UniCredit | Finanziamenti per i cantieri

«Ripresa cantieri»: favorire chi acquista casa in costruzione

Il piano promosso da UniCredit è teso al supporto dell'attività dei costruttori edili attraverso il finanziamento del completamento dei cantieri e intende promuovere il riavvicinamento dell'utente finale all'acquisto della casa in costruzione. Una prima tranche di cantieri è già stata finanziata.

In un momento come l’attuale, caratterizzato da una crisi che rischia di divenire cronica, il mercato immobiliare, a detta degli stessi operatori del settore, sta subendo notevoli e negativi contraccolpi. Gli istituti bancari per rimettere in moto questo segmento del mercato delle costruzioni hanno studiato appositi prodotti che rispondono principalmente alle necessità dei mutuatari, alla flessibilità,  alla sicurezza, applicando un consistente abbassamento dei costi.

Migliorare il solo mercato dei mutui però non è stato ritenuto sufficiente, occorreva dare una scossa ai produttori di questi beni, le imprese di costruzioni, e per questo, una significativa iniziativa è stata presa da UniCredit: «Ripresa cantieri», così si chiama il piano lanciato per supportare i costruttori edili finanziando da un lato il completamento di alcuni interventi edili e dall’altro favorendo l’acquisto di abitazioni da parte dei nuclei familiari.
A tale scopo UniCredit ha selezionato una serie di cantieri non ancora portati a termine, scelti in base allo stato di avanzamento dei lavori e comunque già eseguiti per il 75%, e scelti in base alla loro localizzazione. Sono più di 60 le costruzioni individuate in 13 regioni, prevalentemente a Roma e Milano (10 cantieri in ciascuna città) per un totale di 2700 abitazioni e 700 posti auto. Iniziativa dal valore complessivo di 1 miliardo di euro.
Per favorire le famiglie, UniCredit ha messo in moto mutui-casa particolarmente vantaggiosi per chi acquista: solo il 2% di spread, fino al 100% del valore dell’appartamento, con nessuna spesa di istruttoria, perizia, imposta sostitutiva, oneri. Anche la categoria dei costruttori è stata coinvolta fortemente nell’iniziativa impegnandosi a tagliare del 10% i prezzi rispetto al valore di mercato.
L’impegno di UniCredit non è da considerare poca cosa. per i primi 59 progetti si è contato di erogare ai costruttori finanziamenti per 100-120 milioni di euro, volendo arrivare intorno ai 500 milioni per la prossima tranche di cantieri. Peri i mutui erogherà quello che verrà richiesto fino al 100% del valore dell’immobile e senza plafond.
L’idea che si vuole sviluppare è dunque quella di un nuovo approccio all’istituto bancario. In sintesi: prima il costruttore riusciva a vendere le abitazioni sulla carta e su questa base otteneva i finanziamenti dalle banche, altrimenti era costretto a fermare i lavori. Ora questo modo di agire non è più possibile: i clienti acquistano molto poco sulla carta, e ciò è dovuta a problemi economici delle famiglie e alla paura che il progetto costruttivo non viene completato. Provvedere al finanziamento delle imprese di costruzioni significa per UniCredit dare anche agli acquirenti la certezza che l’abitazione acquistata venga consegnata nei tempi previsti. 

Gabriel Piccini, country chairman Italia di UniCredit
«La crisi ha reso molto difficile per le imprese edili portare a termine i cantieri. Si era creato un circolo vizioso: le compravendite in calo hanno portato al blocco delle costruzioni e alla contrazione dei prezzi degli immobili con conseguente riduzione dell’importo e del numero dei nuovi mutui. Ora, con l’avvio da pochi mesi di questa iniziativa, stiamo vedendo già qualche risultato.
Sono più di 50 gli accordi già siglati con i costruttori e parte degli appartamenti sono già stati venduti. Con il nuovo anno faremo una valutazione complessiva ma stiamo già lavorando alla messa a punto di una seconda tranche di cantieri con l’obiettivo di mettere mano a immobili per un valore totale di 6 miliardi. Con l’iniziativa che abbiamo volutamente chiamata “Ripresa cantieri” vogliamo contribuire a togliere un pò di timore dal mercato, garantendo il completamento delle opere.
Smaltire lo stock delle case in costruzione è la condizione indispensabile per poter avviare in futuro nuovi progetti, altrimenti il mercato immobiliare rischierà seriamente di non ripartire, a danno degli stessi costruttori, degli acquirenti, dell’economia del Paese
».

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