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Riqualificazione e turismo. Il recupero del castello Tafuri a Portopalo

Il progetto di riqualificazione visto come strumento in divenire che acquisisce informazioni e restituisce qualità al luogo: questo il tema sviluppato da Fernanda Cantone in questo volume. In particolare viene descritta la riqualificazione del Castello Tafuri a Portopalo, castello dove il colore del cotto si alterna al bianco della pietra locale, un edificio fatto di torri e torrette, di murature merlate, di patii e verande con elaborati loggiati in pietra scolpita, divenuta oggi struttura ricettiva.

Alla base della rinascita di un luogo sta, spesso, la capacità di vedere oltre, di prevedere possibili scenari di riqualificazione, di individuare attrattive e attrattori per i cittadini e i passanti, o per i turisti.

È questo il tema affrontato in questo scritto: il progetto di riqualificazione di un luogo speciale attraverso scelte culturali legate alle Industrie Culturali e Creative (Icc), alla storia e alle trasformazioni subite nel tempo, agli scenari di un turismo sempre in evoluzione.

Il progetto di riqualificazione visto come strumento in divenire che acquisisce informazioni e restituisce qualità al luogo. Un progetto sempre basato su conservazione e trasformazione, scandito da approfondimenti tematici su elementi tecnici, dispositivi e materiali, da scelte commerciali e turistiche dettate da precisi indirizzi.

Il Castello Tafuri: da edificio storico a Rta

L’oggetto della riqualificazione è il Castello Tafuri a Portopalo di Capo Passero (Sr), avamposto ventoso e scosceso verso un mare di un incredibile verde/azzurro, castello eclettico dove il colore forte del cotto si alterna al bianco abbagliante della pietra locale, un edificio fatto di torri e torrette, di murature merlate, di patii e verande con elaborati loggiati in pietra scolpita. L’intervento di riqualificazione lo ha fatto tornare in vita dopo un lungo oblio.

Il progetto per il castello è nato dall’affettività per il luogo, dalla conoscenza del sistema tecnologico e del sistema ambientale, dalla memoria dell’attività precedente, dalla visione del territorio circostante.

Una conoscenza e rilettura dell’oggetto, a Portopalo, che si dichiara nella sua finalità turistica e nella volontà di recuperare la memoria e l’identità dell’edificio, pur nella visione contemporanea dell’abitare; gli strumenti di cui si serve sono un mix di materiali e tecnologie tradizionali, frammiste a soluzioni innovative e sostenibili.

Non è solo una summa di azioni tecniche, ma è l’insieme di iniziative volte ad incrementare le qualità, in relazione sia a cadute prestazionali, sia a nuovi requisiti previsti dall’incremento qualitativo. L‘esito è una struttura ricettiva, Rta (Residenza Turistico-Alberghiera) con undici suite e quarantacinque posti letto, con ampi spazi sul mare, terrazze, verande e loggiati.

Autore: Fernanda Cantone
Casa editrice: Ed. Gangemi – Collana Progettazione e costruzione sostenibile
Pagine: 191
Prezzo: 32

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