Industria | Previsioni di mercato

L’industria delle macchine da costruzioni stabile per il 2020 in Europa

All’annuale riunione del gruppo Vdma i rappresentanti del settore delle attrezzature da costruzione fanno il punto sul mercato. Nonostante il leggero calo delle vendite in Germania, prevedono un livello di mercato complessivamente stabile per il 2020.

Una volta all’anno gli specialisti del gruppo Vdma Construction Equipment (che rappresenta più di 3200 aziende nel settore meccanico e impiantistico) si riuniscono a Francoforte sul Meno per fare il punto sui risultati dell’anno precedente e sui progetti per l’anno in corso.

La previsione di crescita del 3-5% non è stata soddisfatta, il calo delle vendite (-12%) e dei nuovi ordini (-21%) non è stato compensato dal lieve aumento dell’industria delle costruzioni. Le vendite sul mercato interno tedesco ammontano 4,3 miliardi di euro, superando tutte le aspettative, mentre le esportazioni non sono state in grado di tenere il passo scendendo dell’1%, a 8 miliardi di euro.

Escludendo Turchia e Russia, la crescita in Europa è del 7%, un’inversione di tendenza iniziata dopo Bauma 2019. Il Vicino e Medio Oriente ha riscontrato risultati molto bassi (-25%), soprattutto a causa della Turchia, e non è prevista una ripresa per il 2020. Non è prevista una forte ripresa neanche in Russia, nonostante l’aumento del 5%.

Il Nord America ha ottenuto un buon risultato (+3%) nel 2019 e il mercato sudamericano è cresciuto del 6%, sebbene sia instabile rispetto ad altri mercati. La Cina risulta ancora il più grande mercato di macchine per l’edilizia del mondo (+8%). La crescita, anche in questo caso, è già rallentata. Uno dei motivi è l’escalation dei dazi doganali.

Vdma | Nonostante le oscillazioni del mercato gli esperti si dichiarano cautamente ottimisti riguardo il 2020.

Previsioni 2020

I produttori di macchine da costruzione, per il 2020, prevedono un calo delle vendite del 3-5% in Germania. Nel complesso però l’industria delle costruzioni nel paese tedesco e nel resto d’Europa rimane stabile. L’indice Cece Business Climate Index invita alla fiducia: la curva, che fino a novembre 2019 ha seguito una continua tendenza al ribasso, da dicembre 2019 punta verso l’alto.

Cambiamento climatico

Da decenni sono in corso lavori, da parte dell’Ue per ridurre le emissioni. Le particelle di fuliggine non vengono più emesse dai motori a combustione e gli ossidi di azoto vengono emessi in misura molto limitata. La sfida al cambiamento climatico è un altro motivo di ottimismo per i produttori che lavorano da anni in questa direzione.

Infatti, esiste già un’ampia gamma di macchine da costruzione con motori ibridi e elettrici, mentre la digitalizzazione e l’automazione ottimizzano sempre più i processi di costruzione, con positivi effetti sulle emissioni di Co2. L’esempio più recente è la Mic 4.0. Questi sforzi mirano alla realizzazione del cantiere del futuro, nel quale sarà garantita l’efficienza delle risorse, rendendo possibile l’incorporazione dei dati di processo nei modelli Bim. (vb)

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