Rigenerazione | Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

«Ripensare Messina» come visione organica di governo del territorio

La costruzione di una nuova idea di città parte dalla salvaguardia ambientale e del paesaggio attraverso l’applicazione di metodi innovativi e dalla rigenerazione urbana per la riqualificazione della città esistente. L’area interessata dal polo logistico è di 12 ettari e permetterà il collegamento diretto col porto di Tremestieri.

PiCoLa nuova amministrazione comunale di Messina ha riavviato il confronto sulla situazione urbanistica della città con il documento «Ripensare Messina», che fa leva su due principi guida: la coerenza e la condivisione.

Il nuovo Prg condiviso, denominato PiCo (Piano condiviso), è stato caratterizzato da una fase di ascolto aperta a tutti i cittadini e lavoratori tematici coordinati da Urbanlab Messina e da LabProCom dell’Università di Reggio Calabria e l’indirizzo scelto è stato quello di ricondurre le azioni integrate avviate in precedenza e le nuove scelte ad una visione organica e strategica di governo del territorio, capace di stabilire i valori non negoziabili e le conseguenti linee di sviluppo.
Ora si sta lavorando alla costruzione di una nuova idea di città, a partire dalle tematiche della salvaguardia ambientale e del paesaggio, applicando metodi innovativi per la rappresentazione del rischio idrogeologico basati sugli studi dell’Enea, e dalla rigenerazione urbana per la riqualificazione della città esistente e il contenimento del consumo-spreco di suolo.
La necessaria revisione delle azioni intraprese in precedenza sta avvenendo anche attraverso la verifica di fattibilità delle stesse e della loro coerenza con gli obiettivi dell’amministrazione comunale.Messina

Ridisegnare una nuova Messina. L’esperienza dei programmi innovativi e del piano strategico di sviluppo della città ha fatto sì che si costruisse un’idea di territorio che vedesse nello sviluppo della portualità e nel rafforzamento della continuità territoriale col continente il fattore determinante per la riconquista della vocazione marinara attorno alla quale ridisegnare la nuova Messina. Per arrivare a ciò è stato necessario ripensare alle funzioni di una fascia di territorio di 200 ettari nella quale le infrastrutture diventassero elemento di qualificazione, oltre che collante tra le maglie urbane di nuova concezione e quelle esistenti.
Dai concetti espressi da Bohigas si è passati alla fase di progettazione delle singole opere e alla pianificazione di dettaglio degli ambiti urbani individuati: ora la città ha a disposizione un parco progetti coordinato capace di essere massa critica per lo sviluppo urbano e territoriale di vasta area.

Area urbana attrezzata. La fascia di territorio ricompresa tra il porto storico di Messina e il porto commerciale di Tremestieri è divenuta un’area attrezzata capace di soddisfare le esigenze proprie di una città metropolitana. La concezione del perimetro cui abbiamo fatto riferimento a zona franca urbana rafforza l’effetto moltiplicatore che l’insieme degli interventi può generare nel medio-lungo termine.Messina

Centro storico: sviluppo turistico. Attorno al centro storico sono state individuate funzioni prettamente connesse allo sviluppo turistico e dei servizi annessi, alla ricerca scientifica e alla cultura, con particolare riguardo al tema delle risorse ambientali marine e alle energie rinnovabili. In questo contesto elementi importanti sono il centro polifunzionale e il parco quali elementi di ricucitura tra la zona falcata, il centro urbano e la marina di Santa Cecilia.

Piastra logistico-distributiva. In prossimità del porto di Tremestieri e delle aree di sviluppo industriale è stato redatto lo studio e il progetto preliminare per la realizzazione di una piastra logistico-distributiva. L’area è di 12 ettari con possibilità di ulteriori espansioni future ed è delimitata dallo svincolo autostradale di San Filippo a nord e di Tremestieri a sud e dalla via Marina (ora è ancora in progettazione) che consentirà un collegamento diretto tra il porto e la piastra logistico-distributiva.
Una parte del progetto ha riguardato il coinvolgimento degli attori pubblici e privati locali interessati alla realizzazione delle infrastrutture.

Connessione. Elemento di connessione tra i due ambiti (a nord e a sud della città) è una nuova infrastruttura chiamata via Marina, che ai caratteri formali dell’infrastruttura viaria unisce le funzioni di riqualificazione e riassetto di parti del territorio. La via contribuisce a raggiungere facilmente le connessioni autostradali e i nodi urbani in cui confluiscono i vettori per il trasporto pubblico, oltre al collegamento diretto della ferrovia, della piastra logistica e dei due porti.

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