Produzione | One Team

Metodologia Bim e tempi record per la nuova cabinovia di Champoluc

I lavori per la realizzazione della telecabina di Champoluc sono stati svolti con tempistiche estremamente stringenti, da aprile a dicembre 2018, grazie alla collaborazione tra Policreo e One Team. La metodologia Bim ha infatti consentito la gestione dell’intero processo, dalla fase di progettazione, organizzazione del cantiere e della catena dei fornitori, alle fasi di costruzione e consegna.

In occasione di un tour nelle maggiori città italiane One Team e Policreo hanno presentato il caso studio esemplare del rifacimento della cabinovia di Champoluc, in tempi record grazie all’utilizzo del Bim. Champoluc è una località che si trova a circa 1500 m sul livello del mare, in provincia di Aosta, e da sempre ospita un impianto sciistico molto frequentato nella stagione invernale.

La telecabina Champoluc-Crest collega il paese di Champoluc (Ayas – Valle d’Aosta) al villaggio del Crest, rinomato punto di partenza per raggiungere il comprensorio del Monterosa Ski.

La struttura ha una doppia funzione: quella turistica e quella di mezzo di trasporto pubblico per i tanti lavoratori della zona. Si tratta, quindi, di un tipo di infrastruttura fondamentale per l’indotto economico del territorio.

Per questi motivi Monterosa spa, società proprietaria degli impianti funiviari, ha deciso di riqualificare l’attuale cabinovia e le relative aree di pertinenza, sia di monte sia di valle, per restituire al territorio un’infrastruttura completamente rinnovata, nel minor tempo possibile.

Policreo | La nuova copertura della piazza in legno e vetro e i sistemi di collegamento del piano imbarco/sbarco con gli spazi polifunzionali.

I lavori si sono svolti da aprile a dicembre 2018 e l’impianto è stato aperto l’8 dicembre dello stesso anno, per l’inizio della stagione sciistica. Questo presupposto ha previsto un approccio molto consapevole e responsabile, non solo da parte del gruppo di progettazione, ma anche da parte dell’impresa attuatrice, il che ha reso imprescindibile l’utilizzo della metodologia Bim.

Policreo, che ha firmato il progetto, è una società di progettazione che opera dal 1987 nei settori dell’ingegneria, dell’architettura e dell’ambiente perseguendo l’obiettivo della progettazione integrata e da tempo opera in Bim con il supporto e la collaborazione di One Team.

Il progetto per il rifacimento dell’impianto sciistico ha previsto l’annullamento della distanza tra la stazione di arrivo della telecabina Champoluc-Crest e la stazione di partenza della telecabina Crest-Alpe Ostafa III attraverso la creazione di un unico edificio che ospita le due stazioni, la cui conformazione architettonica è principalmente condizionata dalle direttrici degli assi di linea, oltreché dalla conformazione del terreno.

L’edificio presenta un involucro permeabile alla luce nella parte inferiore (piano imbarco/sbarco) e compatto nella parte superiore, con l’obiettivo di occultare le strutture sia impiantistiche che civili di copertura. La struttura esistente, che ospitava la stazione di arrivo della Telecabina Champoluc-Crest, sarà interessata dall’allocazione e redistribuzione delle funzioni al suo interno, quali deposito, kinderheim e noleggio giochi.

Il progetto ha inoltre consentito la quasi totale eliminazione del dislivello tra il piano urbano e quello delle biglietterie e la realizzazione di un nuovo organismo in grado di integrare gli spazi polifunzionali dell’edificio – biglietteria, uffici – con i sistemi di collegamento al piano imbarco/sbarco.

La piazza è stata completata da una copertura in legno e vetro, che ha origine dall’edificio polifunzionale, e che funge da filtro per la luce e protegge dalle intemperie l’area sottostante. L’intero intervento ha tenuto conto delle peculiarità del contesto in cui si trova la struttura, rivolgendo particolare attenzione alla salvaguardia del paesaggio e degli aspetti naturalistici.

L’attività di progettazione è iniziata a febbraio 2018 e, grazie a una programmazione molto serrata, tempi di approvazione rapidi, e un’organizzazione del cantiere particolarmente precisa, è terminata a fine aprile 2018. Sono stati poi avviati i lavori, completati a dicembre 2018.

In totale l’intero processo ha richiesto 218 giorni lavorativi, con un impiego di circa 367 maestranze: un progetto, quindi, molto complesso da gestire, anche dal punto di vista delle risorse umane. La collaborazione pluriennale con One Team ha permesso di accedere alla componente software e hardware sia per il supporto della preparazione del progetto che nella formazione del personale. (vb)

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