Legambiente e Fassa Bortolo | Riqualificazione energetica e antisismica

Rinnovare il patrimonio edilizio: vantaggi e incentivi statali

Legambiente e Fassa Bortolo hanno presentato a Collalto (Treviso) un accordo di collaborazione che ha l’intento di contribuire fattivamente a un’importante opera di riqualificazione del patrimonio edilizio italiano. L’obiettivo è promuovere gli interventi edilizi attraverso l’accesso agli incentivi statali introdotti dalla Finanziaria 2017: presentate le guide utili.

Sono oltre 20 milioni gli italiani che vivono in edifici condominiali che per mancanza di manutenzione o per scarsa qualità nella progettazione si presentano come strutture insicure, non perfettamente coibentate, con sistemi di riscaldamento e raffrescamento obsoleti che contribuiscono enormemente all’inquinamento delle città.

Il nostro patrimonio edilizio

In Italia sono 1.200.000 gli edifici condominiali e l’82% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa in materia di efficienza energetica.
Strutture che hanno bisogno di interventi: gli edifici residenziali in mediocre o pessimo stato di conservazione in Italia, infatti, sono pari al 16,8% del totale.

I dati sono rilevanti anche guardando alle singole regioni: in Veneto e Lombardia i condomini sono rispettivamente 94mila e 221mila, di cui in stato di conservazione mediocre o pessimo sono rispettivamente il 12,6 e il 12,8% degli edifici.

Sulla base di questi dati, Legambiente e Fassa Bortolo hanno presentato a Collalto (Treviso) un accordo che vede le due realtà collaborare con l’obiettivo di contribuire fattivamente ad un’importante opera di intervento di edilizia in Italia.

Presentazione dell’accordo: al centro Paolo Fassa, presidente Fassa Bortolo con Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente ed Ermete Realacci, presidente commissione Ambiente alla Camera.

Gli incentivi statali

L’obiettivo di Legambiente e Fassa Bortolo è di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano attraverso l’accesso agli incentivi statali: la Finanziaria 2017 ha introdotto incentivi per l’efficientamento energetico e la riqualificazione antisismica validi fino al 2021 cui accedere per realizzare interventi nei condomini, con detrazioni fiscali fino al 75% per la riqualificazione energetica (Ecobonus) e all’85% per quella statica (Sisma bonus).

La novità importante di questi incentivi è che superano i problemi emersi con le detrazioni fiscali in questi anni, che erano parziali perché interessavano i singoli appartamenti senza intervenire sull’intero edificio, e risultavano inaccessibili per le persone a basso reddito. Ora, con l’Ecobonus per le famiglie sarà possibile cedere il credito alle imprese che realizzano l’intervento o alle banche, così da permettere anche alle famiglie con limitate possibilità di spesa di realizzare questi interventi che, di fatto, ampliano le possibilità di rinnovare il patrimonio edilizio italiano con benefici in termini di vivibilità, di salubrità dell’aria e di risparmio economico.

Ciò permetterà di aprire migliaia di cantieri in tutta Italia e rilanciare il settore delle costruzioni creando un beneficio per le città e l’ambiente. Già oggi si stimano in oltre 300mila ogni anno gli occupati legati alle detrazioni fiscali nei singoli edifici: con l’Ecobonus questi numeri possono crescere perché la riqualificazione energetica dei condomini è un tipo di intervento ad alto tasso di lavoro aggiunto.

Le due guide per accedere all’incentivo

L’accordo tra Legambiente e Fassa Bortolo punta proprio a diffondere le informazioni sulle opportunità di intervento. Saranno organizzati appuntamenti informativi per i cittadini e per la formazione dei tecnici in tutta Italia:  verranno distribuite guide e materiali informativi, coinvolte le famiglie in iniziative e monitoraggi dei condomini per verificare la situazione ambientale, statica e energetica degli edifici dove vivono, illustrando le possibilità di intervento e i potenziali vantaggi che ne deriverebbero.

Legambiente e Fassa Bortolo hanno presentato gli strumenti della campagna:

  • una guida destinata al cittadino con consigli pratici per accedere agli incentivi e programmare la riqualificazione delle abitazioni
  • una guida per addetti ai lavori con norme tecniche e indicazioni per i processi di realizzazione chiare e esaustive.

Le due guide trattano ogni aspetto utile all’accesso agli incentivi e alla riqualificazione dei condomini: dalle tecniche di intervento ai benefici che ne conseguono, dalle norme fiscali alle novità di legge.

Nello specifico, gli incentivi per la riqualificazione energetica dei condomini saranno in vigore fino al 2021 e dunque stabili per almeno 5 anni. La detrazione fiscale può arrivare fino al 75% delle spese realizzate. Il tetto massimo delle spese detraibili è di 40mila euro per ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

L’agevolazione è prevista anche per edifici di proprietà di istituti autonomi per le case popolari e adibiti ad edilizia residenziale pubblica. Tra le opportunità interessanti, c’è il fatto che i condomini possono cedere alle imprese che effettuano lavori sulle parti comuni degli edifici (per i quali è possibile usufruire dell’incentivo) il loro credito, in cambio delle somme dovute per il pagamento dei lavori.

La cessione del credito è fruibile per tutti i contribuenti, senza limiti di reddito, ed è esercitabile a favore di tutti i soggetti privati (purché non siano istituti di credito o intermediari finanziari). Inoltre, è prevista la cessione ad istituti di credito per i cittadini incapienti, ossia coloro che rientrano nella cosiddetta no tax area, aventi un reddito non soggetto a Irpef, che non trarrebbero vantaggio dalle detrazioni per interventi edilizi.

I vantaggi degli interventi sull’involucro edilizio

  • Ridurre le dispersioni, riducendo di un terzo i costi energetici delle famiglie: passare ad un sistema di riscaldamento con contabilizzazione di calore e caldaie a condensazione fa risparmiare dal 20% al 40% fin dal primo anno di utilizzo.
  • Aumentare il valore delle abitazioni, secondo studi di settore, in media dal 2 al 10%.

Il grande vantaggio di questo incentivo sta nella possibilità di accedervi anche senza disporre di redditi tali da poter effettuare interventi con costi elevati facendo ricorso allo strumento della cessione del credito che consente di rientrare subito della somma spesa.

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