Il padiglione del Kuwait, ideato dall’architetto Italo Rota e ingegnerizzato da Nussli Italia, si ispira alle vele kuwaitiane delle imbarcazioni tradizionali Dhow ancora in uso nelle acque del Golfo Arabico e alle superfici delle serre e dei sistemi agricoli idroponici del Kuwait.
Il padiglione si presenta con una lunga promenade all’inizio di un percorso che evoca il deserto conducendo il visitatore in un itinerario di esperienza emozionale che rispecchia la trasformazione del ciclo della desalinizzazione dell’acqua, dell’energia rinnovabile e dei principali temi di Expo 2015. Nel fulcro del percorso vi è un acquario, mentre al piano superiore della struttura vi è la vip lounge, che offre agli ospiti una panoramica sul Souk. La parte esterna dell’area ristorazione è pensata per essere avvolta da colture idroponiche del mondo dell’alimentazione, a testimoniare che è il Kuwait è un paese capace di coltivare nel deserto grazie a un moderno approccio scientifico e tecnologico.
Acquario. Il visitatore si trova di fronte a una parete d’acqua larga e alta 5 m ospitante alcuni esemplari di fauna ittica del golfo arabico. Il visitatore ha la possibilità di avvicinarsi a questo ecosistema protetto dalle pareti della vasca spesse 120 mm. Gli impianti di filtrazione, sterilizzazione e climatizzazione installati, supportati da sistemi di controllo in continuo dei principali parametri chimico fisici e da personale specializzato garantiscono agli animali una permanenza in un ecosistema perfettamente equiparabile a quello loro naturale. L’illuminazione, tutta con tecnologia a Led, riproduce le fasi naturali di luce e buio per preservare i ritmi circadiani caratteristici di queste specie.
Membrane. Il rivestimento in membrane del padiglione kuwaitiano è realizzato in due differenti tipi di membrana in pvc: una tipo per il corpo centrale e una tipo per le vele. Il corpo centrale, che sviluppa complessivamente 1.380 mq, è ricoperto da tela con un peso di soli 1.050 g/mq in uno spessore di 0.78 mm. Le vele, che complessivamente hanno una superficie di 610 mq, sono interamente realizzate in tessuto dal peso di 550 g/mq in uno spessore di 0.95 mm.
Il colore onice utilizzato per il corpo centrale è stato prodotto specificamente per il padiglione Kuwait mentre il colore per le vele è il beige. La parte tecnicamente più interessante è rappresentata dalla sella del corpo centrale composta da un unico pannello di circa 650 mq sostenuto solo ai bordi. La conformazione di tale sella è stata calcolata con un programma di ricerca di forma che ha permesso di individuare l’esatta tensione da dare alla tela in modo che essa assumesse la geometria richiesta.
La struttura principale del padiglione è composta da una maglia reticolare di pilastri e travature in acciaio realizzate in profili laminati a caldo di lunghezze variabili da un minimo di 2,6 m sino a un massimo di 14,5 m all’interno di profilati commerciali quali: Heb/Hea 320, Heb/Hea 300. Le travi poste sulla copertura sono state realizzate in profilati laminati a caldo in S355jO con profili commerciali Heb400 a campata di 14,50 m.
Le colonne di sostegno alle vele presenti all’ingresso del padiglione sono state realizzate attraverso profili laminati a caldo in s355jOh e profili laminati a freddo s355j2h trattati superficialmente con sabbiatura.
I solai sono formati da legno Cross Laminated Timber(Clt), elementi di legno massiccio utilizzati come elementi strutturali composto da cinque strati adiacenti, disposti perpendicolarmente l’uno all’altro, che è costituito da tavole di abete rosso di conifere europee sono legati insieme per formare legno lamellare trasversale.
Porzione vetrata. La seconda parte del padiglione è composta da un volume interamente vetrato. La tipologia di facciata utilizzata ha previsto la cantierizzazione di una maglia regolare di tubi (scatolari) in acciaio s355jr su cui è riportato un secondo profilo in acciaio capace di garantire in maniera efficacie sia il supporto delle lastre vetrate sia la tenuta agli agenti atmosferici.
La modulazione di facciata è composta da campiture di 3.500×2.250 mm e spessore complessivo pari a 140 mm. Gli staffaggi sono realizzati con profili a U in acciaio S275 a ammorsati sulle predisposizioni lasciate in fase di cantiere sulla struttura.
Il sistema di facciata è realizzato da un profilo in acciaio sagomato a freddo fissato e sfrutta la tecnica del fissaggio diretto mediante chiodatura. Il vetrocamera è composto da due lastre di vetro unite da un giunto siliconico con annegate una serie di tasche oltre a un canalino distanziale largo 20 mm. Il canalino è costituito da un profilo estruso unito negli angoli da apposite squadrette per garantire la continuità perimetralmente. La lastra vetrata è appoggiata sui traversi e il fissaggio è garantito su tutto il perimetro da una serie di accessori metallici fissati direttamente alla struttura portante della facciata. La lastra esterna è supportata meccanicamente da appositi dispositivi in alluminio che annullano la sollecitazione di taglio sul giunto siliconico, facendolo lavorare solo a trazione.
Sostenibilità. Sei mesi dopo l’inaugurazione, il padiglione verrà disassemblato per essere interamente riciclato nei suoi materiali di base.
IL CANTIERE
Paese: Kuwait
Tema: Challenge of Nature, La sfida della natura
Progettazione architettonica: Italo Rota
Progettazione strutturale: Studio Pcmr
General contractor: Nussli Group
Carpenterie metalliche: Lanaro srl