiche precarie. Per queste sue caratteristiche la Torre Bolueta, la prima di un complesso di sette analoghi edifici passivi,  ha un forte impatto ambientale e sociale nel tessuto urbano locale.

Per rispettare i parametri imposti da un edificio passivo, l’isolamento ha giocato un ruolo molto importante. L’utilizzo sulla facciata ventilata del pannello in lana di roccia a doppia densità Rockwool Ventirock Duo ha consentito di realizzare un edificio con eccellenti prestazioni termiche e comfort, anche acustico.

I risultati sono stati ottimi: migliorati i valori di isolamento, la domanda di energia per il riscaldamento si è ridotta dell’80%, a beneficio dei residenti che ricevono bollette più leggere.

Trattandosi di un edificio di altezza elevata realizzato con facciata ventilata, le proprietà ignifughe della lana di roccia, che contribuisce a non diffondere le fiamme, hanno rappresentato un’ ulteriore leva per la scelta del materiale di isolamento più adatto.

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