Edilizia commerciale | Milano, via Montebello, via Cernaia

Rivisitazione impiantistica secondo il protocollo Leed su due edifici esistenti

Gli interventi di efficientamento energetico dei due edifici, edili (sostituzione componenti vetrati) e impiantistici (nuovi impianti, impianto fotovoltaico, gestione) hanno portato a un risparmio energetico in termini di consumi annui attorno al 35-40% e una riduzione delle emissioni di CO2. L’edificio di via Cernaia ha ottenuto la certificazione Leed 2009 for Core and Shell, livello Platinum, l’edificio di via Montebello è in fase di certificazione tesa a ottenere Leed 2009 for Core and Shell, livello Gold.

Ing. Renato Zanatta | WIP Architecture Technical Engineering

Ing. Renato Zanatta | Wip Architecture Technical Engineering.

«La riqualificazione energetica dell’immobile si è resa necessaria per trasformarlo in un edificio multitenant, oltre a recuperare volumetria per realizzare un ampliamento al quarto piano. I requisiti per l’ottenimento della certificazione Leed hanno indirizzato la progettazione impiantistica termomeccanica ed elettrica. Abbiamo anche valutato l’opportunità di sostituire gli impianti esistenti con un impianto Vrv a 3 tubi con recupero di calore, soluzione che avrebbe ridotto gli ingombri dei vani tecnici e facilitato l’attività d’installazione. La preferenza accordata a un impianto di tipo idronico è dovuta soprattutto alla migliore precisione della regolazione e della contabilizzazione. Per via Cernaia, la principale difficoltà è consistita nelle differenti altezze libere dei vari piani, che hanno comportato limitate modifiche al tracciato delle reti durante la posa dei nuovi impianti. Abbiamo previsto opere provvisionali, fra cui l’inserimento temporaneo di scambiatori di calore sui circuiti, per permettere il funzionamento contemporaneo degli impianti esistenti, ad alta temperatura e con vasi di espansione aperti, e nuovi, a bassa temperatura e con vasi di espansione chiusi. Nonostante si tratti di edifici realizzati molti anni fa, entrambi i progetti hanno condotto a un completo rinnovamento degli ambienti di lavoro sia dal punto di vista spazio-funzionale, sia sotto il profilo impiantistico ed energetico, con l’installazione di soluzioni che rappresentano lo stato dell’arte in materia».

Via Cernaia | Vista dal piano copertura della sistemazione dei terrazzi di via Cernaia 8/10.

Edificio costruito sul finire degli anni ’50

Progettato dall’arch. Antonio Cassi Ramelli sul finire degli anni ’50, l’edificio si sviluppa con un impianto a T su un lotto pressoché rettangolare; il fronte principale è quello con affaccio su corso di Porta Nuova, a Milano, anche se l’ingresso di tipo monumentale avviene da via Montebello.

La composizione architettonica è articolata in elementi riferibili agli ordini dorico e ionico che costituiscono la trama dimensionale dell’edificio, stabilendo proporzioni e simmetria all’interno del rapporto tra le parti del sistema costruttivo trilitico, fondato su elementi verticali (colonne e lesene) ed elementi orizzontali (trabeazione).

Il fronte su via Montebello è elaborato sui risvolti delle testate che anticipano il blocco di otto piani, tripartito da due contenute porzioni lievemente incassate, corrispondenti ai corpi scala, quanto basta per segnare di discontinuità lo sporto di gronda.

Sulla via Cernaia si allunga un fabbricato di quattro piani, dominato dal corpo alto degli uffici di cui riprende i caratteri stilistici nel taglio delle aperture, nello zoccolo basamentale e nella cornice sottogronda. La progettazione dell’arch. Cassi Ramelli si è spinta sino all’elaborazione degli spazi interni, con ambienti di rappresentanza caratterizzati da materiali pregiati, nel concorso di marmi, apparati decorativi, boiserie e arredi.

Rivisitazione impiantistica dell’edificio di via Cernaia

Via Cernaia | Scambiatori di calore e pompe di calore.

La riqualificazione generale degli impianti, gestita dall’area Engineering di Wip diretta dall’ing. Renato Zanatta, è stata portata avanti con l’ottica di rendere indipendenti i due edifici. La prima fase ha contemplato la riqualificazione globale del fabbricato di via Cernaia, esteso su una superficie di 9.800 mq per cinque piani fuori terra intorno a una corte centrale, più un livello seminterrato.

La riqualificazione si è resa necessaria per rendere il fabbricato idoneo all’utilizzo di un multitenant: in funzione delle loro richieste, i vari comparti spaziali previsti a ogni piano dal nuovo layout sono stati accorpati e la distribuzione interna consentirebbe la variazione della disposizione degli spazi, grazie a una flessibilità e modularità sia architettonica sia impiantistica. L’analisi del life cycle cost ha valutato costi e benefici del sistema impiegato per tutto il ciclo di vita programmato per l’immobile.

L’impiantistica di base risulta modificabile o implementabile grazie alla presenza di aree buffer, dove poter installare componenti per nuovi impianti dedicati (ad esempio la climatizzazione di sale conferenze o di locali server); sono inoltre stati installati sistemi di controllo dei parametri ambientali, in grado di fornire al singolo utente la possibilità di governare localmente temperatura e illuminazione. Rimane attivo un sistema di gestione macroambientale, in grado di regolare accensione e spegnimento degli impianti a servizio dei vari uffici.

L’intero edificio è stato dotato del sistema Bms (Building Management System) Desigo della Siemens che permette il controllo, la regolazione e il monitoraggio dei consumi di tutti i parametri di climatizzazione ed elettrici. Il controllo delle condizioni di benessere ambientale (temperatura, umidità relativa, illuminazione artificiale) viene gestita sia a livello puntuale (singolo utente) sia a livello centralizzato (nella control room).

L’adeguamento impiantistico dell’immobile ha previsto il rifacimento dell’impianto di illuminazione ordinaria attraverso l’impiego di corpi illuminanti Zumtobel a sospensione per la zona uffici e di arredo per le aree comuni e le sale riunioni, di emergenza e degli impianti speciali (impianto dati, rilevazione incendi, diffusione sonora, impianto a circuito chiuso, videocitofono); sono stati realizzati sistemi di controllo (mediante sensori luce solare e sensori presenza persone) e gestione dell’illuminazione artificiale e naturale.

Via Montebello | Sottocentrale di pompaggio secondario. Le reti di distribuzione dei fluidi termovettori sono a 4 tubi servite da elettropompe a inverter.

È stato implementato un sistema domotico di controllo con Knx – Konex Dali e gestione dei carichi ed è stato installato un impianto fotovoltaico in copertura con potenza di picco pari a 45kW. L’adeguamento degli impianti termo-meccanici ha previsto il completo rifacimento dell’impianto di climatizzazione attraverso l’installazione di quattro pompe di calore aria/acqua Carrier da 350 kW; lungo gli ambienti terziari la distribuzione avviene mediante mobiletti ventilconvettori a controsoffitto canalizzati a 4 tubi Sabiana.

Anche gli impianti idricosanitari sono stati rinnovati, prevedendo l’installazione di un addolcitore e di un’autoclave per il rifornimento dei piani più alti, oltre all’installazione di nuovi collettori per la distribuzione agli apparecchi sanitari mediante tubazioni multistrato. La produzione di acqua calda sanitaria è affidata a nuovi scaldaacqua elettrici (Tmax stoccaggio 49 °C) situati nei servizi igienici. Le reti di scarico sono state cantierizzate mediante tubazioni in pead fonoisolante.

Gli impianti antincendio sono stati realizzati mediante nuovo gruppo di pressurizzazione Grundfos e realizzazione di nuova rete di naspi Uni 45 con riserva idrica situata al piano interrato. L’edificio è stato inoltre dotato di un impianto d’irrigazione alimentato con acqua potabile, basato su una centrale di adduzione, stoccaggio, dosaggio dei fertilizzanti e pressurizzazione e articolato in più rami, per l’irrigazione del verde pensile e per l’irrigazione a goccia nelle fioriere.

Impianti di via Montebello

Via Montebello | Particolare del locale quadro elettrico generale dell’edificio.

L’immobile che si affaccia su via Montebello e su Corso di Porta Nuova si sviluppa su otto piani fuori terra e due interrati, per una superficie affittabile di 25.000 mq. Il progetto di riqualificazione globale è stato previsto in tre fasi, in modo da garantire, contestualmente ai lavori, la continuità di fruizione del fabbricato.

Via Montebello | Distribuzione ai piani delle utenze, le tecnologie a fluidi sono state posizionate nei controssofitti.

Gli obiettivi principali del progetto sono stati la riqualificazione energetica e la valorizzazione dell’immobile, rimaneggiato, come avvenuto per il fabbricato in via Cernaia, secondo logiche di flessibilità e modularità, ipotizzando una futura locazione “pluritenant”, ad affittuari diversi.

Con l’intervento di via Montebello sono stati utilizzati materiali/apparecchiature di diversa provenienza, in paricolare: centrale termo-frigorifera: 6 pompe di calore Carrier da 473 kWt e 424 kWf; mobiletti ventilconvettori canalizzati e centrali di trattamento aria della Atisa; sistema di supervisione Bms Johnson Controls; corpi illuminanti della Ensto.

Per gli impianti idrico-sanitari, di scarico e antincendio è stata mantenuta l’impostazione preesistente, rinnovando completamente centrali, reti e terminali. Al primo è stata aggiunta la rete duale per il riuso dell’acqua piovana, raccolta in una cisterna di nuova realizzazione. Alle reti di scarico (reflui e acqua di precipitazione) sono state aggiunte nuove elettropompe.

Via Montebello | La nuova centrale termofrigorifera posta in copertura dell’edificio, composta da 6 pompe di calore di pari taglia che possono funzionare in riscaldamento e raffreddamento.

È stata realizzata la rete per la ventilazione forzata in caso incendio e impianti di spegnimento a gas al servizio dei locali elettrici. Gli impianti elettrici sono stati rifatti a valle della cabina di trasformazione MT/BT preesistente. Sono stati installati ex novo 1 gruppo elettrogeno (1.040 kVA), 2 UPS (160 kVA) dedicati alla server farm e, sulla copertura, un impianto fotovoltaico (48 kWp). L’impianto telefonia/dati è attestato su nuovi centri stella primario e secondario, collegati agli armadi di piano (cablaggio strutturato in cat 6A).

Servizio di arch. Corrado Colombo

Via Montebello | Vista del nuovo impianto fotovoltaico in copertura tra i due fabbricati.

Chi ha fatto cosa

  • Committente Intesa San Paolo Group Services
  • Proprietà Beni Stabili
  • Project management Beni Stabili engineering

      Via Montebello | Approntamento dei nuovi locali tecnologici in copertura.

EDIFICIO VIA CERNAIA

  • Progetto architettonico SM*S, arch. Stefania Micotti
  • Progetto impiantistico WIP Architecture Technical Engineering, ing. Renato Zanatta
  • Progetto strutturale SPS, ing. Arturo Donadio
  • Antincendio Sicurtecno
  • Certificazione Leed Greenwich
  • Direzione lavori Ing. Andrea Ferraresi
  • Impianti meccanici Lictis Impianti tecnologici
  • Impianti elettrici Elettromeccanica Galli Italo

EDIFICIO VIA MONTEBELLO

  • Progettazione generale WIP Architecture Technical Engineering
  • Progetto architettonico Arch. Federico Barbero
  • Progetto impiantistico Ing. Renato Zanatta
  • Certificazione Leed Greenwich, Macro Design Studio
  • Impianti meccanici ed elettrici PSC Group, SILPA di Silvio Gambardella & C.

CHI HA FORNITO COSA

  • Sistemi Vrf, split system Daikin, Mitsubishi Electric
  • Gruppi frigoriferi, pompe di calore Carrier
  • Ventilconvettori, cassette idroniche Atisa, Sabiana
  • Condizionatori a sezioni componibili Atisa, Euroclima
  • Batterie a canale Atisa, Tecnoventil
  • Ventilatori, estrattori Sagicofim, Woods
  • Diffusori, griglie, bocchette, serrande Sagicofim; Tecnoventil, Fcr
  • Umidificatori a vapore Carel
  • Vasi d’espansione Caleffi, Elbi
  • Strumentazione, gruppi di riempimento Caleffi
  • Elettropompe Grundfos, Ksb
  • Radiatori Irsap
  • Condizionatori autonomi Emerson
  • Serbatoi Sicc
  • Regolazione automatica Johnson Control, Siemens

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