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Parco uffici a Roma: sfitto e da rigenerare

La crisi può diventare il volano per la rigenerazione del segmento uffici del mercato immobiliare romano, un processo avviato a Milano vent’anni fa. Oggi a Roma sono calcolati 950mila mq di sfitto. Il responsabile del dipartimento corporate di Josas Immobiliare, Mauro Ciardi, sottolinea l’importanza del recupero dell’area degli ex Mercati Generali e dell’intero quartiere Ostiense, servite da metropolitana e stazione, caratterizzate da un respiro fortemente urbano e da una fisionomia europea.

La crisi causata dall’emergenza sanitaria potrà essere per la capitale un’occasione per riprogettare il parco uffici e raggiungere Milano, che ha avviato il processo di rinnovo già venti anni fa, allineandosi agli standard internazionali e potendo contare su una rete metropolitana omogenea che copre e collega tutto, a differenza di quella di Roma.

Anche in questo comparto il Covid andrà a mutare richieste e scenari e, come altrove, sarà utile approfittare di una simile rivoluzione per ripensare modelli e linguaggi. In cima alla lista delle priorità?

Investire sulla rigenerazione urbana e riqualificare intere aree, partendo dalla trasformazione di edifici colossi anti-economici e difficilmente frazionabili, come molti presenti in zona Tiburtina Est, dove, nell’area compresa tra il capolinea della Metro B – Rebibbia e la località di Settecamini, ci sono diversi complessi direzionali sottoutilizzati, inutilizzati e dismessi per migliaia di metri quadrati.

Un settore chiave quello degli uffici, poiché motore economico e simbolo della ripartenza, riprova del fatto che l’interazione quotidiana fra colleghi e clienti non potrà mai essere sostituita neppure dai più avanzati strumenti di intelligenza artificiale.

Gli work-place sono però destinati a mutare in era Covid, in quanto si profila un’ibridazione degli edifici e l’applicazione di misure e arredi di sicurezza (divisori in plexiglass, grandi vetrate, giardini, postazioni ben separate, stanze trasversali a uso singolo o collettivo) e del sistema delle turnazioni.

Da prevedere dunque spazi dalle molteplici destinazioni, nonché progetti legati a sostenibilità e rigenerazione con massima attenzione a un’impronta ecologica e di risparmio energetico.

Mauro Ciardi |Responsabile Dipartimento Corporate Josas Immobiliare

Mauro Ciardi |Responsabile del dipartimento corporate Josas Immobiliare.

«Piena di “sfitto” Roma, oltre 950mila mq nella recentissima rilevazione di marzo 2020. Il quartiere Eur capofila in questa direzione, in quanto l’offerta è obsoleta e dal boom dell’alta velocità molte aziende hanno riscoperto Repubblica, Barberini, Bissolati, reticolo strategico e vicino alla stazione Termini. Urge un recupero dell’area degli ex Mercati Generali e dell’intero quartiere Ostiense, distretto ideale per insediamenti lavoro, leisure e retail, poiché semi-centrale e servito dalla metropolitana e dalla stazione ferroviaria, nonché caratterizzato da un respiro fortemente urbano e da una fisionomia europea. Recupero la parola chiave per una Roma che adesso deve puntare a rinnovarsi, nonostante da sempre legata alla pubblica amministrazione, a tratti una zavorra per un reale sviluppo competitivo del parco uffici. La spending review, avviata nel 2012, ha poi contribuito a determinare una notevole contrazione della domanda di spazi a uso direzionale da parte della Pubblica Amministrazione e del suo indotto, per tradizione a Roma principali utilizzatori di immobili a uso ufficio.  Quest’anno ci trascineremo con fatica fino all’autunno e riponiamo grande fiducia nel primo trimestre 2021, una volta che anche gli strumenti finanziari saranno partiti. Spiragli già da ottobre prossimo, mentre la fotografia di questo primo trimestre 2020, con un assorbimento di spazi a uso ufficio che è stato di poco superiore a 25.500 mq, può essere interpretata in maniera falsata in quanto frutto delle trattative chiuse nel 2019».

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