Ricomposizione

Ricollocazione dei frammenti

L’intervento ha compreso anche la cernita, l’assemblaggio e la ricollocazione sulla volta delle centinaia di frammenti dell’affresco recuperati a terra

Restauro e riordino dei frammenti (1999-2005)
1. Recupero frammenti. È stata effettuata la cernita dei frammenti recuperati nel pronto intervento del 1994 e la loro suddivisione per tipologia (intonachino, arriccio) e colore. I frammenti sono stati sottoposti a un pre- consolidamento per evitare ulteriori perdite di materiale durante le successive operazioni.
2. Primo assemblaggio dei frammenti. Per facilitare l’assemblaggio dei frammenti è stata collocata sul pavimento del salone una gigantografia a grandezza naturale, della porzione crollata del dipinto, sulla quale sono state ricomposte inizialmente le parti figurative e posizionati i frammenti più grandi e significativi, poi le partiture architettoniche, e infine, dopo aver classificato i frammenti più piccoli in base ai colori, le campiture di fondo. Su quanto ricostruito è stata sovrapposta una griglia quadrettata di riferimento che ha consentito l’individuazione esatta dei frammenti, numerati singolarmente. Una volta ottenuta questa ricomposizione dei frammenti a piè d’opera, anche se non completa, si è proceduto al posizionamento dei frammenti numerati direttamente sulla volta ricostruita. Ciò ha permesso di seguire in aderenza la curva della volta e di controllare le perfette concordanze dei frammenti.
3. Creazione della controforma. In aderenza alla volta in canniccio e proseguendo nell’area interessata dal crollo, sono stati collocati dei supporti costituiti da strisce di doppi fogli di plexiglas a cui poi far aderire i frammenti d’intonaco. Il plexiglass in corrispondenza del vuoto generato dal crollo del canniccio è stato ancorato alle centine con tiranti di lunghezza regolabile di modo che si simulasse la curvatura irregolare della volta ormai deformata. L’uso del doppio foglio di plexiglass è stato imposto dalla necessità di dare alla controforma una precisa curvatura, ottenibile soltanto con un foglio molto flessibile e quindi di spessore sottile, ma dall’esigenza di poter disporre di un sostegno resistente a sostenere il carico dei frammenti che si volevano recuperare, integralmente, in tutto il loro spessore. I fogli sono stati sostenuti con puntelli realizzati con tubi innocenti e appoggiati al tavolato costituente il piano di lavoro.

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