Edilizia residenziale | Riqualificazione con ampliamento

Rinnovati l’involucro e gli spazi interni

A Castano Primo, su progetto architettonico degli architetti Filippo Tartaglia e Stefania Crespi, intervento di rigenerazione di una villa che ha recuperato l’esistente realizzando all’esterno un nuovo involucro tale da consentire un ampliamento degli spazi vitali per la famiglia. La presenza di un albero all’interno dell’abitazione ha voluto rappresentare la convivenza possibile anche nel costruito dell’uomo con la natura.

In un contesto di villini tradizionali e molto simili, l’occasione di ristrutturare un edificio esistente diventa opportunità di ricerca e sperimentazione anche in una visione di riqualificazione indiretta del più ampio contesto urbano.
Si è trattato, da parte dei progettisti, di rendersi consapevoli della complessità della realtà e dell’esigenza di lavorare sulla interrelazione dei diversi fenomeni presenti sul territorio con una metodologia che possa consentire l’organizzazione di un progetto attraverso l’analisi e la successiva elaborazione.
Dalla prima analisi dello strumento urbanistico si evinceva che l’area interessata dalla costruzione era destinata a una lottizzazione senza curarsi che la strada era ed è costeggiata da una campagna coltivata a granoturco alternando sui lati della strada il costruito con la campagna rendendo particolarmente difficoltoso il tentativo di riqualificare la zona.

Esterni della villa com’erano e come sono dopo la riqualificazione.
Esterni della villa | Com’erano prima della riqualificazione.

Riqualificare significa, infatti, innovare lo spazio, i contenuti tecnologici e il rapporto con il contesto. Il progetto si fonda sulla partecipazione della futura utenza alle scelte così che diventi un luogo di convergenza dei desideri reciproci.
Si è cercato di rigenerare la villa recuperando l’esistente senza rinnegare il passato con l’obiettivo di armonizzare l’ambiente con chi ci abiterà, realizzando all’esterno un nuovo involucro tale da consentire un ampliamento degli spazi vitali per la famiglia.
Con questo progetto gli architetti hanno cercato di contribuire alla diffusione di una cultura della conservazione e dell’innovazione nel tentativo di mutare la cultura prevalente della sostituzione.

Esterni della villa  dopo la riqualificazione.
Esterni della villa | Dopo la riqualificazione.

Scelte architettoniche. Si è agito in coerenza con quanto Paul Scheerbart (Architettura di vetro, Adelphi edizioni, 1982) scriveva già ai primi del Novecento: «se vogliamo far assumere alla stanza tradizionale un carattere abitativo in sintonia con gli ateliers degli artisti, dobbiamo far si che essa assuma la luce in maniera diversa da come si è fatto sinora … la mobilità dell’architettura interna ha libero giuoco quando le vie della illuminazione sono tenute distanti da quelle dell’aerazione».

Fasi di cantiere. In evidenza le differenti soluzioni tecnico costruttive adottate per la riqualificazione dell’esistente e per le nuove realizzazioni in ampliamento.
Fasi di cantiere | In evidenza le differenti soluzioni tecnico costruttive adottate per la riqualificazione dell’esistente e per le nuove realizzazioni in ampliamento.

La realizzazione di un ampio portico ha permesso di creare una zona di soggiorno coperta ma all’aperto. La struttura in cemento armato circonda l’edificio preesistente realizzando un porticato quasi continuo alla stregua di un filtro fra l’interno e il parco esterno. Il rapporto fra interno ed esterno, il reiterato rinvio di messaggi e di stimoli fra il contesto e il progetto, hanno orientato il disegno dell’involucro esterno, lasciando intravedere quello precedente nel rispetto della documentazione storica.
Il nuovo spazio adeguato alle normative vigenti risponde alle esigenze dell’utenza senza aver alterato i valori della preesistenza. Il rispetto per quanto già esiste, per il lavoro o lo studio di altri, la consapevolezza che ogni testimonianza di edifici preesistenti è un documento della nostra civiltà e che nessuno può arrogarsi il diritto di distruggere sono un cardine del lavoro realizzato.
Sin dal 1942 sulla carta di Atene (punto 65) si legge: «Ils font partie du patrimoine humain et ceux qui les détiennent ou sont chargés de leur protection ont la responsabilité et l’obligation de faire tout ce qui est licite pour trasmettre intact aux siécle future ce noble héritage».

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All’interno, quasi fosse in continuità con il giardino esterno un albero protetto da ampie vetrate trova spazio nel soggiorno, che ospita a sua volta una zona libreria e l’area per il pranzo.
La presenza di un albero all’interno dell’abitazione rappresenta la convivenza dell’uomo con il mondo della natura (la natura non divide l’utilità dalla bellezza).
L’ambiente così articolato è predisposto per essere organizzato in modo diverso nel tempo per adeguarlo a future esigenze familiari senza dover modificare la struttura del fabbricato; infatti le destinazioni d’uso dello spazio che si sviluppa attorno all’albero interno all’edificio possono essere modificate senza alcun intervento edilizio in quanto la continuità garantisce una flessibilità d’uso e l’adattamento alla variazione delle esigenze dei residenti.
Anche gli spazi esterni potranno così essere inglobati nella distribuzione interna senza alterare l’architettura. Infatti la pavimentazione in legno e pietra serena sabbiata e spazzolata è presente sia all’interno che all’esterno della villa determinando una continuità non solo visiva.
L’esterno, rivestito con la pietra di Credaro, offre la sensazione che la casa nasca dal suolo e la pietra prima avvolge e poi ingloba la villa preesistente.

07 cantiere fase 2_4

Soluzioni costruttive. Si è deciso di differenziare le soluzioni tecnico costruttive adottate per la riqualificazione dell’edificio esistente da quelle per le nuove realizzazioni in ampliamento.
Le partizioni verticali esistenti erano realizzate con una doppia muratura con interposta camera d’aria: mattoni pieni per il paramento murario esterno e forati per quello interno.
Le caratteristiche energetiche di tali partizioni sono state migliorate attraverso la posa di un cappotto realizzato con pannelli di poliuretano Stiferite (densità 36 kg/mc) dello spessore di 8 centimetri. La superficie esterna è stata poi finita con intonaco cementizio a civile e tinteggiata per distinguerla dalla nuova edificazione.

08 cantiere fase 3_2

I muri della nuova realizzazione sono invece in cemento armato (spessore 25 centimetri), una camera d’aria e un tavolato interno da 10 centimetri, per rendere omogenee le superfici interne e non avere discontinuità sulle finiture. Il nuovo solaio superiore è stato invece realizzato con una struttura a vista in travi portanti lamellari da cm 20×48, travetti cm 10×20 e perlinatura di mm 25 di spessore.

La presenza di un albero all’interno dell’abitazione rappresenta la convivenza dell’uomo con il mondo della natura (la natura non divide l’utilità dalla bellezza).
La presenza di un albero all’interno dell’abitazione rappresenta la convivenza dell’uomo con il mondo della natura (la natura non divide l’utilità dalla bellezza).

Tutti i solai di copertura sono stati poi isolati con lastre isolanti in polistirene estruso monostrato dello spessore di 11 cm e poste in opera fra listelli d’abete di contenimento di pari spessore. Al di sopra è stata realizzata una camera di ventilazione attraverso la posa di listelli in legno d’abete delle dimensioni di 5×4 cm. I listelli sono stati posti in opera ortogonalmente alla listellatura sottostante e fissati agli stessi su ogni appoggio con un interasse di 61 cm.
La camera d’aria è stata delimitata superiormente con del compensato fenolico trattato con resine fenoliche resistenti all’acqua, per uso esterno, dello spessore di 12,5 mm.
In gronda è stata realizzata un’apertura continua per l’ingresso dell’aria nella camera di ventilazione protetta con una rete para insetti in alluminio anodizzato. Infine, la copertura è stata completata con la posa in opera di tegole bituminose.

Dettagli della copertura, finiture esterne e dell’albero collocato al centro dello spazio giorno.
Dettagli della copertura.

La copertura è stata inoltre utilizzata per la posa di 4 moduli fotovoltaici in silicio amorfo a film sottile a tripla giunzione tipo «Tegosolar» posati sul tetto (per una superficie coperta di circa mq 80) senza particolari strutture di supporto.
I pannelli, assorbendo i fotoni solari, li trasformano in energia elettrica continua e attraverso un interruttore solar input passano la corrente a un inverter (collocato nella centralina tecnologica) che trasforma l’energia continua in alternata (circa 1.000 kWh/anno).

L’esterno, rivestito con la pietra di Credaro, offre la sensazione che la casa nasca dal suolo e la pietra prima avvolge e poi ingloba la villa preesistente.
L’esterno, rivestito con la pietra di Credaro, offre la sensazione che la casa nasca dal suolo e la pietra prima avvolge e poi ingloba la villa preesistente.

Successivamente la corrente viene trasmessa a un misuratore di energia e portata a un quadro generale che distribuisce la corrente altre che per l’illuminazione, anche alla pompa di calore e alla centrale termica. Per la gestione dell’illuminazione è stato adottato un sistema di domotica (Siemens Gamma) che permette elevati livelli di automazione e migliora anche l’efficienza energetica nell’uso dell’edificio.
Infine, per garantire la sopravvivenza dell’albero collocato al centro dello spazio giorno, si è proceduto a realizzare un’apposita vasca con i necessari sistemi di drenaggio e un impianto di irrigazione che entra in funzione quando l’accumulo di acqua piovana non risulta sufficiente per le esigenze della specifica essenza arborea.

arch. Filippo Tartaglia,  arch. Stefania Crespi
I progettisti | Arch. Filippo Tartaglia, arch. Stefania Crespi

Chi ha fatto Cosa
Progetto architettonico arch. Filippo Tartaglia, arch. Stefania Crespi
Collaboratori geom. Franco Merlotti
Progetto strutture ing. Ruggeri Vincenzo
Impresa edile Acropoli srl di Piloni Giuliano, Turbigo (Mi)
Impianti elettrici (progetto) P.I. Davide Iulita, Novara
Impianti elettrici (realizzazione) Impresa Baldessin Fabrizio, Castano Primo
Impianto fotovoltaico Impresa Tegola Canadese spa, Vittorio Veneto (Tv)

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